Ferrari, Pier Guidi: "Vincere? Ci vorrebbe un miracolo"
Il campione del mondo non si spiega come gli avversari della Ferrari siano riusciti ad abbassare i propri tempi di oltre due secondi. Eppure l'evoluzione della 488 ha guadagnato sei decimi sulla prestazione del 2017. E non dipende dal BoP
Alessandro Pier Guidi, AF Corse
JEP / Motorsport Images
La Ferrari ha vissuto a Spa due giornate molto difficili. Le 488 Evo non sono mai state competitive e in qualifica hanno accusato un distacco abissale dalle Ford Gt e dalle stesse Porsche RSR. Si sapeva che il BoP previsto per la gara belga non avrebbe favorito le vetture campioni del mondo ma non fino a questo punto. Alcuni hanno pensato che in AF Corse si sia fatta pretattica in vista di una gara molto difficile. Ma è lo stesso Alessandro Pier Guidi a spegnere gli entusiasmi.
“Per riuscire ad avvicinare i tempi di chi ci è sempre stato davanti sia in prova sia in qualifica ci vorrebbe un miracolo. Dall’anno scorso con un BoP peggiore abbiamo guadagnato sei decimi, il che significa che l’evoluzione della 488 ha funzionato a dovere. Durante l’inverno abbiamo svolto un ottimo lavoro e mi chiedo dove gli altri abbiano trovato qualcosa come tre secondi rispetto al passato. Non è spiegabile dalla differenza di BoP".
"La Ford ha girato due secondi e mezzo più veloce e non so proprio come con la stessa vettura siano riusciti a ottenere dei tempi del genere. Da parte mia sono contento della la vettura: è ottima, non ha problemi e il passo per la corsa è vicino all’ideale. Se escludiamo la prestazione della Ford direi che potremmo essere competitivi con gli altri, perché ho grande fiducia sulla consistenza in gara. Ma se Ford dovesse ripetere quei tempi qualsiasi impresa sarebbe impossibile”.
C’è anche il rischio ,visti i tempi che ottengono, di trovarsi a battagliare con le GTE AM migliori?
“È più di un rischio, visto che per regolamento possono cambiare più gomme in corsa e che le hanno identiche alle nostre. Noi della GTE PRO saremo obbligati al doppio stint il che significa dover gestire una durata maggiore e di conseguenza procedere con cautela per non trovarci in difficoltà nelle fasi cruciali della corsa. Non vorrei essere pessimista ma trovarsi in lotta con le GTE AM potrebbe essere una realtà".
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