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Spettacolare vittoria Tarquini-Hyundai in Gara 1 a Zhejiang

Rimonta strepitosa dalla 14a piazza e "Cinghiale" che regala il successo alla i30 al debutto precedendo le Volkswagen di Vernay, Huff e Morbidelli. Top5 amara per Oriola, a punti Colciago e Kajaia, Tassi indietro, disastrosa l'Audi di Comini.

Gabriele Tarquini, BRC Racing Team, Hyundai i30 N TCR

Gabriele Tarquini, BRC Racing Team, Hyundai i30 N TCR

TCR Media

Gabriele Tarquini, BRC Racing Team, Hyundai i30 N TCR
Alain Menu, BRC Racing Team, Hyundai i30 N TCR, Gabriele Tarquini, BRC Racing Team, Hyundai i30 N TCR
Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTi TCR
Gabriele Tarquini, BRC Racing Team, Hyundai i30 N TCR
Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTi TCR
Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS
Denis Dupont, Comtoyou Racing SEAT León TCR
Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS
Dusan Borkovic, GE-Force, Alfa Romeo Giulietta TCR
Zhendong Zhang, ZZZ Team, Audi RS 3 LMS TCR
Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTi TCR
Gabriele Tarquini, BRC Racing Team, Hyundai i30 N TCR
Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTi TCR
Gabriele Tarquini, BRC Racing Team, Hyundai i30 N TCR
Tengyi Jiang, ZZZ Team, Audi RS 3 LMS TCR
Davit Kajaia, GE-Force, Alfa Romeo Giulietta TCR

Al rientro sulle scene internazionali, Gabriele Tarquini ha centrato una spettacolare vittoria a Zhejiang, dove faceva il proprio debutto in TCR International Series al volante della nuovissima Hyundai i30 N TCR.

Il "Cinghiale" ha sfruttato al meglio l'assenza di BoP sulla vettura coreana per volare letteralmente verso il successo: scattato dal 14° posto in griglia ha rimontato posizioni su posizioni a suon di giri veloci e staccate al limite, completando il recupero al giro 10 dei 19 previsti e poi gestendo la situazione.

L'abruzzese allunga quindi il proprio record di pilota più anziano a vincere in un campionato internazionale (55 anni e non sentirli affatto!), regalando anche il primo trionfo alla Hyundai preparata dal Team BRC, che però non prende alcun punto in campionato essendo "trasparente" vista l'omologazione provvisoria.

Il bottino pieno se lo aggiudica Jean-Karl Vernay, secondo con la Volkswagen Golf GTI TCR della Leopard Racing, il quale ha chiuso davanti al compagno di squadra Rob Huff. I due si erano visti beffare al via da un Pepe Oriola letteralmente indiavolato, che per metà gara ha condotto le operazioni con la sua SEAT León TCR fino a quando ha dovuto cedere il passo prima a Tarquini, poi a Vernay, che però lo ha passato con una mossa piuttosto rude all'ultima curva.

Per il transalpino non ci sono state punizioni da parte dei giudici, mentre lo spagnolo della Lukoil Craft-Bamboo Racing è scivolato al quinto posto, superato anche dalla Golf di un ottimo Gianni Morbidelli (WestCoast Racing).

Frédéric Vervisch salva l'onore dell'Audi portando la RS 3 LMS TCR della Comtoyou Racing sesta al traguardo, mentre va molto peggio al suo compagno di squadra Stefano Comini, solo 13° e mai in grado di girare sui ritmi di chi lo precedeva. Per il ticinese, che soffre terribilmente la mancanza di competitività della sua vettura, è un colpo bassissimo vedendo allontanarsi il titolo.

Stesso discorso si può fare per Attila Tassi, che però ha pagato a caro prezzo un contatto al via con la SEAT di Daniel Lloyd. L'inglese della Lukoil Craft-Bamboo Racing ha tamponato malamente il giovane della M1RA, che con la sua Honda Civic TCR riesce ad arrivare 11° e quindi a prendere almeno un punto (escludendo la Hyundai di Tarquini).

In Top10 troviamo anche il rientrante Roberto Colciago, settimo con la seconda Honda della M1RA dopo aver saltato il round di Buriram per infortunio, con Davit Kajaia ottavo al volante dell'unica Alfa Romeo Giulietta TCR superstite, visto il ritiro dell'altro pilota GE-Force, Dušan Borković.

Nona la terza SEAT della Lukoil Craft-Bamboo Racing condotta da James Nash, seguita dalla Honda Civic TCR di Aurélien Panis (Boutsen-Ginion Racing).

Alain Menu ha invece tagliato il traguardo 12° al volante della seconda Hyundai: lo svizzero ha dovuto scontare un Drive-Through per aver mandato a muro al via Denis Dupont (SEAT - Comtoyou Racing). K.O. anche la Opel Astra TCR di Mat'o Homola (DG Sport Compétition).

Dopo la gara il dipartimento tecnico della TCR Series ha subito modificato il BoP per le i30: riduzione della potenza al 95% e 40kg di zavorra.

Gabriele Tarquini: "E' stato un grande weekend per Hyundai, il team e me stesso. Certamente non me l'aspettavo e sarà uno dei ricordi più belli della mia carriera. Vincere al debutto è la prova che lavorare duro paga. In Gara 1 il passo era fantastico, sono stato fortunato ad evitare incidenti al via e dopo un giro ero già 7°, pur partendo 14°. Da lì ho capito che potevo vincere, per cui ho spinto moltissimo, seppur temessi qualche problema dopo la perdita d'olio accusata dal radiatore nelle libere e in qualifica. Fortunatamente non è successo nulla, per cui sono riuscito a superare i miei avversari e a prendere il comando".

TCR International Series - Zhejiang: Gara 1

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