Vernay: "Comini mi ha rovinato la gara, lo credevo più intelligente"
Il francese risponde alle accuse dello svizzero, puntandogli il dito contro per l'episodio al via di Gara 1 in Georgia e per il suo modo di reagire ai problemi personali.
Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTi TCR
TCR Media
Jean-Karl Vernay torna a casa da Rustavi con un sesto posto e il terzo gradino del podio nelle prime due gare della TCR International Series 2017.
Il francese della Leopard Racing ha dimostrato ottime velocità e di essere il migliore dei concorrenti armati di Volkswagen Golf GTi TCR, per cui è logico che al termine dell'evento georgiano abbia qualcosa di cui essere contento.
"E' stata una giornata lunga e difficile, in Gara 1 siamo partiti con la pioggia, ma diverse parti della pista erano asciutte. Avevo qualche problemino legato al set-up, per cui l'unica cosa da fare era cercare di prendere il massimo dei punti possibili", dice il francese.
"In Gara 2 sono scattato bene dal settimo posto, ci sono stati contatti alla prima curva, ma senza che venissi superato. Sono riuscito a recuperare e a raggiungere Tassi, i quel momento terzo, ma la sua Honda sul rettilineo era più veloce ed era impossibile passarlo. La squalifica di Valente mi ha regalato il terzo gradino del podio, un ottimo risultato che ci dà punti importanti per il campionato".
"Lo scorso anno, in Bahrain, non ne presi nemmeno uno, quindi l'inizio è sicuramente migliore. Alla fine posso dire che è stato un weekend positivo e torno a casa soddisfatto del grande lavoro fatto assieme al team. Ora ci concentreremo per le prossime gare in Bahrain".
Ma Vernay è finito nell'occhio del ciclone per un brutto episodio che lo ha visto protagonista assieme all'ex compagno di squadra Stefano Comini.
"La mia partenza della prima gara non è stata delle migliori, Comini mi ha toccato duramente alla seconda curva danneggiandomi l'auto e facendomi perdere diverse posizioni. L'episodio non mi ha consentito di rimontare, anche perché la mia Golf non andava più bene".
"Ho tagliato il traguardo in sesta posizione, ma con grande seccatura perché sul bagnato eravamo veloci. Quello che più mi ha dato fastidio è stata la mossa di Stefano al via, mi ha letteralmente rovinato la gara".
L'episodio è stato giudicato come una normale azione di gara dai commissari sportivi, ma in realtà è successo ben di più una volta terminata la corsa, quando Comini ha tuonato contro Jean-Karl, reo di averlo ostacolato nel giro di rientro facendosi tamponare e, di fatto, causando la rottura del radiatore sull'Audi dello svizzero, che quindi ha dovuto rinunciare a Gara 2.
"Veramente è stato lui a tamponarmi, dopo che già aveva distrutto la mia gara - ha affermato Vernay a TouringCarTimes - E' corso da me urlandomi che mi avrebbe buttato fuori. E' un ragazzo che mi è sempre piaciuto e ho pensato che si potesse correre in modo pulito contro di lui in ogni gara. Per questo sono molto dispiaciuto, lo facevo più intelligente, considerandolo un amico e un ottimo collega. La battaglia l'ha incominciata lui alla prima curva, non lo ritengo un modo professionale di correre".
Vernay ha poi sottolineato di non essersi trovato per nulla d'accordo con la decisione dei giudici di non prendere provvedimenti per l'incidente delle prime due curve.
"Su una strada normale la colpa è sempre di chi tampona, per cui non sono per niente d'accordo con i commissari. Avrebbero dovuto essere più severi, in questo modo si rischia che Comini continui a correre così scorrettamente. Non mi sarei mai aspettato da lui questo comportamento, non sono quel genere di pilota, io corro pulito".
Infine il transalpino ha ribadito che avrebbe voluto stare fuori dai problemi burocratici che il Campione in carica ha con Leopard Racing legati agli stipendi non onorati del 2016.
"Se ha problemi con Leopard, parli con le loro persone, cosa c'entro io? Non può venire a correre e poi buttarmi fuori per vendicarsi. Mi chiedo come abbia fatto una Casa seria come Audi ad ingaggiare uno così. E' uno molto veloce, ma poi ha questi comportamenti..."
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