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Cadillac, una LMDh nel WEC: "Mostreremo ciò che sappiamo fare"

I vertici della Casa statunitense spiegano la scelta di utilizzare una LMDh sia nel Mondiale (in vista di Le Mans) che in IMSA, ma che non sarà un percorso semplice perché c'è da scoprire come utilizzare al meglio l'ibrido.

Prototipo Cadillac LMDh

Foto di: Cadillac Communications

Come promesso, la Cadillac ha presentato la propria Project GTP Hypercar, prototipo LMDh che dal 2023 andrà a competere nell'IMSA SportsCar Championship e nel FIA World Endurance Championship.

A Le Mans, dove domani avrà luogo la 90a edizione della 24 Ore, i vertici della Casa statunitense hanno potuto incontrare le testate presenti, fra cui Motorsport.com.

L'occasione è stata ghiotta per capire di più su questo ambizioso programma che esordirà in pista in estate coi primi test di sviluppo, in modo da presentarsi pronti per le grandi gare come Le Mans, appunto, e Daytona.

Prototipo Cadillac LMDh

Prototipo Cadillac LMDh

Photo by: Cadillac Communications

"Essenzialmente, questo nuovo mezzo è proporzionalmente molto diverso dalla DPi, tutto è cambiato in proporzione all'auto in modo che possa essere competitiva sui grandi circuiti", spiega Chris Mikalauskas, responsabile del design di Cadillac.

"L'aerodinamica è un terreno ostico in cui addentrarsi. Le dimensioni e gli spazi della vettura sono cambiati, bisogna avere un approccio diverso nell'affrontare i problemi dal punto di vista aerodinamico".

"Credo che in questo senso si sia reagito secondo il nuovo scenario in cui andremo a competere, ma come design secondo me l'aspetto è migliore perché la macchina è più larga e bassa".

Dopo i lavori al computer e sui tavoli da disegno, ora si fa sul serio ed è venuto il momento di recarsi in circuito per percorrere i primi km.

"Il prototipo deve ancora essere sottoposto ai test in pista, per ora ne ha fatti diversi aerodinamici e in simulazione, credo che buona parte delle componenti rimarrà molto simile a quello che si vede nelle immagini".

"Ma è vero anche che una volta in pista i piloti hanno esigenze, per cui la priorità è soddisfarli se riterranno di aver bisogno di cambiare qualcosa, ovviamente facendo tutte le valutazioni del caso".

"E' bello poter condividere queste informazioni coinvolgendo tutti. È anche emozionante poter condividere il dietro le quinte di un programma come questo, invece di mostrarvi direttamente il risultato finale. Vediamo dove arriveremo coi test".

Prototipo Cadillac LMDh

Prototipo Cadillac LMDh

Photo by: Cadillac Communications

Laura Wontrop Klauser, direttore dei programmi sportivi di General Motors, ha poi delineato gli scenari che vedranno la Cadillac LMDh in competizione.

"Per ora posso dire che iscriveremo sicuramente una vettura nel FIA WEC, ma non posso espormi sulle aspettative. Abbiamo una montagna enorme da scalare, lo sappiamo e stiamo riunendo tutte le persone migliori in modo da fare del nostro meglio".

"E' ovvio che l'aspettativa è di vincere, ma sappiamo che dobbiamo prepararci bene. Rispetto molto i team che corrono con noi, Chip Ganassi Racing e Action Express Racing, e tutte le persone coinvolte in questo programma. Il modo in cui lavoriamo insieme è ciò che ci porterà al successo. Abbiamo sei mesi per fare prove su prove e capire come funziona il tutto".

Come detto sopra, l'auto deve essere ancora costruita in tutto e per tutto; una volta completata questa operazione di potranno verificare tutte le novità, cominciando dal sistema ibrido abbinato al motore V8 da 5,5 litri.

"Per ora siamo in una fase di test interni, al dinamometro, banco e laboratorio da parecchi mesi. Speriamo quindi di scendere in pista quest'estate, ma tutti hanno lavorato bene e chi ha la LMDh condivide anche il sistema ibrido; c'è collaborazione tra gli addetti ai lavori ed è nell'interesse di tutti contribuire allo sviluppo e assicurarsi che sia perfetto, e quindi i dati raccolti dalla Porsche sono stati condivisi con noi, i nostri sono stati condivisi con loro e con chi ha la LMDh".

"Da qui si parte con il lavoro sulla propria auto, è un'opportunità contribuire ed essere molto più efficienti con i test e lo sviluppo, anche perché l'ibrido è nuovo per noi nel mondo delle corse. La buona notizia è che per il resto dei sistemi, motore e carrozzeria è nelle mani di gente che ci lavora da molto tempo".

"Come GM facciamo affidamento su di loro, così come su Dallara. Si tratta di integrare l'intero sistema, per noi è la preoccupazione maggiore assicurandoci che tutto funzioni bene, specialmente unire il motore al sistema ibrido".

Prototipo Cadillac LMDh

Prototipo Cadillac LMDh

Photo by: Cadillac Communications

In fase di presentazione, la Cadillac ha mostrato il #2 sulla fiancata che ricorda quella soprannominata 'Le Monstre' che prese parte alla 24h di Le Mans del 1950. La Klauser sorride parlando di questo omaggio e si augura che la Project GTP Hypercar possa anche ripetere le gloriose gesta dei prototipi che l'hanno preceduta.

"Il soprannome 'Le Monstre' ci è stato dato dal meraviglioso popolo francese nel 1950; credo che alcuni dei migliori soprannomi siano quelli che ti vengono dati dai tifosi. Lasceremo quindi che siano loro a decidere quello della nostra LMDh quando la vedranno per la prima volta di persona l'anno prossimo".

"Vincere a livello assoluto? Questa è l'occasione per spingere il mondo ad appassionarsi nuovamente alle sportscar. Noi ci stiamo preparando, ma se guardate alla varietà delle vetture e dei design che avremo nella categoria, si può dire che tutte attireranno l'attenzione".

"La buona notizia è che gareggiando nell'IMSA attireremo l'attenzione in patria, negli Stati Uniti, e gareggiando a livello mondiale nel WEC attireremo l'attenzione di tutto il mondo. Occasione d'oro per mettere in mostra anche il marchio Cadillac".

Prototipo Cadillac LMDh

Prototipo Cadillac LMDh

Photo by: Cadillac Communications

A chiosare l'incontro è stato Rory Harvey, vicepresidente di Cadillac, che ha evidenziato l'importanza della Casa di partecipare ad entrambi i campionati endurance più importanti del mondo.

"Credo che il campionato IMSA sia estremamente importante per noi. Se si guarda ai circuiti o alle gare iconiche in tutto il mondo, non c'è solo Le Mans. E' fantastico poterci tornare, ovviamente, ma ci sono anche la 24 Ore di Daytona e la 12 Ore di Sebring nella lista, quindi almeno tre eventi storici", spiega Harvey.

"Questo ci dà la possibilità di partecipare al FIA WEC e di tornare a Le Mans, ma anche quella di continuare a lavorare nella serie in cui abbiamo avuto un enorme successo. Abbiamo un ottimo rapporto con l'IMSA e ci sono certamente gare grandiose negli Stati Uniti".

"Si tratta di una piattaforma differente dove poter mostrare ciò che Cadillac può fare".

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