Omologata la Subaru della Top Run, si valutano TCR Italy e Europe

La Subaru WRX TCR della Top Run Motorsport è stata ufficialmente omologata per partecipare alle serie TCR nella stagione 2018.

L'azienda di Castiglione Olona aveva dovuto effettuare le varie verifiche tecniche di Balance of Performance in tempi diversi rispetto a quelli osservati dagli altri costruttori, che si erano riuniti a Valencia a febbraio.

Al momento la squadra della famiglia Agnello sta sfogliando la cosiddetta margherita, cercando di capire a quale serie iscrivere la propria vettura, cosa al momento non ancora chiara nonostante qualche voce in merito sia circolata.

"Possiamo affermare che finalmente la macchina è stata omologata e rispetta in pieno tutti i parametri richiesti dal Dipartimento Tecnico del TCR - ha dichiarato il team principal Renato Russo a Motorsport.com, facendo chiarezza sulla situazione - Stiamo ragionando sul da farsi e dobbiamo valutare tutte le questioni, sia come costi che come ritorno mediatico. Ci siamo presi il giusto tempo per capire dove fosse meglio schierarla".

Nel weekend inizia il TCR Italy ad Imola, mentre il TCR Europe partirà da Le Castellet la prossima settimana. Per ora queste due date non dovrebbero rientrare nei piani del team.

"Per questioni di tempo non andremo ad Imola, mentre sarebbe bello correre al Paul Ricard, anche se al momento la vedo dura. Il fatto è che non è semplice mettere insieme un programma del livello del Brand che rappresentiamo, cosa che vogliamo fermamente. Una data molto allettante potrebbe essere quella europea di Zandvoort, dato che c'è anche la vetrina del WTCR", ha aggiunto Russo, che poi conclude parlando di chi sarà il portacolori di Top Run.

"Abbiamo mantenuto ovviamente i rapporti con vari piloti che hanno corso con noi in passato e presto saremo in grado di soddisfare le richieste dei nostri clienti ai quali vogliamo fornire un prodotto affidabile e competitivo. La nostra Subaru adesso funziona e non bisogna soffermarsi sui pochi risultati che abbiamo ottenuto fino ad oggi, dettati dal fatto che in realtà abbiamo utilizzato le gare come test di sviluppo. Altri hanno preferito lavorare in privato, noi ci siamo esposti fin da subito e adesso attendiamo l'occasione giusta per competere ad alto livello".