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Intervista

Comini: "Sono uno normale che ha vinto utilizzando la testa"

Il Campione della TCR ha fatto il bis a Macao e ringrazia il suo team per il supporto fornitogli in una stagione molto complicata. E ha mantenuto una promessa...

Stefano Comini

Stefano Comini si è confermato Re della TCR International Series conquistando il suo secondo titolo piloti nel weekend più caotico della storia del campionato.

Entrambe le gare di Macao sono state sospese dalla bandiera rossa, ma lo svizzero in pista ha comunque mostrato le sue qualità sia nella guida che nella decisione delle strategie.

Con una partenza perfetta Comini si è subito preso la testa di Gara 1 andando a vincerla e guadagnando punti preziosi su James Nash, ritiratosi per una collisione con Mat'o Homola e rimasto in testa per solo mezzo punto.

Nella seconda gara il ragazzo della Leopard Racing ha preferito non correre rischi lasciando scappare via Tiago Monteiro e cedendo successivamente il passo a Jean-Karl Vernay e Pepe Oriola, accontentandosi del quarto posto che alla fine gli è valso la corona di Campione.

Un grande successo, quindi, se consideriamo che la Leopard Racing era al debutto assoluto in TCR, mentre la Volkswagen Motorsport affrontava con la sua Golf GTI TCR la prima stagione completa nella nuova serie turismo.

"Diventare ancora Campione è semplicemente fantastico! - ha commentato Comini - L'anno scorso ho vinto utilizzando le palle, quest'anno la testa. E' stata una sfida durissima, ma ce l'ho fatta grazie anche allo sforzo di tutti quelli che lavorano con me. Per questo debbo ringraziare Leopard Racing, il Team WRT e la Volkswagen Motorsport, ma in modo particolare un grazie va al mio compagno di squadra Jean-Karl, che in questo weekend mi ha aiutato parecchio".

"E' stata una stagione particolarmente impegnativa, ad inizio anno ci hanno assegnato un BoP sbagliato, poi a Sepang sono incappato in una penalità ingiusta. Ma così sono anche riuscito a crescere come pilota e persona".

Comini ha parole dolci soprattutto per la sua squadra, capitanata dall'ottimo Claudio Berro, che gli ha lasciato carta bianca fin dal primo giorno.

"Professionalmente il Team WRT è stato di grande aiuto per una mia crescita, ma hanno capito tutti subito che persona sono. Detesto quando qualcuno mi impone cambiamenti di carattere e non avrei certamente fatto eccezioni con loro. Resto quello che quando scende dall'auto vuole la sua sigaretta e una birra; mi considero uno qualunque che corre per divertirsi e divertire il pubblico che viene a vederci. Io vado in pista soprattutto per gli spettatori".

Infine un commento sul grande avversario di quest'anno, James Nash.

"E' una guerra psicologica sopportare queste pressioni, ma fa parte del nostro lavoro e io rispetto molto una persona e un pilota molto forte come lui. Ripeto, abbiamo vinto di squadra, come dico sempre "si vince con onore e si perde con stile". Non mi va di stare a guardare quando siamo stati fortunati o sfigati durante l'anno, James è rimasto l'avversario più ostico da battere perché molto costante. Lo considero un pilota fortissimo, stavolta la Dea Bendata ha aiutato noi".

E per festeggiare, Stefano ha mantenuto la promessa che aveva fatto a Motorsport.com: tirato fuori il rasoio dalla valigia si è fatto tosare barba e capelli. Ma ne è valsa le pena!

 

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