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Glickenhaus: l'esordio di Davide vs Golia non è da bocciatura

A Portimão la 007 LMH di Westbrook/Briscoe/Dumas è rimasta molto lontana dalle Hypercar Toyota, ma l'obiettivo era raccogliere dati anche facendo fronte ad imprevisti che solo in gara possono accadere. A Monza e Le Mans ci si aspetta qualcosa in più.

#709 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH: Ryan Briscoe, Romain Dumas, Richard Westbrook

JEP / Motorsport Images

La 8h di Portimão ha segnato il debutto nel FIA World Endurance Championship della nuovissima Hypercar della Glickenhaus, fra curiosità, aspettative e spunti che all'Algarve hanno circondato il box della squadra tedesco-statunitense.

E' difficile dare un voto positivo all'esordio della LMH 007 #709 che Ryan Briscoe, Richard Westbrook e Romain Dumas hanno portato al traguardo in quarta posizione di Classe, ma 30a assoluta.

Non bisogna però essere nemmeno troppo duri con un team che per tutto l'inverno ha lavorato sodo per costruire e sviluppare un mezzo sicuramente complicato, da mettere a confronto con un colosso come Toyota (e gli altri che arriveranno, citando Ferrari e Peugeot, per esempio) in termini di budget e ingegneristica.

#709 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH: Ryan Briscoe, Romain Dumas, Richard Westbrook

#709 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH: Ryan Briscoe, Romain Dumas, Richard Westbrook

Photo by: JEP / Motorsport Images

Un treno... di campagna

Una cosa è sicura: il proprietario, Jim Glickenhaus, non si è mai nascosto dietro ad un dito e spesso ha preferito... sparare a tutto spiano sul suo progetto, come avvenuto anche dopo le ultime prove effettuate prima di andare in Portogallo.

"La macchina va come un treno, è stata fantastica mettendo insieme 10.000km da quando abbiamo cominciato a provare, che sono parecchi - aveva commentato con Motorsport.com - Ad Aragon ne abbiamo fatti 5.000, fra giorno e notte, riportando solamente un problema elettrico dovuto alla rottura di un connettore per le vibrazioni e l'usura, dato che era ormai da cambiare".

Alla fine la 'sparata' del treno è risultata a... salve, nel senso che la 007 non si è rivelata per niente un FrecciaRossa, ma più uno di quei convogli a 3 carrozze che collegano i paesini di campagna, facendo attendere ore al passaggio a livello gli automobilisti.

Senza esagerare, però, è pur vero che l'obiettivo della Glickenhaus non era certo arrivare e spaccare il mondo, ma confrontarsi per la prima volta con gli avversari in pista e raccogliere dati e indicazioni utili per quando arriverà anche il secondo esemplare.

#709 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH: Ryan Briscoe, Romain Dumas, Richard Westbrook

#709 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH: Ryan Briscoe, Romain Dumas, Richard Westbrook

Photo by: JEP / Motorsport Images

Scarpe scomode

Le Prove Libere hanno detto subito che, sul passo, le LMP2 erano un po' meglio, seppur nella terza sessione ci sia stata una bella quarta piazza in termini cronometrici a fare morale. Giusto una noia elettrica e un guasto al selettore delle marce ha rallentato le operazioni, ma nulla di insormontabile per i tecnici della Podium Advance Technologies che collaborano al progetto.

In Qualifica Westbrook ha chiuso a ridosso della Top10, partendo poi per la gara con l'idea di stare attaccato al trenino delle LMP2 il più possibile. Qui è sopraggiunto un grattacapo non da poco, ossia l'usura delle gomme eccessiva.

Come evidenziato dalle immagini, specialmente l'anteriore destra accusava già del blistering, che tradotto è la formazione di bollicine sul battistrada. Westbrook non ha potuto così spingere quanto voleva, ma si è limitato a capire come portare l'auto alla fine del primo stint.

"Purtroppo abbiamo avuto un problema con le gomme, dopo 3-4 giri c'era già del blistering, per cui siamo stati costretti a rallentare e cambiarle. Di fatto, ogni volta che entriamo in pista, è come se stessimo facendo dei test. Qui abbiamo visto che l'auto era un po' troppo aggressiva sugli pneumatici, ma sono tutti dati che ci tornano utili perché non abbiamo avuto modo di provare in determinate condizioni", ha commentato al termine del suo turno di guida l'inglese.

"Quando la macchina è a posto, abbiamo visto che il passo c'è. In generale l'auto è buona e bella da guidare, ma se poi salta fuori un problema con le gomme è ovvio che non possiamo spingere come vorremmo per giocarcela con gli altri. I guai sono iniziati dopo un paio di giri, nel traffico è risultato subito evidente che qualcosa non andava, ma ho notato che anche altri hanno avuto dei problemi del genere. Dal nostro punto di vista, è un continuo imparare qualcosa di nuovo che ci sarà utilissimo in futuro".

#709 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH: Ryan Briscoe, Romain Dumas, Richard Westbrook

#709 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH: Ryan Briscoe, Romain Dumas, Richard Westbrook

Photo by: JEP / Motorsport Images

Sbagliando si impara

Briscoe è salito sulla Glickenhaus per il secondo stint, ma ha commesso un brutto errore nella discesa che portava al tornantino della curva 5, quando doppiando l'Aston Martin di Satoshi Hoshino ha chiuso la Vantage #777 in frenata, senza che il pilota della D'Station Racing potesse fare nulla per evitare l'impatto.

La carambola innescata ha visto la 007 LMH franare addosso alla Porsche #77 dell'incolpevole Christian Ried, provocando l'uscita di strada di tutti e tre, con il ritiro delle due GTE e la rottura della frizione sulla sua Hypercar.

L'auto è comunque ripartita raggiungendo i box per le riparazioni e dopo un'ora circa è tornata in azione per completare la gara, scontando però 10" di penalità alla sosta successiva per l'episodio sopracitato.

"Tutto sommato avevamo iniziato bene, purtroppo nel primo stint abbiamo avuto un problema con la pressione delle gomme che ci ha rallentato moltissimo, causandone l'usura eccessiva. Dopo il primo pit-stop le abbiamo cambiate modificando le pressioni e siamo riusciti a migliorare parecchio", ha spiegato Glickenhaus.

"Purtroppo dopo c'è stato un contatto, come tutti abbiamo potuto vedere anche dalle immagini. Sfortunatamente nella collisione, una delle ruote posteriori ha impattato contro un'altra macchina e qui si è rotta la frizione. Siamo dovuti tornare ai box per le riparazioni, ma siamo sempre stati pronti a tornare in pista".

Partenza della gara, #36 Alpine Elf Matmut Alpine 480 Gibson: Andre Negrao, Nicolas Lapierre, Matthieu Vaxiviere in testa

Partenza della gara, #36 Alpine Elf Matmut Alpine 480 Gibson: Andre Negrao, Nicolas Lapierre, Matthieu Vaxiviere in testa

Photo by: JEP / Motorsport Images

Rimandati a... luglio/agosto

Westbrook, Briscoe e Dumas alla fine hanno concluso con una cinquantina di tornate di ritardo dalle Toyota vincitrici assolute, in ultima posizione della classifica generale.

Si può dire che il risultato non è da promozione, ma la bocciatura sarebbe prematura. D'altra parte, il mondo delle corse ha visto una marea di team e Case arrivare in pompa magna per poi fare figure magrissime.

Se parliamo di WEC, la figuraccia epocale della Nissan a Le Mans è l'esempio più eclatante, con un mezzo non solo lento, ma pure fragile tanto da perdere pezzi sui rettilinei del Circuit de la Sarthe, col rischio che volassero in faccia ai rivali.

Anche la ByKolles si è spesso presentata con una LMP1 che avrebbe dovuto fare le scarpe alle varie Toyota, Porsche e Audi, ma che era tenuta insieme col fil di ferro, tanto che alcuni piloti hanno anche ammesso di avere avuto paura a provarla tanto era instabile.

Con la Glickenhaus parliamo di un team privato che non gode delle risorse umane, tecniche ed economiche di un Costruttore come possono essere appunto Toyota, Ferrari, Porsche e quelli del Gruppo Volkswagen.

Non per questo, però, bisogna crocifiggere a priori chi ci prova con le sue forze e tanto impegno, cuore ed anima. Diciamo solo che il progetto è rimandato, anche perché a Monza e Le Mans vedremo due esemplari di 007 LMH, che aiuterà sotto tanti punti di vista.

L'importante è riuscire a fare quei passettini avanti necessari ad uscire dal gruppo di mezzo del WEC, che oggi è formato dalle LMP2, in modo almeno di essere in agguato per sfruttare le occasioni che si paventeranno strada facendo.

Anche perché Portimao è un tracciato con saliscendi e parti tecniche che non abbiamo né a Monza e né a Le Mans, dove conta principalmente la velocità di punta. Qui vedremo quanto 'spingerà' il motore Pipo che monta la Glickehaus e quanto la vettura riuscirà a dire la sua in quella che è un'altra bella sfida Davide vs Golia.

#709 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH: Ryan Briscoe, Romain Dumas, Richard Westbrook

#709 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH: Ryan Briscoe, Romain Dumas, Richard Westbrook

Photo by: JEP / Motorsport Images

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