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Bruni: "Contro le Ford non potevamo fare di più. Abbiamo raccolto il massimo"

Giammaria Bruni vede il bicchiere mezzo pieno ammettendo di essersi divertito nel duello con l'Aston Martin di Sorensen. Corsa ad handicap per Rigon e Bird che comunque restano in lizza per il titolo piloti GTE PRO

#51 AF Corse Ferrari 488 GTE: Gianmaria Bruni, James Calado

Foto di: Vision Sport Agency

#71 AF Corse Ferrari 488 GTE: Sam Bird
Podio GTE PRO: i vincitori #67 Ford Chip Ganassi Racing Team UK Ford GT: Andy Priaulx, Harry Tinckne
#95 Aston Martin Racing Aston Martin Vantage GTE: Marco Sorensen, Nicki Thiim
#71 AF Corse Ferrari 488 GTE: Davide Rigon, Sam Bird
#71 AF Corse Ferrari 488 GTE: Davide Rigon

Alla fine, pur masticando amaro per il risultato d'assieme ottenuto dalle 488 GTE, in Ferrari ci si consola con la classifica riservata ai costruttori GTE che vede la Casa del Cavallino ancora al comando con un vantaggio di 10 punti sull'Aston Martin. E sul fronte della GTE AM c'è soprattutto soddisfazione per la bella prestazione del trio Aguas-Collard-Perrodo, terzi alla fine,che hanno mantenuto la testa nella graduatoria mondiale con 170 punti contro i 148 del trio dell'Aston Martin formato da Lamy-Lauda-DallaLana.

Sull'incidente che ha coinvolto Aguas alla penultima curva c'è da sottolineare che la maggiore responsabilità dell'accaduto è stata di Albuquerque che si è infilato all'interno della Porsche di Henzler che nel frattempo si era affiancata alla 458 del portoghese. Un normale incidente di corsa che non ha portato ad alcuna sanzione nei confronti dei tre protagonisti del fattaccio finale della 6 Ore. Piuttosto è apparsa evidente la crisi di prestazioni assolute delle due 488, terza e quinta in GTE PRO, dopo una corsa molto faticosa. Gimmi Bruni ha però dato spettacolo sulla pista cinese.

"Già al via sapevamo che non ci sarebbe stato nulla da fare contro le Ford. Anche quando sono riuscito a passare l'esemplare di Mücke sapevo che non avremmo avuto una possibilità chiara di poter mantenere il secondo posto. Poi c'è stata la lotta con l'Aston Martin di Sorensen che credo sia stata divertente per gli spettatori. James-ndr Calado- nell'ultima parte del suo stint era stato penalizzato dall'eccessiva usura delle gomme, ragioni per cui l'Aston Martin ci ha superato. Non avendo velocità sul dritto ho deciso di attaccarla alla prima curva dopo essere rimasto in scia il più possibile. È stato un bel sorpasso, iniziato in curva 1 e concluso in curva 2. Abbiamo portato a casa il massimo possibile".

La corsa è stata un autentico calvario per Davide Rigon e Sam Bird, stoici nel cercare di superare le difficoltà presentatesi fin dalla partenza, quando alla guida c'era il pilota veneto.

"Una corsa ad handicap. Siamo partiti con due pit stop in più degli altri; ci siamo buscati un drive through. Insomma abbiamo trascorso più tempo in pit lane che in pista. Con Sam abbiamo dovuto effettuare una rimonta furiosa perché eravamo di fatto ultimi dietro a tutte le GTE AM. Poi abbiamo duellato con la Porsche. Era chiaro che il nostro obiettivo dopo i primi giri non poteva essere che la quinta posizione".

A parziale consolazione di Rigon e Bird è che i rivali dell'Aston Martin hanno soltanto guadagnato due punti nei loro confronti, ragion per cui restano ancora in lizza per il titolo piloti di classe, dove accusano un ritardo di 12 punti: 119 contro i 131 dei danesi della Casa britannica.

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