Kvyat: "Fermare tutti gli atleti russi non è corretto"
In un post sui suoi profili social Daniil Kvyat ha condannato la volontà delle federazioni internazionali di fermare tutti gli atleti russi dalle competizioni.
Foto di: G-Drive Racing
L’attacco della Russia all’Ucraina iniziato la scorsa settimana sta avendo ripercussioni anche nel mondo dello sport.
Venerdì scorso, ultima giornata dei test di F1 a Barcellona, la Haas ha girato con una livrea priva delle decorazioni rosse e blu e dello sponsor russo Uralkali, mentre il mondo del calcio ha già preso decisioni nette.
La UEFA ha deciso di spostare la sede della finale di Champions League da San Pietroburgo a Parigi, mentre la FIFA ha annunciato la sospensione di tutti i club russi e della nazionale da tutte le manifestazioni internazionali.
Ieri il CIO ha rilasciato un comunicato nel quale raccomandava a tutte le federazioni sportive più importanti di fermare gli atleti russi dagli eventi internazionali ed oggi la FIA si riunirà in un Consiglio Mondiale straordinario per prendere decisioni in merito.
In attesa di conoscere l’esito della riunione della Federazione Internazionale, una delle ipotesi che circola con maggiore insistenza è lo stop a tutti i piloti russi dal partecipare agli eventi organizzati dalla stessa FIA.
Una decisione del genere comporterebbe l’impossibilità per Nikita Mazepin di prendere parte alla stagione 2022 di Formula 1, ma anche Daniil Kvyat sarebbe costretto a restare fermo.
Daniil Kvyat, Alexander Krylov, Roman Rusinov, G-Drive
Photo by: G-Drive Racing
Il russo, infatti, quest’anno dovrebbe correre nel WEC in LMP2 con il G-Drive Racing, ma la decisione del Consiglio Mondiale potrebbe costringerlo ad uno stop forzato.
Daniil ha usato i suoi profili social per prendere posizione in merito. Dopo aver giustamente condannato l’attacco russo all’Ucraina, Kvyat ha sottolineato come, dal suo punto di vista, sia ingiusto punire gli atleti russi per quanto sta accadendo.
“Spero davvero per una situazione pacifica di questa situazione in Ucraina e che tutti possano vivere in pace. Spero che tutte le parti coinvolte possano trovare una soluzione sedendosi allo stesso tavolo e dialogando con rispetto”.
“Mi fa orrore vedere due nazioni fraterne impegnate in questo conflitto. Non voglio che azioni militari e guerre influenzino il futuro dell’umanità. Voglio che mia figlia e tutti i bambini godano di questo mondo bellissimo”.
“Vorrei anche sottolineare e rivolgermi a tutte le federazioni sportive del mondo, compreso il CIO, che lo sport dovrebbe rimanere fuori dalla politica. Non permettere agli atleti ed alle squadre russe di partecipare alle competizioni mondiali è una soluzione ingiusta e va contro ciò che lo sport insegna per principio: unità e pace”.
“Chi se non gli atleti può fungere da collante tra le nazioni nei prossimi tempi”.
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