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TCR Europe: si comincia a Budapest con un... 30 e lode

La stagione 2019 della serie TCR continentale parte il prossimo weekend all'Hungaroring e la entry list ufficiale ha ben 31 vetture iscritte, ma altri potrebbero aggiungersi nel corso dell'anno. Italia presente con BRC-Filippi, tante Hyundai al via.

Stian Paulsen, Stian Paulsen Racing Cupra TCR

Foto di: TCR Media

Sono 31 le vetture che si schiereranno in TCR Europe Series per la stagione 2019, con la entry list ufficiale che è stata pubblicata ad una settimana dal via del primo round in quel di Budapest.

Rispetto alla passata annata il numero dei partecipanti è sicuramente aumentato, ma anche la qualità, seppur molti di loro siano quelli con la classica "valigia" (alias paganti), dato che le Case hanno preferito investire principalmente nel FIA WTCR, lasciando ai team clienti un minimo supporto come prevede l'accordo per chi compra le macchine dal costruttore per poi gestirle in prima persona.

Detto ciò, salta subito all'occhio il gran numero di Hyundai i30 N presenti: esattamente 10, cioè un terzo netto di tutta la griglia capitanata da quelle della Target Competition che vengono affidate al confermato Dušan Borković - reduce da un 2018 che lo ha visto combattere per il titolo - a Josh Files, il quale per tutto l'inverno ha fatto un tira-e-molla con Honda per avere un sedile, allo slovacco proveniente dal WTCR e Peugeot Mat'o Homola, e ai fratelli Jessica ed Andrea Bäckman, che hanno debuttato nel TCR l'anno scorso fra UK e Scandinavia con le Volkswagen di WestCoast Racing.

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Confermato l'impegno da parte degli ungheresi di M1RA, che hanno tenuto stretto il promettente Dániel Nagy aggiungendo in squadra la stellina Luca Engstler (Campione TCR Middle East, Asia e Malesia), c'è invece il debutto da parte di BRC e Luca Filippi (anche se la squadra di Cherasco punta a schierare una seconda auto), e della Yvan Muller Racing con Nelson Panciatici, esperto di prototipi, e il giovane Nathan Bihel.

Il secondo marchio più presente è Cupra, con PCR Sport che dopo il titolo conquistato da Mikel Azcona nel 2018 (ora passato al WTCR) ha stretto accordi con Qatar e Georgia per schierare Abdulla Ali Al-Khelaifi e Davit Kajaia, entrambi aiutati dai rispettivi paesi di provenienza. Il medio-orientale è al debutto sulla scena TCR internazionale, mentre il georgiano rientra dopo un anno sabbatico preso terminata l'esperienza con la Alfa Romeo.

Restando in tema di vetture spagnole, confermata la presenza del tuttofare Stian Paulsen, che come sappiamo si arrangia nella preparazione della propria macchina e che ha ancora in via di definizione il suo programma 2019, e della JSB Compétition con Marie Baus-Coppens. La Zengő Motorsport ha invece iscritto il giovane Támas Tenke dopo avergli fatto fare esperienza durante l'inverno in TCR Middle East.

Venendo invece alle Volkswagen, le Golf GTI principali da tenere d'occhio che saranno obbligatoriamente quelle della WestCoast Racing, su cui torna il nostro Gianni Morbidelli e debutta Olli Kangas, esperto di corse turismo endurance e sprint dopo le avventure con la Cupra di LMS Racing.

Il Team WRT ha invece nelle sue cartucce la stellina Maxime Potty, dividendo però il lavoro fra l'auto del belga e l'Audi RS 3 LMS del sudamericano Santiago Urrutia, alla sua prima uscita nel TCR dopo anni di monoposto a Stelle e Strisce.

Solo due le macchine dei Quattro Anelli presenti, dato che in casa Comtoyou Racing è rimasto il solo Gilles Magnus, vincitore del concorso indetto da RACB; la federazione belga però ha fatto una pessima figura assieme a Denis Dupont, non riuscendo a trovare il budget per essere in pista con l'altra RS 3 LMS della Comtoyou, che quindi ha ritirato l'iscrizione del secondo pilota ad una settimana dall'inizio della stagione.

C'è grande curiosità per quanto riguarda le Renault Mégane RS: la Vuković Motorsport ha lavorato a stretto contatto con gli uomini della Renault Sport per migliorare la propria vettura e il neoarrivato John Filippi (non propriamente un fulmine di guerra, almeno per quanto visto dal 2014 nel WTCC) ha girato tantissimo negli ultimi mesi per affinare ogni dettaglio. La seconda Renault in pista è quella di Alex Morgan, che con la Wolf-Power Racing per tutto il 2018 ha praticamente fatto da cavia iscrivendosi ad eventi singoli in Germania e UK per continuare a crescere la Mégane, spesso però fermata da problemi tecnici.

In casa Honda hanno invece preferito concentrarsi sul WTCR e il risultato è che nell'europeo avremo solo tre Civic Type R costruite dalla JAS Motorsport. Due comprate dai privati Viktor Davidovski e Martin Ryba; il pilota del PSS Racing Team è al secondo anno con la Honda nel TCR Europe, mentre lo slovacco del Brutal Fish Racing Team ha preferito cambiare la propria Volkswagen dopo averla portata in pista un'ultima volta nel TCR Malesia qualche mese fa.

E poi c'è Tom Coronel, ambasciatore di Honda-Benelux e sostenuto (come nel WTCR) dal munifico sponsor DHL: l'olandese ha così garantito la presenza alla Boutsen Ginion Racing - con lui nel 2018 nel Mondiale - che però dovrà sostituirlo con Stéphane Lémeret in un paio di occasioni proprio per i concomitanti impegni nella massima serie turismo. In tutto ciò, chi ci ha rimesso il sedile è stato il Bi-Campione TCR Stefano Comini, un anno fa alle prese con la Honda di THX, dato che Autodis Racing (che gestiva le Civic) ha virato su Hyundai tirandosi dietro Files.

Infine abbiamo le Peugeot 308, rimaste fuori dal WTCR dopo che la Casa del Leone ha chiuso ogni programma di supporto dedicato al turismo per concentrarsi principalmente sull'elettrico. Detto questo, direttamente dalla FIA World Touring Car Cup ecco DG Sport Compétition ed Aurélien Comte, che un anno fa riuscirono anche a vincere nel Mondiale, poi il ritrovato Julien Briché con la 308 gestita dalla sua JSB Compétition che nei box avrà anche il debuttante transalpino Lilou Wadoux.

Il Team Clairet Sport è per il tridente formato dai fratelli Jimmy e Teddy Clairet e dalla terza Peugeot sulla quale si alternano Gilles Colombani e Stéphane Ventaja in base agli impegni che i due debbono affrontare in altre categorie.

Durante l'anno sono comunque consentite le iscrizioni "una tantum" e non è da escludere che si possano vedere altri volti interessanti. Resta la speranza di avere prima o poi una Alfa Romeo Giulietta: seppur gli uomini di Romeo Ferraris (attualmente concentratissimi sul WTCR con le loro risorse) abbiano provato a trovare il modo di mettere in pista una delle loro vetture, non si è trovato l'accordo con una squadra e un pilota. Dovrebbe invece confermare la sua iscrizione Daniele Cappellari per il round conclusivo di Monza, come ambasciatore del marchio TCR D.N.A.

Il via delle ostilità è il weekend prossimo all'Hungaroring, poi fra un mese si farà tappa ad Hockenheim e in giugno sulla fantastica pista di Spa-Francorchamps. L'estate si divide negli appuntamenti di Red Bull Ring ed Oschersleben, poi a settembre si vola a Barcellona e il gran finale sarà invece in casa nostra, a Monza, il 13 ottobre.

 

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