Michael Dunlop si è confermato l'uomo più in forma del
Tourist Trophy 2014 anche nella gara della
Superstock. Già vincitore tre giorni fa nel Dainese Superbike e terzo ieri nella prima gara della
Supersport, oggi il pilota della
BMW ha ottenuto la sua nona vittoria in carriera sulle strade dell'isola di Man, la 31esima invece per la Casa tedesca.
Il portacolori della
MD Racing non ha lasciato scampo alla concorrenza, rifilando distacchi pesanti al termine dei quattro giri del
Mountain Course in programma per la gara odierna: basta pensare che il più vicino degli inseguitori,
Dean Harrison, ha tagliato il traguardo con un gap di ben 18" in sella alla sua
Kawasaki e che
Bruce Anstey ha completato il podio prendendone 26 con la sua
Honda.
Tra le altre cose
"Micky D" ha dimostrato ancora una volta, qualora ce ne fosse ancora bisogno, di essere uno specialista della
Superstock: per lui si tratta della terza affermazione in questa classe negli ultimi quattro anni, per di più arrivate in sella a tre moto diverse. Se oggi ha vinto su una
S1000RR, nel 2011 lo aveva fatto con una
Kawasaki e lo scorso anno con una
Honda.
Tra i protagonisti più attesi però ce ne sono anche diversi che hanno deluso le aspettative, su tutti
Gary Johnson: nel primo giro della gara è stato l'unico capace di reggere il passo di
Dunlop, ma poi è incappato in una brutta caduta al
Ramsey Hairpin, procurandosi anche delle fratture. Out pure
Guy Martin, caduto nel corso della terza tornata. La top five si è quindi completata con un sorprendente
David Johnson, che ha preceduto un
Conor Cummins che invece è stato penalizzato al pit stop.
Gli ormai noti problemi ad un polso hanno invece impedito a
John McGuinness di fare meglio del decimo posto. Degna di nota invece la prova di
Stefano Bonetti, che è riuscito a completare la corsa in 20esima posizione. Purtroppo bisogna segnalare anche un brutto incidente avvenuto nell'ultima tornata: al momento l'unica cosa certa è che la direzione gara ha cancellato il resto del programma odierno, quindi la speranza è che non arrivino in serata altre brutte notizie come quelle di ieri, con la morte di Bob Price.
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