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La colonna di Comini: "Ungheria: bella fuori, in pista una tragedia"

Il due volte campione TCR esordisce sulle pagine di Motorsport.com con la sua personalissima colonna nella quale ci racconta tutti i retroscena dell'agrodolce weekend di Budapest.

Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS

Foto di: TCR Media

Stefano Comini

Il due volte campione della TCR International Series ci racconta i suoi weekend di gara e curiosi retroscena che fanno del suo personaggio un pilota fuori dal comune.

Sessione autografi, Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS
Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS
Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS
Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS
Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS
Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS, Grégoire Demoustier, DG Sport Compétition, Opel Astra
Stefano Comini in motorino coi fan
Stefano Comini in motorino coi fan
Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS, Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen
Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS
Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS
Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS
Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS
Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS
Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS
Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS
#1 Stefano Comini - Comtoyou Racing
#1 Stefano Comini - Comtoyou Racing
#1 Stefano Comini - Comtoyou Racing
#1 Stefano Comini - Comtoyou Racing

Cari amici di Motorsport.com, sono qui ad inaugurare questa nuova rubrica dove cercherò di svelarvi tutto il mondo della TCR Series e qualcosa su di me. Avrei voluto cominciare regalandovi qualche bel racconto dal punto di vista sportivo, ma purtroppo stiamo parlando di una vera e propria tragedia.

Le gare in Ungheria mi hanno lasciato un grandissimo amaro in bocca, più che un pilota mi sembrava di essere un turista in pista che procedeva a passo d'uomo godendosi lo spettacolo che gli girava attorno. Peccato, perché invece sarei dovuto essere io il protagonista. Mi sentivo come uno scalatore con uno zaino di 100 kg addosso che arriva in vetta dopo ore rispetto ai suoi colleghi.

La terribile maledizione del BoP

Il vero problema che ci affligge da inizio stagione è il famigerato Balance of Performance, ovvero il sistema di zavorre che viene studiato per livellare le prestazioni delle vetture che prendono parte al campionato. La Comtoyou Racing, che è la mia squadra, e Audi Sport non si sono mai lamentate apertamente del fatto che alla nostra RS 3 LMS TCR siano stati imposti 45 kg, ma ora le cose si sono fatte inaccettabili.

Io lo sto dicendo da anni e ora se ne sono accorti anche i ragazzi del team: nel mondo TCR manca coerenza, una linea guida comune. Prima si manifestava nelle decisioni dei Commissari, ora apertamente anche nel BoP, perché da inizio anno tutti gli altri modelli hanno beneficiato di modifiche alle zavorre, mentre a noi non è stato cambiato nulla.

Sembra che tutto giri attorno ad Audi e a Stefano Comini, cioè a... noi; abbiamo una macchina veramente forte e con un grande potenziale, ma siccome vinciamo troppo veniamo penalizzati con pesi eccessivi. Questo non è più un Balance of Perfomance, ma un Balance of Success, come lo ha definito la Comtoyou Racing.

 

A rigor di logica, a questo punto di kg ce ne dovrebbero togliere, dato che in qualifica abbiamo preso oltre 2" dal primo, mentre sul passo gara sembrava stessi guidando un carro armato. Inoltre è tutto molto pericoloso perché abbiamo gomme e freni messi sotto stress, tant'è che il mio compagno di squadra, Frédéric Vervisch, ha rotto la sospensione anteriore destra nonostante avesse tutte componenti nuove di zecca.

È una situazione frustrante, siamo costretti a dare il massimo con il rischio di farci del male, oppure a trattenerci per non rompere tutto; ma questo non è lo stile che serve in una serie Turismo come la nostra.

Alla fine torno a casa con un punticino preso in Gara 2 che potrebbe tornare utile a fine stagione nella rincorsa al titolo, il quale è però arrivato grazie agli incidenti che hanno messo K.O. quelli davanti a me. Non credo sia possibile continuare in questo modo, anche perché i miei avversari continuano a volare, anche su piste che in teoria non dovrebbero essere a loro favorevoli. A Salisburgo eravamo tutti racchiusi in appena 1", segno di grande equilibrio, ma hanno voluto modificare ugualmente il tutto. Qualcosa non torna.

Non mi arrendo, ma i dubbi sono tanti

Ora abbiamo qualche settimana di tempo per prepararci per Oschersleben, un'altra pista che in teoria non ci aiuta. Ci aspettiamo un cambiamento, anche da parte di alcune persone che operano nel mondo TCR. Ho provato a parlare di ciò che non funziona nei briefing, dove solitamente sto zitto, ma non sono stato ascoltato e la cosa mi ha dato molto fastidio, rimanendoci ovviamente male. Se quello che decidono è legge, allora mi adeguerò. Ma quando uno vuole vincere il campionato di problemi non ne vorrebbe avere, invece...

Vi faccio solamente alcuni esempi, giusto per rendere l'idea. In pista sono sempre fiscali con il rispetto dei track limits, ma non tutti vengono puniti allo stesso modo. Non parliamo dei contatti, poi: alcuni giudicati in un modo e altri nemmeno presi in considerazione. Inoltre in Gara 2, dopo la Safety-Car, Vernay è partito lontanissimo dalla vettura che lo precedeva, di fatto tenendoci lontani dal gruppo; questo sarebbe da sanzione, ma nulla è successo. Infine non mi piace che nel paddock alcune modifiche tecniche e meccaniche vengano concesse. Ho trovato ingiusto punire Homola per un'inesattezza riguardante un pezzo, perché ho visto e sentito di cose peggiori.

Budapest, posto magnifico di gente fantastica

Cambiando discorso, posso invece dire che in Ungheria mi sono divertito veramente tanto. Il posto è molto bello, tutte le volte che sono andato all'Hungaroring ho vinto e conservo bellissimi ricordi fin dai tempi del Mégane Trophy. Abbiamo corso nel weekend del DTM e di fan ce n'erano parecchi, ma la maggior parte erano per Norbert Michelisz. Alcuni sono venuti anche da me per conoscermi e regalarmi alcune specialità alcoliche del luogo, come grappe e amari. Veramente carini, li ringrazio di cuore.

C'è stato addirittura un gruppo di fan che è venuto apposta per me. Purtroppo con il pass del DTM non li facevano entrare nel nostro paddock, allora uno di loro me lo sono caricato in motorino per eludere i controlli. E' stato un episodio molto divertente, ma come sapete per me vengono prima di tutto i tifosi e se posso cerco di renderli felici in qualsiasi modo. C'è anche una bella immagine che ci ritrae in tre sul motorino guidato da me, fantastica!

L'atmosfera era stupenda, così come la città di Budapest. Unico neo, in hotel mancava l'acqua calda e posso assicurarvi che al mattino la doccia gelata non era proprio il massimo. E poi sono veramente contento che abbia vinto uno come Attila Tassi, un ragazzino delizioso, bravissimo in pista e, umanamente parlando, gentilissimo ed educato. Uno pulito al quale non puoi che voler bene. Dopo l'incidente di Salisburgo mi ero molto preoccupato, ha fatto un botto orribile, invece ne è uscito bene e si è rifatto vincendo a casa davanti ai suoi tifosi, cosa sempre splendida. Sono felicissimo per lui.

 

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