Hypercar e LMDh: come sono i nuovi prototipi di WEC e IMSA
L'endurance sta cominciando un'altra gloriosa era con le vetture prototipo di nuova generazione che saranno in azione in IMSA e FIA WEC nelle principali gare di tutto il mondo, fra cui Daytona e Le Mans: scopriamo come sono fatte Hypercar e LMDh, e le differenze tra loro.
Cover LMH e LMDh
Davide Baldanza
Il mondo delle corse endurance è nel pieno della sua rivoluzione e l'annata 2020 ha portato non solo la famigerata pandemia di Coronavirus, ma anche l'ottima notizia della convergenza di regolamenti tra i maggiori campionati.
E' infatti storico l'accordo raggiunto tra IMSA e Automobile Club de l'Ouest/FIA per avere in entrambe le loro serie di spicco - ossia IMSA SportsCar Championship e FIA World Endurance Championship - i prototipi di nuova generazione in competizione assieme, dopo anni in cui Daytona Prototype International (DPi) e Le Mans Prototype 1 (LMP1) erano state protagoniste nei rispettivi campionati, ma mai una contro l'altra.
Le due Federazioni e organizzazioni hanno trovato l'intesa e dal 2023 si potranno sulla medesima griglia e in battaglia le nuovissime Le Mans Hypercar (LMH) e Le Mans Daytona Hybrid (LMDh); ma come funzionano nello specifico queste due tipologie di prototipo? Cerchiamo di fare un po' di chiarezza in un momento storico nel quale una marea di Costruttori sta abbracciando l'una o l'altra macchina.
Pierre Fillon, Presidente ACO, Jim France, Chairman IMSA, Gérard Neveu, AD FIA WEC, John Doonan, Presidente IMSA, e Ed Bennett, AD IMSA CEO
Photo by: Michael L. Levitt / Motorsport Images
LE MANS HYPERCAR
Le Hypercar hanno esordito ufficialmente nella stagione 2021 del FIA World Endurance Championship e alla 24h di Le Mans grazie ai marchi Toyota e Glickenhaus. A loro si è aggiunta la Alpine, che ha avuto una deroga per il 2021-2022 nell'utilizzo della vecchia Oreca LMP1 (una volta di Rebellion) denominata A480.
La Classe LMH va appunto a sostituire la LMP1 nella massima serie endurance mondiale e nella Classica Francese che si svolge sul Circuit de la Sarthe, e dà ai Costruttori una maggiore libertà d'azione tra progettazione e realizzazione dei propri mezzi.
Si è lavorato tanto dal 2018, anno in cui vennero fatte a FIA ed ACO le prime proposte dalle Case, anche se non tutte poi aderirono (in primis Aston Martin si defilò con la sua Valkyrie mai schierata). Fra le varie discussioni - anche per evitare di arrivare alle spese insostenibili che avevano raggiunto le LMP1 - è stato redatto un regolamento approvato dal Consiglio Mondiale FIA un paio di anni fa.
#8 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 - Hybrid di Sebastien Buemi, Brendon Hartley, Ryo Hirakawa
Photo by: Paolo Belletti
Ogni marchio può omologare una vettura che abbia almeno 20 unità di un modello stradale di riferimento; quando il processo viene completato, l'auto da corsa è 'congelata' per 5 anni, con il solo utilizzo di 5 gettoni (chiamati 'token') per effettuare modifiche, specialmente se si tratta di risolvere problematiche legate alle prestazioni, mentre se riguardano l'affidabilità le operazioni sono da concordare ovviamente con FIA e ACO.
Il motore, del peso minimo di 165kg, può avere qualsiasi cilindrata, deve essere a benzina e gli si può abbinare una unità elettrica rendendo il tutto ibrido, ma senza superare mai i 500kW (680CV circa) di potenza massima.
Anche il cambio ha un peso minimo di 75kg con utilizzo obbligatorio di parti in alluminio o magnesio, le sospensioni sono invece semplificate con un design a doppio braccio obbligatorio e divieto di ausili come sistemi attivi e cosiddetti 'mass damper'.
#708 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH di Olivier Pla, Romain Dumas, Pipo Derani
Photo by: JEP / Motorsport Images
L'ibrido entra in azione sulla trazione quando si montano gomme slick a partire dai 120km/h in su - ma con cambiamenti che possono essere apportati in base al regolamento del Balance of Performance - e può essere utilizzato anche singolarmente in corsia box, ma senza mai andare oltre i 200kW continui.
E proprio il BoP viene applicato dalla FIA per equilibrare le prestazioni dei vari modelli in competizione, agendo non solo sui livelli di potenza e sull'energia massima da sfruttare nei vari turni di guida (calcolata in MJ), ma anche su aumenti e diminuzioni di peso (1030kg il minimo) di gara in gara.
Per quanto riguarda le altre misure massime, una LMH deve essere lunga 5m, larga 2m e con un passo di 3,15m, mentre il resto della progettazione è piuttosto libera e a discrezione del marchio, restando ovviamente nei parametri imposti dal regolamento tecnico.
REGOLAMENTO TECNICO LE MANS HYPERCAR
Ferrari LMH
Photo by: Davide Cavazza
LE MANS DAYTONA HYBRID
Le LMDh sono l'altra tipologia di prototipo di nuova generazione, principalmente ideate per andare a prendere il posto delle DPi in IMSA SportsCar Championship dal 2023, dove avremo una nuova Classe dedicata denominata GTP.
Rispetto alle 'cugine' Hypercar, questo regolamento è un po' più restrittivo e limitante per i Costruttori che lo abbracciano, ma con il vantaggio di minori spese generali (tetto di 1 milione di € escluso il motore a combustione interna) per la realizzazione e anche la possibilità di vendere a team clienti i propri prodotti.
Per cominciare, le vetture dovranno essere ibride (come definito dalla 'h' nel nome), progettate e costruite sulla base di un telaio comune che quattro fornitori selezionati daranno ai marchi, ossia Ligier, Multimatic, Oreca e Dallara, senza dover fare riferimento a modelli stradali o della produzione di serie.
Porsche 963 LMDh
Photo by: Morgese / Gandolfi
Il telaio non è l'unica cosa imposta dal regolamento, che prevede anche altre parti uguali per tutti. Le batterie provengono dalla Williams Advanced Engineering, Bosch fornirà il software per gestione della potenza tra motore ibrido e termico, inverter e sistema di frenata rigenerativa brake-by-wire, mentre Xtrac si occuperà del cambio. Il sistema ibrido delle LMDh deve essere montato al posteriore e può essere di 200kW, scaricandone sull'asse 50.
Per il resto, le Case possono procedere nel disegnare una carrozzeria che le identifichi stilisticamente, con un rapporto di 4:1 in carico aerodinamico/resistenza all'avanzamento, tenendo conto che - come per le Hypercar - la potenza massima consentita è di 500kW (680CV) e il peso minimo di 1030kg (180kg per il motore), con lunghezza di 5,1m, larghezza di 2m e passo di 3,15m.
Anche in questo caso l'omologazione vale per 5 anni e si applicherà un Balance of Performance per livellare le prestazioni, specialmente quando le LMDh si ritroveranno faccia a faccia con le Hypercar in gare come Daytona e Le Mans.
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