Toccata, contatto o sportellata: dove sta la differenza?
Nel motorsport spesso abbiamo visto tantissime bagarre condite da ruota a ruota e colpi proibiti: ma quando questi sono permessi e quando invece si arriva alla scorrettezza? Vediamo di capirlo con questa analisi dove citiamo qualche esempio... storico!
Foto di: WTCR
Da quando esistono le corse automobilistiche, la competizione tra i piloti e compagni di squadra è all’ordine del giorno.
Di solito c’è una regola non scritta che si chiama FAIR PLAY.
Questa parola, anche se in lingua inglese, rappresenta - o meglio, racchiude - tutto lo spirito e il D.N.A. delle corse.
A volte, spaziando in vari generi, esistono appunto regole non scritte, che trascendono dai regolamenti e mantengono “l’ordine” delle cose.
Esiste un FAIR PLAY molto particolare ed è quello tra i piloti delle auto storiche, o meglio, c’è tra le vetture.
Infatti è cosa rara vedere un incidente o altro e ciò rende particolarmente speciale questo tipo di competizioni. Questa è la premessa per arrivare al nostro argomento.
Nei tempi “moderni”, nelle gare dei giorni nostri, in particolare con vetture GT e Turismo, il FAIR PLAY inizia a “scemare”.
È proprio qui che nasce il dilemma, dove è la differenza? Quando un contatto è di gara? Quando invece è una sportellata o una toccata?
Ovviamente c’è una grande differenza, la storia a tal proposito ci ha proposto episodi e duelli che sono rimasti indelebili.
Quello a cui sono particolarmente affezionato è il duello tra Villeneuve-Arnoux a Digione nel 1979: i due combattevano per un secondo posto, tra l’altro la vittoria di Jabouille, la prima della carriera e la prima di un motore turbo, passò in secondo piano.
Chi è in grado di giudicare quell’episodio? Chi può condannare quel duello? Sappiamo solo che quella battaglia epica rimane e rimarrà indelebile nella storia, in eterno, un momento epico di sport.
Gilles Villeneuve, Ferrari 312T4, René Arnoux, Renault RS10
Photo by: Ercole Colombo
Altro esempio, anno 1994, località Singen, Campionato DTM con Asch su Mercedes e Nannini sull’Alfa. Il tedesco tocca per due volte la 155 e la fa girare.
Il toscano riparte, aspetta il tedesco e centra volontariamente in pieno la macchina del rivale. Risultato: entrambi fuori gara.
Direte voi “ha fatto bene” e io direi la stessa cosa, ma chi è in grado anche qui di giudicare?
Alessandro Nannini, Alfa Romeo 155 V6 Ti
Photo by: HOCH ZWEI
O meglio, gli organi proposti - che nella maggior parte delle volte sono persone che non hanno mai guidato una macchina da corsa - sono in grado di giudicare in modo equo?
A volte chi è del mestiere usa dei piccoli “accorgimenti”, come il colpetto sul paraurti posteriore per far scomporre il retrotreno dell’avversario, in modo da guadagnare quel poco di velocità in più per sorpassare. È lecito? Si può fare?
Altro capitolo, invece, le “botte” pesanti, quelle dove si rischia veramente di farsi male e causare migliaia di euro di danni.
Episodi che sono capitati a ogni latitudine e su ogni circuito, questi sono i momenti in cui il cervello è in modalità “offline” e in quel contesto non si può negare l’evidenza; quindi chi si prende la responsabilità di giudicare e stracciare licenze?
Sappiamo, con certezza, che il Motorsport è “Maschio”, dunque l’importante sarebbe tenere il cervello “online” pensando alla sicurezza e soprattutto al FAIR PLAY.
Nel film Days of Thunder, ad un certo punto di un dialogo, una frase recita “spingere è correre” e qui si parlava di gare NASCAR dove i “contatti” sono all’ordine del giorno.
La risposta finale a tutti questi quesiti quale è?
Secondo me solo una: “Rispetto per gli avversari”.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Subscribe and access Motorsport.com with your ad-blocker.
From Formula 1 to MotoGP we report straight from the paddock because we love our sport, just like you. In order to keep delivering our expert journalism, our website uses advertising. Still, we want to give you the opportunity to enjoy an ad-free and tracker-free website and to continue using your adblocker.
Top Comments