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L'Audi sbanca Sebring con i suoi veterani

Capello, Kristensen e McNish vincono la 12 Ore, gara di apertura del rinnovato Mondiale Endurance

L'Audi non ha deluso le aspettative alla 12 Ore di Sebring, piazzando un bel 1-2 nella gara di apertura del Mondiale Endurance FIA. Complice anche l'assenza della Toyota, le R18 TDI erano arrivate negli Stati Uniti da grandi favorite ed hanno rispettato i pronostici. Qualora ce ne fosse ancora bisogno, i veterani Tom Kristensen, Dindo Capello ed Allan McNish sono riusciti ad arricchire il loro curriculum, fregiandolo della vittoria nella prima gara del rinnovato FIA WEC. L'equipaggio dei veterani ha preceduto di quattro giri la vettura gemella di Timo Bernhard, Romain Dumas e Loic Duval. La vettura numero 1, ovvero quella del terzetto Fassler/Lotterer/Treluyer, ha invece chiuso nelle retrovie. Intorno alla quinta ora la loro R18 ha accusato un problema di natura elettrica che hanno bloccato il cambio in terza marcia, costringendoli ad una lunga sosta. Pit stop durante il quale i meccanici di Ingolstadt hanno anche commesso un'infrazione, facendogli rifilare una penalità. Nel corso della sesta ora poi il problema si è ripresentato, rovinando definitivamente la loro corsa, chiusa al 16esimo posto. Ad approfittarne poteva essere la HPD della Muscle Milk Racing, ma Klaus Graf, Lucas Luhr e Simon Pagenaud si sono ritrovati senza carburante a causa di un problema con il bocchettone del rifornimento che gli è costato il ritiro. A questo punto sembrava l'altra HPD della JRM Racing a poter conquistare il podio, ma anche David Brabham, Peter Dumbreck e Karun Chandhok hanno dovuto fare i conti con il cedimento di una sospensione, vedendo sfumare i loro sogni di gloria. Complice anche una serie importante di guai di vario genere a tutte le LMP1 private, ha così bagnato il suo esordio in maniera trionfale la Starworks: Enzo Potolicchio, Ryan Dalziel e l'esperto Stephane Sarrazin hanno conquistato la vittoria di classe LMP2 dopo un bel duello con l'altra HPD della Level 5 Motorsports, ma soprattutto si sono piazzati al terzo posto assoluto. A trionfare in classe GT è stata la BMW della Rahal Letterman Lanigan: i campioni in carica dell'American Le Mans Series hanno messo in fila tutta la concorrenza grazie al terzetto composto da Joey Hand, Dirk Muller e Jonathan Summerton. La corsa però è stata tiratissima, come testimonia la presenza di ben cinque vetture nello stesso giro. All'ultimo giro c'è stata anche un'incomprensione tra Hand e la Ferrari di Olivier Beretta (che divideva l'abitacolo con Bertolini e Cioci), che ha portato entrambi ad uscire di pista. Ad avere la peggio è stata la 458, che ha perso il secondo posto di classe a favore della Corvette di Magnussen/Garcia/Taylor. Da segnalare, infine, nella GTE-Am la bella vittoria del tandem italiano composto da Paolo Ruberti e Gianluca Roda. Al volante della Porsche 997 RSR del team Felbermayr-Proton, che hanno diviso con Christian Ried, sono riusciti ad avere la meglio sulle Corvette.

Mondiale Endurance - 12 Ore di Sebring - Classifica finale

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