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Intervista

Bruni: "Attenzione ai track limit. Potrebbero caratterizzare la corsa"

Gimmi Bruni dopo la pioggia di penalizzazioni nel corso delle qualifiche crede che il superamento dei limiti della pista sarà uno dei fattori in grado di mutare la classifica della 6 Ore texana.

Gianmaria Bruni, AF Corse

Gianmaria Bruni, AF Corse

Vision Sport Agency

#51 AF Corse Ferrari 488 GTE: Gianmaria Bruni, James Calado
#51 AF Corse Ferrari 488 GTE: Gianmaria Bruni, James Calado
#51 AF Corse Ferrari 488 GTE: Gianmaria Bruni, James Calado
#66 Ford Chip Ganassi Racing Team UK Ford GT: Olivier Pla, Stefan Mücke
#67 Ford Chip Ganassi Racing Team UK Ford GT: Marino Franchitti, Andy Priaulx, Harry Tincknell
#97 Aston Martin Racing Aston Martin Vantage GTE: Darren Turner, Fernando Rees

La pole alla fine non è arrivata perché James Calado nei propri giri ha incontrato traffico e non è riuscito a mantenere una media da primato ma per Gimmi Bruni è arrivata la soddisfazione di avere ottenuto il giro più veloce in qualifica, sollevando il morale degli equipaggi della Ferrari che fino all'ultima sessione di prove libere sembravano alle prese con alcuni problemi. Invece la situazione in qualifica si è ribaltata con le due 488 che si sono avvicinate e di molto alle Aston Martin Vantage e a pareggiare i conti con le Ford GT, considerate per le loro caratteristiche, l'esperienza diretta su questo autodromo, le favorite della vigilia in GTE PRO.

"Il mio giro è stato normale, non ero certo al limite. Durante la sessione ci sono stati tante penalizzazioni per il superamento dei limiti della pista. Quindi non ho voluto rischiare. Ma mi è bastato per essere primo. Poi James ha incontrato traffico nel suo primo crono e al terzo ha fatto un errore. Peccato perché a quel punto ci sentivamo sicuri della pole position. Cambia poco, però".

È frustrante vedersi spesso di fronte una vettura come la Vantage che come concetto è anziana e tecnologicamente non è certo raffinata come Ferrari e Ford?
"Abbastanza e soprattutto molto strano. Però le gare del WEC sono queste e credo che ognuno, osservando ciò che accade in GTE PRO, possa rendersi conto della situazione, notare le differenze tra le varie vetture e prendere le dovute misure".

Nelle prove libere avete perso tempo nel comprendere la resa dei pneumatici. Pensate di avere risolto il problema?
"Le prove libere ci hanno insegnato parecchio e all'origine delle nostre prestazioni non da primato c'era proprio l'esigenza di trovare il set up ottimale. Direi che per la corsa dovremmo essere pronti. Le gomme sono costanti nella prestazione e gestibili nel degrado".

Durante le qualifiche ci sono state molte penalizzazioni per superamento dei limiti della pista. Credi che la corsa sarà caratterizzata da molti episodi del genere?
"Ne sono certo. Ci saranno drive through e bandiere bianco nere.È per questo che nelle prove libere ho cercato di prendere le misure ai lati della pista, cercando di comprendere fin dove ci si possa spingere. Il problema del track limit sarà uno dei leit motiv della 6 Ore".

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