I vincitori in coro:" Questa è davvero la vittoria di tutta la Porsche "
Timo Bernhard, Mark Webber e Brendon Hartley pongono l'accento su come l'organizzazione e l'assenza di problemi siano alla base dell'affermazione statunitense. Giusta la decisione di partire con le gomme usate
Foto di: XPB Images
Che Timo Bernhard e Brendon Hartley nutrino una passione sfrenata nei confronti di due punti fermi dell'automobilismo tedesco, Stefan Bellof, e neozelandese, Mike Thackwell, è risaputo. Così non è raro che dopo le loro prestazioni si scherzi e ognuno dei due domandi come si sarebbero comportati i due campioni nelle medesime condizioni. Questa volta però entrambi sanno che più che ricordare le condotte grintose dei loro idoli la corsa di Austin si è basata sull'intelligenza e l'organizzazione. "Alla Prost", come sorridendo, ha commentato Bernhard.
" Sapevamo che non potevamo avere il passo delle Audi. Ne eravamo consci e per questo avevamo impostato questa tattica di corsa che prevedeva una prima parte lenta e una seconda che ci avrebbe portato molto più vicini ai ragazzi dell'Audi. Abbiamo massimizzato ciò che avevamo a disposizione e sfruttato alla perfezione i due regimi di bandiere gialle. È un grande risultato perchè tutto è filato liscio, la vettura non ha mai perso un colpo, i meccanici-ndr che sono stati ringraziati pubblicamente da Webber-sono stati straordinari sotto questo caldo quasi impossibile. Capisco la delusione dei nostri rivali ma le corse endurance sono queste".
Brendon Hartley si è sintonizzato sui pensieri del compagno di guida: " È stata una corsa durissima sia per le temperature sia per la differenza di prestazione che avevamo con le Audi. Più che una vittoria individuale è un'affermazione di squadra perché tutte le componenti hanno lavorato in sintonia e la corsa è filata liscia. Certo l'Audi numero 8 ha avuto il problema elettrico che mi ha dato la possibilità di recuperare parecchi secondi e quello è stato il momento decisivo che è stato seguito poi dall'esposizione del regime di full course yellow. Allungando lo stint e sfruttando gli episodi fortunati abbiamo costruito una vittoria molto importante".
Mark Webber è stato colui che ha preso il via della corsa e si è trovato all'uscita della prima curva in un'isperata seconda posizione:" Loic Duval era parecchio largo e mi sono infilato ma ha impiegato poco a ripassarmi. Le due Audi erano semplicemente troppo veloci e potevano sfruttare le gomme fresche al contrario nostro che eravamo partiti con quelle usate, consapevoli di doverci difendere inizialmente e poi cercare con la tattica di recuperare nel corso della gara. Però c'è da ammettere che il divario tra loro e noi era davvero molto grande. Per noi è stata, considerando le condizioni, davvero una grande giornata".
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