De Silvestro: “La ricerca di sponsor mi aveva esasperato...”
La lady driver italo-svizzera, reduce da una stagione in F.E e dalla chimera di un ritorno nella IndyCar, ha scelto l’Australia per il contratto triennale con la Supercars e per i fondi certi già a sua disposizione.
Foto di: Andretti Autosport
Calatasi nei panni dell’emigrante che ha letteralmente fatto le valige ed è partita alla volta dell’Australia, Simona De Silvestro ha rivelato che il richiamo di un contratto triennale è stato ciò che più di altro l’ha portata ad orientarsi sulla serie Supercars, anziché continuare a cercare un sedile nella IndyCar o in Formula E.
La lady driver italo-svizzera ha rivelato di essere reduce da una battaglia tremendamente frustrante per la ricerca di fondi e di sponsor, una condizione che l’ha indotta alla fine a rinunciare alla sua personale predisposizione per gli ovali e la serie “full electric” e a concentrarsi su un immediato futuro “down under”.
Reduce da una torneo 2015-2016 con il team Amlin Andretti, la De Silvestro ha sottoscritto un accordo della durata di tre anni con gli organizzatori del campionato degli antipodi e si è messa nella condizione di occupare le griglie di partenza delle V8 Supercars a tempo pieno a partire dalla prossima stagione.
Pur ammettendo di non aver ottenuto tutto quello che avrebbe potuto e forse dovuto ottenere dalla propria carriera nelle ruote scoperte, particolarmente dalla “Indy”, Simona ha insistito nel dire che l'idea di non doversi più occupare di sponsorizzazioni per alcuni anni ha rappresentato il punto di svolta, di non ritorno...
"Mi riferisco soprattutto alla IndyCar, la cui macchina era davvero perfetta per me. Se avessi potuto trascorrere lì un paio di anni in più, i miei risultati sarebbero stati notevolmente migliori...”, ha detto l’elvetica a Motorsport.com. "Il fatto di essere in una grande squadra avrebbe fatto, e concretamente ha fatto, la differenza tra l’avere successo e il non averlo...”.
"Ma io sono davvero felice di avere adesso l'opportunità di guidare nella Supercars. Per me è molto importante sapere il contesto nel quale devo correre e il fatto di avere una certa continuità, per poter sviluppare al meglio il mio progetto di vita e professionale. Non fa per me dover cambiare di anno in anno, senza sapere che cosa sta succedendo o potrà accadere. È faticoso, ed è davvero esasperante da ogni punto di vista per un pilota...”.
E ancora: "Oggi come oggi, un driver è così dipendente dalle sponsorizzazioni che sembra che tutto quello che fa sia rivolto a quello...”.
"Così, ora è bello sapere di avere trovato il mio posto. Di sicuro sarà una grande sfida, ma allo stesso è una nuova battaglia, un’occasione esperienza. Come pilota, mi farà soltanto bene per migliorarmi e diventare più completa”.
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