Un altro titolo per Vernay: "Sono vincente con auto diverse"
Il francese ha trionfato alla sua seconda stagione con la Volkswagen della Leopard Racing dopo una annata quasi più da ragioniere che da dominatore, dimostrando comunque bravura e versatilità in situazioni diverse.
Foto di: TCR Media
Jean-Karl Vernay ha coronato il sogno con un anno di ritardo: diventare Campione della TCR International Series.
Il francese ha sfilato lo scettro dalle mani di Stefano Comini, che nella stagione 2016 era stato suo compagno di squadra alla Leopard Racing e lo aveva battuto proprio all'ultima gara a Macao.
Nel weekend di Dubai, Vernay ha corso due gare delle sue, ovvero in modo intelligente e pensando più ai piazzamenti che a combattere per la vittoria. Questo è stato il suo "mood" per tutto l'anno se si pensa che in 20 round il transalpino se ne è portati a casa solamente 2.
Al volante di una Volkswagen Golf GTI TCR che da metà stagione sembrava quasi imprendibile, il transalpino si è quindi issato sul tetto del mondo con merito, ma anche con una buona dose di fortuna che in diverse gare lo ha assistito. E soprattutto aiutato da compagni di scuderia molto fidati e forti, come ad esempio Rob Huff e (ultimo arrivato nel deserto) Gordon Shedden.
"Non so dire come mi sento... ovviamente è fantastico essere Campione e sono felicissimo per Leopard Racing, Team WRT e Volkswagen - ha dichiarato Vernay giustamente emozionatissimo - Tutti hanno fatto un grande lavoro in una stagione davvero impegnativa. In Gara 1 non sono partito bene nonostante ci fossimo allenati nelle libere. Purtroppo la strategia non ha funzionato e mi sono trovato un'altra macchina fra me e Shedden, per cui ho dovuto arrangiarmi".
L'altra vettura in questione era la SEAT di James Nash, che "JK" ha tallonato a lungo fino a superarla con una bella mossa sfruttando i problemi del britannico. E scelta strategica molto importante dato che alle sue spalle stava arrivando Attila Tassi, ossia l'unico in grado di poterlo ancora impensierire nella lotta per il titolo.
"Nash mi aveva superato all'inizio, poi è arrivato Tassi a pressarmi, non è stato semplice tenerlo dietro e restare calmo. Alla fine James ha rallentato perché aveva finito le gomme, ma ho preferito aspettare l'ultimo giro per non ingaggiare una nuova battaglia e correre rischi. Quando l'ho fatto eravamo molto vicini, ma so che lui è uno corretto e personalmente sono molto contento di vincere questo titolo perché lo aggiungo a quelli conquistati in LMP, GT e con le monoposto, il che dimostra che posso vincere con macchine di ogni genere".
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