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(Alfa) Romeo & Giulietta, e altre storie belle e brutte dal deserto

In Bahrain abbiamo visto ancora una volta l'Alfa Romeo vincente, i piloti della Craft Bamboo sul podio, super Colciago e un Vernay leader inaspettato. Ma anche giovani ridimensionati e Comini incatenato alla sua bella.

Race action

Race action

TCR Media

Giacomo Altoè, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Mato Homola, DG Sport Compétition, Opel Astra TCR
Attila Tassi, M1RA, Honda Civic TCR
Roberto Colciago, M1RA, Honda Civic TCR
Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS
Press Conference: Race winner Dusan Borkovic , GE-Force, Alfa Romeo Giulietta TCR, second place James Nash, Lukoil Craft-Bamboo Racing, SEAT León TCR, third place Hugo Valente, Lukoil Craft-Bamboo Racing, SEAT León TCR
Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Podium: Race winner Dusan Borkovic , GE-Force, Alfa Romeo Giulietta TCR, second place James Nash, Lu
Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf GTi TCR
Checkered flag for Dusan Borkovic , GE-Force, Alfa Romeo Giulietta TCR
Pepe Oriola, Lukoil Craft-Bamboo Racing, SEAT León TCR
Hugo Valente, Lukoil Craft-Bamboo Racing, SEAT León TCR
James Nash, Lukoil Craft-Bamboo Racing, SEAT León TCR
Roberto Colciago, M1RA, Honda Civic TCR
Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS, Gianni Morbidelli, West Coast Racing, Volkswagen Golf
Davit Kajaia, GE-Force, Alfa Romeo Giulietta TCR, Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS
Attila Tassi, M1RA, Honda Civic TCR, Davit Kajaia, GE-Force, Alfa Romeo Giulietta TCR, Stefano Comin
Michela Cerruti, GE-Force, Alfa Romeo Giulietta TCR
Mato Homola, DG Sport Compétition, Opel Astra TCR
Pepe Oriola, Lukoil Craft-Bamboo Racing, SEAT León TCR
Start action
Start action
#1 Stefano Comini, Comtoyou Racing, Audi RS3 LMS
Ferenc Ficza, Zele Racing, SEAT León TCR
Duncan Ende, Icarus Motorsports, SEAT León TCR
Michela Cerruti, GE-Force, Alfa Romeo Giulietta TCR
Press Conference: Race winner Roberto Colciago, M1RA, Honda Civic TCR, second place Hugo Valente, Lu
Race winner Roberto Colciago, M1RA, Honda Civic TCR
Jean-Karl Vernay, Leopard Racing Team WRT, Volkswagen Golf GTi TCR
Michela Cerruti, GE-Force, Alfa Romeo Giulietta TCR
Race winner Dusan Borkovic , GE-Force, Alfa Romeo Giulietta TCR

Il secondo round stagionale della TCR International Series è andato in scena sotto il sole cocente del Bahrain, dove in due giorni molto intensi abbiamo avuto conferme, sorprese, smentite e qualche questione irrisolta.

Se in Georgia era stata la pioggia a scombinare piani e valori, il caldo atroce di Sakhir ha ribaltato completamente la situazione. O forse no. Vediamo quindi quali storie ci ha regalato il deserto.

Un Biscione di cristallo

(Alfa) Romeo pare avere trovato la sua Giulietta vincente. La vittoria di Dušan Borković in Gara 2 bissa il successo ottenuto due settimane fa dal compagno di squadra Davit Kajaia. Questo è un segno tangibile della potenza di questa vettura in versione "evoluzione", dopo il durissimo lavoro invernale profuso dagli uomini della Romeo Ferraris per renderla competitiva. Manca ancora qualcosa in qualifica, dato che nessuno ha raggiunto le prime due file dello schieramento. Però Borković ha sfruttato al meglio la partenza dalla seconda casella della griglia invertita per fuggire via, senza che altri potessero impensierirlo.

E' anche vero, però, che il serbo non aveva alcuna zavorra a bordo come invece imposto al georgiano (+30kg), il quale ha comunque combattuto nel gruppetto di testa. Fino a quando la sua Giulietta non ha accusato problemi tecnici. Per due volte Kajaia è stato costretto a gettare la spugna vedendo sfumare punti preziosissimi, e questo è un aspetto che in casa Romeo Ferraris / GE-Force dovranno seriamente prendere in considerazione per il futuro.

Anche Michela Cerruti, al rientro in gara con la sua Giulietta, è incappata in qualche guaio di troppo, ma la ragazza ha comunque mantenuto il passo di gente più in forma e preparata di lei, pur restando fuori dalla zona punti. La cosa bella è che abbiamo visto Alfa Romeo ovunque: davanti, a centro gruppo e in fondo, come a dire che il "Biscione" sta avvolgendo le prede.

Il saggio cavalca l'Honda, Hugo è finalmente Valente

L'altro pilota vittorioso nel deserto è stato Roberto Colciago, che dall'alto dei suoi 49 anni ha dimostrato che il successo di Sepang 2016 non era stato casuale. Bravissimo il saggio (definirlo "vecchio" è proprio brutto!) della M1RA a sfruttare una Honda Civic Type-R TCR come sempre fulminea al via, per involarsi verso il meritatissimo successo in Gara 1 gestendo al meglio gomme e vantaggio come solo un veterano è in grado di fare. Bella anche la battaglia che il lombardo ha combattuto nella seconda manche, dove forse il quinto posto gli va un po' stretto.

Applausi veri se li merita anche Hugo Valente, per due volte sul podio e a confermare che fra i migliori c'è anche lui. Dopo il secondo posto sfumato in Georgia a causa di una penalità, il francese se l'è ripreso a Sakhir, aggiungendoci anche un terzo; la sorpresa è stata vedere il ragazzo della Craft Bamboo Lukoil gestire al meglio le gomme della sua SEAT León TCR (cosa che in passato gli aveva creato non pochi problemi quando correva nel WTCC) e firmare due prove consistenti che lo rendono uno dei nomi da tenere assolutamente d'occhio nell'arco dell'anno.

Graffi di Leopard, il ritorno di James e la mancanza di Pepe

In vetta alla classifica piloti abbiamo a sorpresa Jean-Karl Vernay. Zitto zitto (ma fino ad un certo punto), il pilota della Leopard Racing ha piazzato la sua Volkswagen Golf GTi TCR sul podio in Gara 1, chiuso quarto in Gara 2 e issandosi quindi al comando del campionato. Il francese è stato fortunato, ma anche bravo combattere e sfruttare le occasioni che gli si sono presentate davanti. Di questo passo, Vernay rischia di diventare quello a godere fra i vari litiganti...

Fra questi ritroviamo con piacere James Nash, che nelle prime gare era stato molto in ombra. Il secondo posto di Gara 2 ha confermato la bravura del britannico, il quale può ora ripartire con nuove motivazioni dopo un avvio in salita.

Ma in casa Craft Bamboo Lukoil c'è anche un volto deluso: stiamo parlando di Pepe Oriola, non certamente all'altezza delle sue capacità in Bahrain. E' vero che la SEAT León TCR dello spagnolo aveva 10kg di zavorra, ma è parso che sia mancato proprio un po' di... pepe al ragazzo che negli ultimi due anni ha lottato per il titolo. Comunque non lo diamo certamente per vinto.

La dieta del Campione

Una storia molto particolare vede come protagonisti Stefano Comini e Trinity. Lo svizzero ha assolutamente bisogno di un consulto dietologico, ma non per sè, bensì per la sua l'Audi RS 3 LMS TCR (Trinity, appunto) che il Campione in carica sta faticando come non mai a condurre e portare anche solo in zona punti. Se la pioggia della Georgia aveva parzialmente mascherato le difficoltà del ticinese, ecco che il sole cocente del Bahrain ha rimesso a nudo la disastrosa situazione che alla Comtoyou Racing si trovano ad affrontare.

Un'Audi gravata di 45kg di BoP che la rendono nervosa, instabile, piantata e soprattutto troppo, troppo aggressiva su freni e gomme. Comini le ha tentate tutte mettendoci come sempre cuore e attributi (la battaglia a sportellate con Morbidelli e Kajaia in Gara 2 è stata stupenda), ma quando è il mezzo a non andare, anche il talento subisce limiti. Che il Bi-Titolato debba accontentarsi di un piazzamento nelle parti basse della Top10 è francamente e sportivamente ingiusto. Sembra di vederlo nella corsa con traino, dove però è proprio la sua dolce metà motorizzata ad opporgli resistenza.

Astra nascente, Gianni l'esploratore e i giovani in castigo

Le Opel Astra TCR hanno sbalordito tutti nelle qualifiche, con Pierre-Yves Corthals e Mat'o Homola letteralmente sugli scudi quando serviva volare cronometro alla mano. Impresa resa ancor più tale dal fatto che lo slovacco non era riuscito a fare oltre due giri nelle libere per la rottura del motore, presentandosi in qualifica "a secco" di prove e dati.

Quello che non va ancora bene è il passo gara: Corthals non ha mantenuto la leadership scattando dalla pole position e nel finale è crollato, mentre Homola non è riuscito a recuperare posizioni e terminare a punti in nessuno dei due round. Questo è un aspetto che in casa DG Sport Compétition dovranno risolvere in fretta, dato che la Astra sembra davvero una vettura molto interessante in grado di lottare per i vertici della classifica.

Nel deserto c'è invece stato un pilota che ha indossato il celebre cappello da esploratore. Il riferimento è per Gianni Morbidelli, il quale è ancora alle prese con la scoperta della sua nuova Volkswagen Golf GTi TCR. Il pesarese prosegue il lavoro con la WestCoast Racing per tirare fuori il massimo dalla nuova auto, senza lesinare grinta e combattività che gli hanno consentito di concludere a punti nonostante le difficoltà.

Weekend da dimenticare, invece, per il suo compagno di squadra Giacomo Altoè. Sfortunatissimo il ragazzo veneto, che in qualifica sarebbe potuto andare in Q2 se i commissari non lo avessero privato indebitamente del miglior tempo. Partito dalle retrovie, "Giacomino" ha recuperato terreno agguantando la Top10 in Gara 1, mentre in Gara 2 la sua rimonta è stata bloccata dopo pochissime curve da Oriola, finitogli addosso costringendolo all'immeritata resa.

Giro quasi a vuoto anche per Ferenc Ficza e Attila Tassi. L'ungherese della Zele Racing, dopo le belle cose mostrate in Georgia, si è visto solamente per la partenza dalla pole position della griglia invertita di Gara 2, poi nulla più, con la SEAT León TCR grigio-rossa pian piano risucchiata nel gruppo senza colpo ferire.

Meglio non è andata al suo connazionale della M1RA, che questa volta ha forse patito troppo i 20kg di zavorra caricati sulla sua Honda Civic Type-R TCR, anche se qualcosa di buono lo ha comunque fatto vedere.

Nella prossima puntata...

Detto che si attendono ancora colpi battuti da Duncan Ende (lo statunitense è arrivato, come si direbbe, "dopo la musica"), la sua Icarus Motorsport nelle prossime gare di Spa-Francorchamps dovrebbe schierare una seconda SEAT León TCR.

Il nome del pilota è ancora ignoto, così come lo sono le identità di quelli che saliranno sulla seconda Volkswagen Golf GTi TCR della Leopard Racing e sull'Audi RS 3 LMS TCR numero due della Comtoyou Racing, con il team belga che ha ufficializzato la presenza di un altro concorrente ai box con Comini.

E poi ci sono anche altri protagonisti in arrivo, vale a dire quelli che hanno deciso di iscriversi per prendere parte solamente alle gare europee e qualificarsi per il TCR Trophy Europe di fine estate.

Spa-Francorchamps, dicevamo. L'università dell'automobilismo. Qui si vedrà realmente chi sa guidare e chi ha gli attributi. Il Success Ballast verrà dato a Borković, Colciago e Valente, ma si attendono eventuali modifiche al BoP, dato che già qualche passettino è stato mosso in questo senso.

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