Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera

Un weekend da dimenticare per Paulsen a Monza: "Ero troppo stanco e deconcentrato, l'auto andava forte e io no!"

Il norvegese tutto fare questa volta ha pagato a caro prezzo lo stress accumulato per il tanto lavoro e nelle gare sulla pista brianzola ha raccolto solo un paio di punti e parecchie delusioni.

Stian Paulsen, Stian Paulsen Racing Cupra TCR

Stian Paulsen, Stian Paulsen Racing Cupra TCR

TCR Media

Stian Paulsen, Stian Paulsen Racing Cupra TCR
Stian Paulsen, Stian Paulsen Racing Cupra TCR
Stian Paulsen, Stian Paulsen Racing Cupra TCR
Stian Paulsen, Stian Paulsen Racing Cupra TCR
Stian Paulsen, Stian Paulsen Racing Cupra TCR, Jens Reno Møller, Reno Racing, Honda Civic Type R TCR
Stian Paulsen, Stian Paulsen Racing Cupra TCR, Julien Briché, JSB Compétition Peugeot 308 TCR

Stian Paulsen ha affrontato probabilente il weekend più duro da quando corre nel TCR Europe, con le gare di Monza che gli hanno portato solamente un paio di punti e diverse delusioni.

Tutto in realtà è cominciato molto presto per il norvegese, giunto giovedì pomeriggio con il suo furgone e la propria Cupra giallo-nera in condizioni non propriamente splendide a causa della stanchezza accumulata in questo tempo dove ha lavorato parecchio.

"Decisamente non era il mio weekend, sono arrivato in pista già stanco per via della marea di lavoro svolto in queste settimane a casa e per il viaggio - ha detto un Paulsen visibilmente amareggiato a Motorsport.com - Nelle prove libere le cose non erano andate male, ma in qualifica ho accusato pesantemente lo stress e non sono andato oltre il 17° tempo".

Paulsen, che come abbiamo visto di persona a Monza svolge il lavoro praticamente da solo con il supporto di tre suoi amici meccanici, ha cercato di recuperare le energie dormendo anche fra una sessione e l'altra sul proprio camioncino, ma non è servito a molto.

"E' stata una vera e propria delusione perché qui la Cupra andava fortissimo e Azcona lo ha dimostrato girando 1"7 più veloce di me, il che sottolinea quanto non fossi in forma. Non riuscivo a concentrarmi, in Gara 1 ho provato a rimontare lottando parecchio e ad un certo punto sono arrivato ottavo, ma un errore mi ha fatto scivolare nuovamente fuori dalla Top10, nella quale sono rientrato con un sorpasso in extremis e grazie ad una penalità inflitta ad un altro pilota".

Sempre sorridente e disponibile con tutti (non solo giornalisti, ma anche fan e curiosi), il 31enne nordico non è riuscito nemmeno a completare un paio di giri nel round domenicale per via di una rottura meccanica che lo ha costretto a rientrare in pit-lane e poi a fare le valigie e rimettersi in viaggio.

"Gara 2 è finita praticamente subito in seguito alla rottura dell'ammortizzatore posteriore destro al primo giro, probabilmente ho colpito troppo forte un cordolo. Purtroppo è andata così, ma non ci arrendiamo. Anzi, andrò direttamente a Barcellona, parcheggerò lì la mia auto e il mio camion e poi tornerò in aereo in Norvegia per prepararmi al meglio in vista dell'ultimo round".

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Doppio titolo TCR DSG per Giovanni Altoè: "Non l'avrei mai detto, ora voglio giocarmela alla pari con gli altri"
Articolo successivo Scazzottata Azcona-Borković, Dušan si scusa: "Sono contro la violenza, la mia reazione alle provocazioni è stata esagerata"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera