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Curiosità

Battuta all’asta a Pebble Beach la Ferrari 312 T di Niki Lauda

Venerdì 16 agosto la Casa d’aste Gooding & Company ha venduto per 6 milioni di dollari la monoposto che contribuì a conquistare il Mondiale di F1 del 1975.

Niki Lauda, Ferrari 312T

Niki Lauda, Ferrari 312T

LAT Images

A quasi quattro mesi di distanza dalla sua scomparsa, il nome di Niki Lauda è tornato a far sognare tifosi e collezionisti di tutto il mondo. La Ferrari 312 T con telaio 022, guidata dal campione austriaco nell’anno del suo primo titolo Mondiale, è stata infatti una delle protagoniste indiscusse delle aste che hanno animato Monterey durante il Concorso d’Eleganza di Pebble Beach, finendo sotto al martelletto di Gooding & Company per 6,000,000 di dollari.

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Una cifra che non sorprende considerando la storia della 312 T, uno dei modelli più vincenti costruiti dalla Ferrari. La monoposto capace di conquistare la coppa Costruttori del 1975 e riportare a Maranello il Mondiale Piloti dopo 11 anni di attesa, aprendo quello che fu un lungo periodo di supremazia tecnica del Cavallino Rampante.

Progettata da Mauro Forghieri per sostituire la 312 B3/74 nel campionato del 1975, la 312 T era equipaggiata con un motore piatto 12 cilindri da 495 CV a 12.200 giri e un innovativo cambio trasversale (a cui si deve la T nel nome). La nuova trasmissione, che si sposava con il passo corto della Rossa, andava a equilibrare le masse, migliorando la guidabilità della monoposto e la conseguente gestione degli pneumatici, producendo una vettura talmente neutra che, a detta di Lauda, “si guidava come una bicicletta”. “Era una vettura molto sensibile alle regolazioni e per questo avevo dedicato molto del mio tempo invernale allo sviluppo della 312 T, perché sapevo che avremmo vinto molto”.

Per l’esattezza 6 gare su 14, 10 pole position e ben 6 giri veloci finirono nelle mani di Niki Lauda e Clay Regazzoni nel solo 1975. E di questi 6 successi, ben 5 vennero firmati dal pilota austriaco, che con l’esemplare venduto a Pebble Beach disputò 5 GP; conquistando un secondo posto a Zandvoort, un terzo posto al Nurburgring e una vittoria nel Gran Premio di Francia.

L’esordio della monoposto con telaio numero 022, tuttavia, avvenne al di fuori del Circus, nel round di Silverstone del BRDC International Trophy, dove Niki Lauda si scontrò con James Hunt, colui che sarebbe diventato il suo più celebre rivale. Hunt partì in pole position, ma la vittoria finì nelle mani di Lauda a causa di un guasto al motore della Hesketh del pilota britannico. Ma l’esemplare battuto all’asta in California non venne guidato soltanto dal campione austriaco della Ferrari: Clay Regazzoni lo portò in pista nel Gran Premio del Belgio del 1975, finendo quinto, e nel round in Sud Africa del 1976, dove si ritirò per un problema al motore.

Niki Lauda, Ferrari 312T

Niki Lauda, Ferrari 312T

Foto di: LAT Images

Niki Lauda, Ferrari 312T

Niki Lauda, Ferrari 312T

Foto di: LAT Images

Luca di Montezemolo, Clay Regazzoni, Niki Lauda, Ferrari

Luca di Montezemolo, Clay Regazzoni, Niki Lauda, Ferrari

Foto di: Ercole Colombo

Niki Lauda, Ferrari 312T

Niki Lauda, Ferrari 312T

Foto di: Rainer W. Schlegelmilch

Niki Lauda, Ferrari 312T

Niki Lauda, Ferrari 312T

Foto di: Rainer W. Schlegelmilch

James Hunt, Hesketh, 1° classificato, Niki Lauda, Ferrari, 2° classificato e Clay Regazzoni, Ferrari, 3° classificato, sul podio

James Hunt, Hesketh, 1° classificato, Niki Lauda, Ferrari, 2° classificato e Clay Regazzoni, Ferrari, 3° classificato, sul podio

Foto di: LAT Images

Niki Lauda e Luca Di Montezemolo

Niki Lauda e Luca Di Montezemolo

Foto di: Sutton Motorsport Images

Niki Lauda, Ferrari 312T

Niki Lauda, Ferrari 312T

Foto di: Sutton Motorsport Images

Niki Lauda, Ferrari 312T

Niki Lauda, Ferrari 312T

Foto di: LAT Images

Podio: il vincitore della gara Niki Lauda, Ferrari, il secondo classificato James Hunt, Hesketh Ford

Podio: il vincitore della gara Niki Lauda, Ferrari, il secondo classificato James Hunt, Hesketh Ford

Foto di: LAT Images

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