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Dalla Michelin gomme interamente nuove per LMP1 e GTE

Jerome Mondain spiega come La Casa francese ha interpretato le regole 2017. La diminuzione dei treni utilizzabili in corsa, passati da sei a quattro, ha costretto la Casa francese a ridefinire costruzione e compound.

#2 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Earl Bamber, Brendon Hartley

La principale funzione del prologo monzese è stata quella di sperimentare l'affidabilità e la durata delle nuove gomme prodotte dalla Michelin sia per le LMP1 sia per le GTEPRO. Con le regole che ora obbligano le squadre a dover utilizzare solo quattro treni nell'arco di una corsa della durata di 6 Ore, Le Mans chiaramente è l'eccezione, cambierà molto l'approccio dei piloti alle gare e alla gestione. Tutti quanti infatti sono obbligati a dover percorrere un doppio stint con lo stesso treno, il che ha costretto la Casa francese a impostare un lavoro molto differente rispetto a quanto accadeva fino all'anno passato.

" In realtà-ha commentato Jerome Mondain, manager del programma endurance di Michelin- i nuovi regolamenti ci hanno costretto a cambiare tutto. Non si tratta di una semplice evoluzione dei prodotti usati fino al 2016. Queste gomme sono nuove al cento per cento, in ogni componente. Da uno stint siamo passati a uno doppio con lo stesso treno e  ciò ci ha portato a rivoluzionare  il compound di ogni copertura. A differenza di quanto accadeva in passato per deliberare queste nuove gomme siamo partiti molto in anticipo nel 2016, subito dopo la 24 Ore di Le Mans tra la fine di luglio e l'inizio di agosto".

Avete lavorato seguendo le direttive di Porsche e Toyota?

" Più che le direttive direi le esigenze ma questo non ha rappresentato un problema perché è tradizione fornire entrambe, quando si crea un nuovo modello di gomma, di un pneumatico base dalle caratteristiche identiche. Dopo i primi test e le prime comparazioni poi si inizia il lavoro specifico indirizzato all'uno e all'altro per adattare le gomme alla situazione tecnica di vetture che sono della stessa classe ma che hanno caratteristiche differenti. Accadeva anche con l'Audi-ndr che Moulin seguiva personalmente per conto di Michelin- ma per il 2017 sapevamo che si doveva impostare tutto lo sviluppo in modo più radicale proprio per via dei cambiamenti normativi. Va ricordato anche che c'è un'aerodinamica nuova per le LMP1 con limitazioni importanti sia all'avantreno sia al retrotreno e novità per quanto riguarda la zona laterale. Come riferimenti di piste abbiamo analizzato quelle dove le gomme sono portate a dare maggiori problemi. Dovevamo quindi reinventarci da capo il nostro prodotto".

Quanti chilometri avete percorso nella fase di sperimentazione prima del prologo di Monza?

" Non lo so di preciso. Ciò che posso dire è che abbiamo effettuato con entrambi i costruttori sei diversi test della durata di tre, quattro giorni per sessione. Quindi moltissimi chilometri. Alla fine è stata deliberata la gomma che poi verrà usata nel corso della stagione. Qualche migliaio di chilometri è stato  percorso".

Quale è la situazione nel rapporto prestazione-consumo?

"Siamo molto contenti e direi che il lavoro svolto  è stato parecchio fruttuoso. La stretta collaborazione con Porsche e Toyota ci ha  portato a creare un prodotto omogeneo per l'una e per l'altra. Volevamo mantenere lo stesso livello degli anni passati e ci siamo riusciti"

Vedremo anche in questa stagione differenti tipi di gomme in base alle temperature delle piste?

"Contiamo di partire per il campionato con una gamma già completa per tutte le sue corse. Siamo in grado di produrre tre o quattro tipi di gomme diverse per coprire le varie esigenze di temperature. Il regolamento ci permetterebbe di portare cambiamenti ma non è questa la politica di Michelin. È importante avere la conoscenza, il percorso storico della gomma. Se continui a cambiare pneumatici ad ogni corsa anche il costruttore non riesce più a raccapezzarsi e rischia di smarrire la giusta strada, senza ottimizzare la  produzione. Abbiamo tecnici che individualmente seguono i vari costruttori e che quindi esaminano abrasione dell'asfalto, i consumo, l'eventuale pick up provocato. Da quest'analisi si riesce sempre a migliorare. E in GTE PRO seguiamo lo stesso percorso con la differenza che possiamo, perché ci sono regole diverse, offrire tre differenti tipi di compound nel corso del campionato".

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