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Intervista

Vernay: "Ho vinto da sfavorito, dunque non sono così scarso!"

Il francese della Leopard Racing ripercorre l'annata che lo ha consacrato Campione della TCR International Series al volante di una Golf inferiore alla concorrenza con cui ha superato anche ostacoli all'apparenza insormontabili.

Il Campione 2017 TCR International Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT

Il Campione 2017 TCR International Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT

TCR Media

Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTI TCR
Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTI TCR
Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTI TCR
Il Campione 2017 TCR International Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT
Il Campione 2017 TCR International Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT
Il Campione 2017 TCR International Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT
Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTI TCR
Il Campione 2017 TCR International Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT
Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTi TCR
Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTi TCR
Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTi TCR
Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTi TCR
Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTi TCR
Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTi TCR
Polesitter Gordon Shedden, second place Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, third place Benjamin Leuchter, West Coast Racing
Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTi TCR
Checkered flag for Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTi TCR

A Jean-Karl Vernay è servita una stagione per imparare, per poi attaccare e vincere il titolo.

Entrato in TCR International Series nel 2016 come compagno di squadra di Stefano Comini, il francese della Leopard Racing ha prima lasciato spazio al ticinese per laurearsi Campione per il secondo anno di fila, poi approfittando della sua partenza ha preso il comando delle operazioni diventando il pilota di punta della squadra.

Nel 2017 è quindi arrivata l'agognata vittoria del campionato grazie alla costanza di risultati (sommati anche ad un po' di fortuna) che gli consentono di aggiungere un preziosissimo ed importante trofeo in bacheca.

"Penso che il weekend finale di Dubai sia stato il più complicato perché ho avvertito molta più pressione di quanto potessi immaginarmi - rivela il nativo di Villeurbanne - Inoltre il piano di gara preparato assieme al team non ha funzionato, ma fortunatamente tutto è andato bene. Sono felicissimo per il traguardo raggiunto e davvero sorpreso per la marea di messaggi e complimenti ricevuti, segno che il TCR è seguito enormemente".

Come detto, dopo un anno di apprendistato il 30enne si è issato in vetta alle classifiche, ma non certo con facilità.

"La stagione è stata molto più difficile rispetto al 2016, che pure era quella del mio debutto nel turismo. Prima di tutto abbiamo dovuto lavorare duramente con Leopard Racing e Team WRT per mettere insieme il budget e stilare il programma, ma soprattutto affrontato una serie molto più competitiva che ogni anno cresce parecchio. La Volkswagen Golf ha dimostrato di essere consistente ed affidabile nonostante non fosse l'auto migliore, fatta eccezione per un paio di piste. La Honda Civic era sicuramente più veloce, per cui non eravamo i favoriti per il titolo".

In questi 12 mesi, poi, Vernay ha avuto ben tre compagni di squadra diversi (Rob Huff, Jaap Van Lagen e Gordon Shedden), i quali gli hanno dato una bella mano a raggiungere un obiettivo per cui tutta la Leopard Racing e il Team WRT hanno sudato.

"Abbiamo vinto perché siamo stati più consistenti e lavorato in modo eccellente con tutto il team. Nella maggior parte delle gare siamo riusciti ad ottenere il massimo che potevamo in base alle nostre possibilità, sfruttando ogni occasione e andando anche oltre l'impossibile a volte. In qualche evento abbiamo preso punti pesantissimi, come ad esempio a Monza, dove eravamo ben 15 km/h più lenti rispetto agli altri sui rettilinei; eppure ho tagliato il traguardo 4° e 5°. In squadra tutti hanno fatto un grandissimo lavoro, va sottolineata la forza del gruppo formato da team, partner e VW
Motorsport. Ognuno ha svolto il suo compito in modo perfetto e soprattutto mantenendo la calma necessaria".

Durante l'estate, però, la rincorsa di Vernay al titolo ha subìto una botta (in tutti i sensi) d'arresto con il brutto incidente del Salzburgring, dove il transalpino è uscito dal rottame della propria Golf con tre costole rotte dopo l'impatto a fortissima velocità contro le barriere della curva 9.

"Mi hanno detto che sarebbe servito almeno un mese per recuperare pienamente e che non avrei dovuto correre per non rischiare danni peggiori. Il problema era che una settimana dopo c'erano le gare all'Hungaroring. In quel momento ho pensato che il titolo sarebbe stato impossibile da vincere, ma ho deciso di gareggiare ugualmente a Budapest dopo alcuni giorni di fisioterapia intensissima e agopuntura. E' stata una sofferenza immane fino a Zhejiang, ma ce l'ho fatta!"

Come aveva già sottolineato nelle interviste post-Dubai, "JKV" ribadisce la propria bravura e versatilità essendo uno proveniente dalle corse GT e prototipi.

"E' bello vincere un titolo anche nel turismo e aggiungerlo alla mia bacheca. Non vorrei apparire uno che si vanta troppo, ma avendo trionfato con auto diverse evidentemente dimostra che come pilota non sono male. Quando mi hanno offerto la possibilità di correre nel TCR non ero particolarmente entusiasta perché sapevo che avrei dovuto salire su un'auto a trazione anteriore. L'ho presa come ulteriore sfida e ammetto che mi sono divertito molto in questa esperienza; ora guido auto più piccole, ma con grande soddisfazione. Inoltre in TCR International Series ho potuto girare il mondo e ho cominciato a vivere in una atmosfera bellissima, molto amichevole e davvero stupenda".

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