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Intervista

Puig: "La SEAT è forte, ma con tanti marchi è tutto molto più difficile"

Il direttore della Casa spagnola si è detto soddisfatto che la León TCR abbia vinto il premio "Model Of The Year", soprattutto perché la concorrenza si sta facendo sempre più serrata.

Giacomo Altoe, Seat Leon DSG TCR, Pit Lane Competizioni

Giacomo Altoe, Seat Leon DSG TCR, Pit Lane Competizioni

Tarcisio Bernasconi, responsabile delle attività sportive Seat Motorsport Italia e Jaime Puig, dire
Jamie Puig, Seat Motorsport; Marcello Lotti, CEO TCR
Cosimo Barberini, Seat Leon DSG TCR, NOS Racing
Cosimo Barberini, Seat Leon DSG TCR, NOS Racing
Jonathan Giacon, Seat Leon DSG TCR, Gr. Piloti Forlivesi
Giacomo Altoe, Seat Leon DSG TCR, Pit Lane Competizioni
Jonathan Giacon, Seat Leon DSG TCR, Gr. Piloti Forlivesi
Giacomo Altoe, Seat Leon DSG TCR, Pit Lane Competizioni
Giacomo Altoe, Seat Leon DSG TCR, Pit Lane Competizioni
Giacomo Altoe, Seat Leon DSG TCR, Pit Lane Competizioni

Terminata la stagione sportiva 2017, Jaime Puig comincia a stilare un bilancio di quella che è stata l'annata per SEAT Sport.

Il direttore della Casa spagnola ha visto la León TCR vincere il premio come "Model Of The Year" fra le vetture che hanno preso parte alla TCR International Series, pur non avendo però vinto il titolo con nessuno dei suoi piloti.

"Siamo stati molto contenti di vincere il premio, anche perché il nostro è il primo marchio ad aver aderito al progetto TCR - afferma Puig, che poi spiega - Oggi il campionato è molto più serrato e combattuto, ci sono tanti costruttori coinvolti, per cui è un grande orgoglio vedere che la SEAT León sia risultato il miglior modello dell'anno".

"Siamo partiti da un'ottima base consapevoli che potevamo solamente affinare alcuni dettagli, visto che per tre anni l'omologazione è congelata. Abbiamo migliorato moltissimo l'affidabilità, che infatti ci ha dato un enorme vantaggio nelle gare di durata".

La León vinse il titolo nel 2015 grazie a Stefano Comini e alla Target Compétition, mentre nelle annate 2016-2017 si è vista battuta dalle Volkswagen Golf della Leopard Racing (prima con il solito Comini e poi con Jean-Karl Vernay).

Oggi il TCR annovera un grandissimo numero di marchi coinvolti, con diverse vetture che ogni anno si presentano al via sulla griglia di partenza.

"Per noi è bello vedere che altri marchi decidono di entrare nel TCR, spero che il loro impegno sia duraturo nel tempo dopo aver ricevuto un piccolo aiuto in partenza - prosegue il capo di SEAT Sport - Ogni giorno sentiamo di nuove auto che si schierano e questo ci rende la vita più difficile nel puntare al successo perché è l'obiettivo di tutti. Ricordiamoci però che si tratta di una serie dedicata ai clienti, dunque siamo molto felici di vedere le nostre macchine correre in tutto il mondo".

In questa stagione, la fabbrica di SEAT Sport a Barcellona ha prodotto 220 León TCR, ma per il 2018, anno in cui si vuole tornare alla vittoria assoluta, il target è aumentarne ancora il numero.

"Bisogna prendere in considerazione tutto, ma i numeri parlano chiaro: la SEAT León quest'anno ha collezionato 60 vittorie, 60 secondi posti e 75 terzi, per un totale di almeno 200 podi. E io mi soffermo sempre su una cosa, ossia che le SEAT hanno all'attivo almeno 1.000 gare in tutto il mondo fra le macchine del Gruppo Volkswagen, che assieme a Golf ed Audi RS 3 LMS ne hanno messe insieme più di 2.000".

 

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