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La nuova era della LMP2 si apre con una Formula Oreca

Sono solo della Casa francese le vetture iscritte al campionato nella rinnovata classe minore dei prototipi che già a Monza ha dimostrato di essere molto veloce. Tutti gli equipaggi hanno un curriculum professionale importante

#36 Signatech Alpine A470 Gibson: Gustavo Menezes, Romain Dumas, Matt Rao

#36 Signatech Alpine A470 Gibson: Gustavo Menezes, Romain Dumas, Matt Rao

JEP / Motorsport Images

#38 DC Racing Oreca 07 Gibson: Ho-Pin Tung, Oliver Jarvis, Thomas Laurent
#24 CEFC Manor Oreca 07 Gibson: Tor Graves, Roberto Gonzalez, Jonathan Hirschi, Simon Trummer, Vital
Alex Lynn, Walkenhorst Motorsport
Jean-Eric Vergne, Techeetah, Spark-Renault, Renault Z.E 16
#36 Signatech Alpine A470 Gibson: Gustavo Menezes, Romain Dumas, Matt Rao, #8 Toyota Gazoo Racing To
Matthieu Vaxivière
#28 TDS Racing Oreca 07 Gibson: François Perrodo, Matthieu Vaxivière, Emmanuel Collard
#28 TDS Racing Oreca 07 Gibson: François Perrodo, Matthieu Vaxivière, Emmanuel Collard
Pierre Thiriet, G-Drive Racing, Oreca
#26 G-Drive Racing Oreca 07 Gibson: Roman Rusinov, Pierre Thiriet, John Martin
#36 Signatech Alpine A470 Gibson: Gustavo Menezes, Romain Dumas, Matt Rao, #35 Signatech Alpine A470
#35 Signatech Alpine A470 Gibson: Nelson Panciatici, Pierre Ragues, Andre Negrao
#31 Vaillante Rebellion Racing Oreca 07 Gibson: Julien Canal, Bruno Senna
#31 Vaillante Rebellion Racing Oreca 07 Gibson: Julien Canal, Bruno Senna

La grande novità del WEC del 2017 è rappresentata dall'avvento della nuova LMP2 che già nel prologo di Monza ha dimostrato di potere effettuare un deciso passo in avanti sul fronte delle prestazioni rispetto a quanto visto fino al 2016. Con il nuovo regolamento che prevede l'utilizzo del mono motore Gibson e dei telai realizzati da Oreca, Ligier-tramite la sua produttrice On Roak-Dallara e Riley-Multimatic, la classe minore dei prototipi ha ricevuto nuova linfa. Ora le LMP2, e lo si è già visto, vanno davvero forte; sono a livello delle prestazioni delle " vecchie " LMP1 private e in qualche corsa potrebbero approfittare delle disgrazie delle sorelle maggiori Porsche e Toyota per puntare alle posizioni basse del podio. D'altronde è già accaduto l'anno passato a Spa-Francorchamps con la Rebellion LMP1 e non ci sarebbe da stupirsi se la cosa potesse ripetersi anche nel 2017. Perché, i tempi ottenuti sulla pista brianzola lo dimostrano, le nuove LMP2 girano in media  5"-6" sopra i tempi delle LMP1 ufficiali e nettamente più veloci delle GTE PRO, con le quali fino all'anno passato c'erano spesso e volentieri incontri ravvicinati, almeno tra le GTE più rapide e le LMP2 più lente.

La spartizione del mercato

Se la classe è interessante altrettanto, però, non può dirsi della varietà delle vetture iscritte alla serie iridata. A Silverstone i nove equipaggi presenti piloteranno esclusivamente Oreca 07. C'è un motivo prettamente commerciale dietro a questa scelta: la Casa francese nel 2016 aveva già realizzato una vettura con le specifiche regolamentari adatte al 2017 e per chi l'aveva in casa è stato facilissimo trasformarla e metterla al passo dei tempi senza un eccessivo esborso economico che avrebbe gravato sulla gestione di un campionato in ogni caso molto costoso. Le Ligier, invece, fanno la parte del leone nell'ELMS e alcune di esse si vedranno soltanto alla 24 Ore di Le Mans, dove saranno presenti anche le Dallara. L'impressione è che le tre aziende si siano divise il mercato: all'Oreca è andato il WEC, alla Ligier l'ELMS mentre alla Casa italiana è stata data la preferenza soprattutto negli Usa, dove le Cadillac-Dallara al 100 per cento- stanno dominando il campionato Imsa. È chiaro però che sul fronte commerciale, l'azienda di Varano de Melegari, si attendesse una maggiore risposta soprattutto da parte delle squadre importanti del mondiale con le quali aveva intavolato trattative. Il WEC quindi rischia di trasformarsi in un monomarca Oreca, il che sarà positivo per lo spettacolo meno per l'interesse tecnico. Ma è già un bene che le nuove LMP2 siano più professionali e viaggino molto rapidamente. Il propulsore Gibson, siglato GK428, è un classico otto cilindri a V di 4169cc in grado erogare 600 cavalli, regalando ai telai della categoria, che devono pesare 930kg un invidiabile rapporto peso-potenza. Più vetture da professionisti che da gentleman quindi, il che è servito al WEC per migliorare la qualità complessiva degli equipaggi che come tradizione dovranno vedere al via almeno un pilota silver. Questo ha anche portato alcuni degli abituali protagonisti del campionato, passati da silver a gold o da gold a prioritari,  a dover abbandonare la classe, perché la ricerca da parte dei team si concentra soprattutto sui silver veloci e sui bronze-in realtà è presente a Silverstone il solo Perrodo- che ora non dovranno essere semplicemente piloti paganti ma conduttori in grado di reggere medie elevate, vicine a quelle dei professionisti.

Monopolio Dunlop

Per il resto è confermato il monopolio della Dunlop per la fornitura delle gomme. Il tentativo da parte di Michelin di entrare nel mercato l'anno passato-collaborazione con la Ligier del team Tequilla Patron- è naufragato per impossibilità o mancanza di volontà da parte della Casa francese di investire nelle specifiche della classe. Anche qui, come in GTE PRo, saranno 4 i set di gomme disponibili tra qualifiche e corsa, più due gomme libere e tre set da utilizzare nelle sessioni di prove libere.

Grande qualità tra i piloti

Ricco è il piatto dei partecipanti: a Silverstone sarà assente la seconda Alpine-un'Oreca in tutto e per tutto- che la squadra detentrice del titolo 2016 schiererà a partire dalla 6 Ore di Spa-Francorchamps per il trio composto dal brasiliano André Negrao, per Nelson Panciatici e il rientrante, in LMP2, Pierre Ragues. Ma ci sarà la vettura dell'iridato Nicolas Lapierre-a Spa e a Le Mans guiderà la terza Toyota LMP1 e verrà sostituito nelle due occasioni dal campione del mondo in carica della LMP1 Romain Dumas- del confermato statunitense Gustavo Menezes e del debuttante, sull'Alpine, Matthew Rao, protagonista a Monza di un brutto botto a Lesmo, causato da un improvviso scroscio di pioggia nelle prove di domenica pomeriggio. Rispetto a quanto avvenuto l'anno passato la conferma per l'Alpine è più difficile perché la concorrenza è aumentata, soprattutto sul fronte della qualità.

L'avvento della Rebellion, dopo stagioni in LMP1 privata, porta nella classe un'ulteriore ventata di professionalità con piloti di tutto rispetto. La vettura di punta della squadra svizzera sarà affidata a Bruno Senna, Nicolas Prost e Julien Canal. La seconda a Nelson Piquet junior, Mathias Beche e al gentleman Heinemeier Hansson. La Manor, debuttante in LMP2 l'anno passato, risponde con altri equipaggi interessanti. Jean Eric Vergne, che in F.1 potrebbe starci comodamente anche ora, salirà sulla vettura guidata da Graves e da Hirshi. Vitaly Petrov, dopo l'esperienza con la BR, affiancherà Simon Trummer, una garanzia, e il messicano Roberto Gonzalez, gentleman fisso della classe ormai da parecchie stagioni. Ma l'eccellenza si ritrova di fatto in tutti gli equipaggi con giovani che hanno sfiorato la F.1 come Alex Lynn che sarà parte di un' altra formazione molto temibile, la G-Drive, con Pierre Thiriet e Roman Rusinov o solidi professionisti come il transfuga Audi e gran protagonista della seconda parte del WEC 2016 Oliver Jarvis, finito a dar manforte a Laurent e Thung sulla seconda Oreca del team DC Racing, che sull'altra vettura francese ha due piloti veloci e costanti come Brundle e Gommendy. A Monza ha impressionato anche Matthieu Vaxivière, vicecampione delle World Series by Renault nel 2015, che aiuterà il campione in carica della GTE AM Perrodo in un non semplice ambientamento ai prototipi e il veterano dal curriculum pesantissimo Emmanuel Collard. Difficile vedere tanta qualità riunita in un campionato. È per questo che ogni pronostico è davvero impossibile.

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