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Messico, 6° Ora: Bernhard-Hartley-Webber vincono col fiato in gola

Un errore di Timo Bernhard sul bagnato a 5' dalla fine ha rischiato di compromettere un risultato che sembrava messo al sicuro. Seconda l'Audi R18 di Lotterer-Faessler mentre Sarrazin, grandioso, porta sul terzo gradino del podio la Toyota

#1 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley

#1 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley

Porsche Motorsport

La Porsche di Bernhard-Hartley-Webber ha vinto la 6 Ore del Messico, una delle corse più pazze del WEC delle ultime stagioni, in cui le condizioni meteo, il traffico e errori assortiti da parte di molti, hanno creato suspence dal primo all'ultimo giro. Proprio a cinque minuti dalla conclusione Timo Bernhard, già protagonista di un errore che aveva poi costretto la 919 Hybrid a uno stop and go obbligatorio, ha pensato bene di finire dritto all'ultima curva, con il rischio di pregiudicare una vittoria che sembrava ormai essere definitiva. Nel complesso anche in Messico si è assistito a una clamorosa  prova di forza della Casa di Weissach. Forse la 919 Hybrid ha perduto sul giro singolo quel vantaggio che possedeva nei confronti dei rivali. Ma sul passo gara le vetture campioni del mondo hanno sempre i decimi necessari per spiccare il volo nei momenti cruciali. Gli eroi della 6 Ore sono stati comunque Brendon Hartley e Stephane Sarrazin. Il neozelandese è stato il pilota più rapido in ogni situazione. Il francese ha offerto una prestazione monstre in condizioni di difficile aderenza portando la Toyota sul terzo gradino del podio dietro all'Audi R18 di Lotterer e di Faessler. Bella è stata anche la lotta per la vittoria in LMP2 che alla fine ha premiato la regolarità di Senna-Albuquerque-Gonzalez che hanno preceduto Lapierre-Menezes-Richelmin con l'ex pilota ufficiale della Toyota protagonista di troppi errori dettati dalla foga. Terza la Ligier di Derani-Dalziel e Cumming mentre in GTE PRO l'Aston Martin ha confermato i pronostici della vigilia con Stanaway-Turner. Ma ottima e molto saggia è stata la condotta di gara delle Ferrari, mai viste in difficoltà come in Messico, che sono salite sul podio con Bruni-Calado, agguantando la quarta posizione con Rigon-Bird.

Il finale è emozionante. Lotterer dopo la sosta inizia una gran rimonta ma è solo grazie alla sosta della Toyota di Sarrazin che il tedesco si riprende il secondo posto dietro alla Porsche 919 Hybrid di comando. Dalle tribune esplode un tifo forsennato per la Ligier di Albuquerque-Senna e del padrone di casa Gonzalez che va al comando della LMP2 quando i freni mandano in crisi la Oreca di Rast. Il velocissimo René si ferma ai box con l'impianto in tilt, avvolto dal fumo. Così in LMP2 cambiano le gerarchie: Albuquerque è al comando davanti all'Alpine di Lapierre che cerca la rimonta. Ma a sedici minuti dalla conclusione la pioggia, come previsto, fa capolino un'altra volta ancora e la situazione generale potrebbe essere rimessa in discussione.

A 12' dalla fine si ferma Lotterer per l'ultima sosta. Il tedesco riesce a ripartire nella posizione d'onore nel momento in cui Lapierre si gira pericolosamente in una curva veloce. Per fortuna dell'Alpine al comando della classifica iridata il francese non perde la posizione né troppo tempo nei confronti di Albuquerque dal quale lo separano appena quattro secondi. Più definita invece la situazione in GTE PRO dove dietro alla Vantage di Turner e Stanaway è salita stabilmente la Ferrari 488 GTE di Bruni e Calado che sono davanti all'altra Vantage di Thiim e Sorensen.

Ma la pioggia sta creando problemi a tutti quanti. Yamagishi va a sbattere all'ingresso del complex e danneggia la Corvette del Larbre vanificando un'altra volta ancora gli sforzi di Ragues e Taylor. E quando mancano 5' alla conclusione della corsa ci pensa anche Timo Bernhard a mettere in crisi le coronarie degli uomini Porsche: va dritto all'ultima curva ma ha la fortuna di sfiorare appena con l'anteriore le barriere e può riprendere. La direzione corsa decide a 2' di esporre la doppia bandiera gialla nel complex dove è ferma la Corvette di Yamagishi. La corsa finisce con il tripudio dei messicani per la vittoria della Ligier in LMP2: Ricardo Gonzalez è uno dei patron della manifestazione. Per una volta qualcuno è profeta in patria.

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