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Paulsen chiude in Top10 e pensa già al 2019: "A Barcellona nemmeno l'aiuto del team di Azcona ha fatto funzionare la mia Cupra"

Il privato norvegese prende qualche punticino in Gara 2, ma il weekend del Montmelò gli ha lasciato un po' di amaro in bocca e alcuni dubbi irrisolti. Ora si torna a casa per continuare a lavorare e pianificare la prossima stagione.

Stian Paulsen, Stian Paulsen Racing Cupra TCR

Stian Paulsen, Stian Paulsen Racing Cupra TCR

TCR Media

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Stian Paulsen, Stian Paulsen Racing Cupra TCR, con il team
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Stian Paulsen, Stian Paulsen Racing Cupra TCR

Stian Paulsen ha terminato la sua difficile sfida nel TCR Europe concludendo in Top10 una stagione 2018 che lo ha visto confrontarsi contro avversari di alto livello in giro per il Vecchio Continente.

Il pilota privato norvegese a Barcellona ha faticato notevolmente nel trovare una quadra che gli consentisse di piazzarsi fra i migliori con la sua Cupra. A quanto pare, però, l'auto spagnola non ne voleva sapere di funzionare e al Montmelò nemmeno l'aiuto fornitogli dai colleghi è stato sufficiente per togliere le castagne dal fuoco.

"Il weekend è stato duro e difficile come quello di Monza, attualmente non ho ancora capito il perché non sia riuscito a far andare l'auto come volevo e secondo il suo potenziale. Mi sono fatto dare una mano dal team di Mikel Azcona, che ha vinto il titolo con la stessa macchina, ma incredibilmente la mia si comportava in modo totalmente diverso in pista, senza grip all'anteriore", ha raccontato Paulsen, che poi prosegue la sua spiegazione del duro fine settimana in Catalogna.

"I ragazzi della PCR Sport hanno guardato i dati e i video confrontandoli con quelli di Mikel e nemmeno loro hanno trovato una spiegazione. Anche vedendo i filmati onboard, la mia Cupra si comportava diversamente rispetto a quella di Azcona. Forse abbiamo tralasciato alcuni particolari che hanno fatto la differenza, ma per ora non so di che possa trattarsi".

Con una vettura così scorbutica e a tratti inguidabile, il 31enne nordico ha provato a difendere il difendibile, agguantando la zona punti in Gara 2 per un soffio nel finale.

"Il fatto è che in qualifica non sono andato oltre il 15° posto, mentre le due gare sono state ancor più dure per via di numerosi contatti avuti nelle prime curve. Alla fine ho chiuso 12° nella prima e 9° nella seconda".

Paulsen cerca comunque di vedere il bicchiere mezzo pieno pensando che lui agisce da solo, aiutato dal fratello e da un paio di meccanici suoi collaboratori, vedendosela contro squadre ben più numerose e blasonate.

"L'obiettivo di quest'anno non era chiaramente di arrivare chissà dove, ho chiuso nono in classifica di campionato riuscendo a salire sul podio un paio di volte e comunque con buoni risultati se consideriamo che siamo un piccolissimo team".

"Faccio i complimenti ad Azcona e alla sua squadra per la vittoria del campionato, hanno compiuto un lavoro fantastico!"

Ora il nativo di Fredrikstad tornerà a casa per completare il lavoro di costruzione della sua nuova officina. Questo non gli impedirà di partire con la pianificazione della prossima stagione, per la quale le prime pedine sono già state mosse.

"Ho dovuto svolgere alcune attività per gli sponsor a Barcellona, ora tornerò al circuito per prendere auto e materiali e riportarli in Norvegia. Non mi fermerò in Germania, come al solito, farò rientro a casa anche perché c'è da finire la mia officina nuova. Debbo lasciare quella vecchia entro gennaio, ma sto già lavorando al progetto nuovo del prossimo anno ed entro Natale conto di avere pronto tutto. Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto in questo 2018, non mi sono mai arreso e penso già al 2019!"

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