TCR Italy: prima vittoria a sorpresa per Ceccon con la Hyundai
Il lombardo non sbaglia nulla e beneficia dei problemi accusati dalle Honda di Vahtel e Volt per trionfare davanti a Buri e Tavano. Brigliadori quarto e leader di campionato, Top5 per Baldan, Imberti sesto con recriminazioni. Fuori Stefanovski e Leonov, bis di Babuin nel DSG.
Foto di: ACI Sport
Prima vittoria nel TCR Italy per Kevin Ceccon, autore di una Gara 2 a Vallelunga priva di sbavature e condita di sorpassi e colpi di scena che hanno rimescolato le carte.
Inaspettatamente - anche per sua stessa ammissione - il portacolori dell'Aggressive Team Italia si è ritrovato al comando con la sua Hyundai i30 N, approfittando dei guai occorsi alle Honda Civic Type R costruite dalla JAS Motorsport e condotte da Mattias Vahtel e Ruben Volt.
La coppia della ALM Motorsport era partita bene tenendo le prime posizioni davanti al bergamasco, a sua volta insidiato dalla Cupra Leon Competición di un pimpante Michele Imberti (Elite Motorsport) e alla Hyundai di Antti Buri (Target Competition), inseguito dalla Cupra di Salvatore Tavano (Scuderia del Girasole), Eric Brigliadori con l'Audi RS 3 LMS di BF Motorsport) e Nicola Baldan con la seconda Hyundai della Target Competition.
Per una decina di giri non ci sono stati grossi lampi, con tutti i concorrenti molto guardinghi a cercare di preservare le gomme, visto che il gran caldo sul tracciato di Campagnano aveva già fatto temere usura e cedimenti in Gara 1.
Vahtel e Volt hanno dato l'impressione di poter gestire comodamente la situazione, Buri si è invece sbarazzato di Imberti al giro 10 prendendosi il quarto posto.
Poco dopo, Ceccon è salito secondo a causa di un rallentamento di Volt, che pian piano è stato sfilato da tutti dovendo rientrare ai box proprio per un guaio ad una copertura.
La corsa si è quindi animata, con Tavano a scavalcare di forza Imberti nella battaglia per la Top5. Intanto Evgenii Leonov ha perso terreno a circa metà corsa, finendo col parcheggiare la nuova Cupra della Volcano Motorsport in panne con cui era all'ineguimento di Baldan.
Altro doppio colpo di scena quando sul cronometro mancavano 7' al termine: il leader Vahtel è dovuto rientrare per sostituire l'anteriore sinistra, scivolando così nelle retrovie, mentre Igor Stefanovski - che in avvio era stato protagonista di una escursione nella ghiaia - ha avuto un problema parcheggiando alla "Roma" la Hyundai griffata PMA Motorsport/AKK.
La Safety Car è quindi dovuta entrare in azione e Ceccon si è trovato a comandare davanti a Buri, Tavano, Imberti, Brigliadori e Baldan, uscendo di scena proprio per gli ultimi due passaggi.
Ceccon ha allungato tenendosi dietro sia Buri che Tavano senza dargli modo di attaccarlo, andando a prendersi il primo successo della stagione nella serie tricolore.
La sfida per il quarto posto si è accesa e a pagare nel modo più amaro è stato Imberti, superato da Brigliadori e Baldan, e ritrovandosi con un sesto posto che non rende onore a quanto mostrato dal lombardo.
Da segnalare anche che al "Tornantino", nel corso dell'ultimo giro, Baldan ha appoggiato il muso della sua Hyundai sul posteriore dell'Audi di Brigliadori mandando il romagnolo largo. Il sorpasso è stato giudicato scorretto dai giudici e il veneto ha ricevuto una penalità che lo riporta dietro all'attuale leader della classifica piloti.
Ottimo piazzamento da settimo per Riccardo Romagnoli con la vecchia Cupra del Proteam Racing, davanti alla nuova di Federico Paolino (Scuderia del Girasole).
In Top10 assoluta si piazza pure Denis Babuin, che al volante della Cupra di Bolza Corse fa il bis in Classe DSG, precedendo la Volkswagen Golf GTI di Marco Butti (Elite Motorsport) e la Cupra di Giorgio Fantilli (6ix Engineering).
Punti li portano a casa anche Nicola Guida e Raffaele Gurrieri sulle altre Cupra della Scuderia del Girasole, Vahtel e Volt che hanno approfittato della Safety Car per riaccodarsi al gruppo, e Daniele Cappellari con la propria Volkswagen gestita in autonomia dal tuttofare veneto, che fra l'altro ha patito il cedimento dell'anteriore sinistra in chiusura.
Ritirato dopo poche tornate Sabatino Di Mare (DMP Motors/Scuderia Vesuvio), che ambiva ad un altro podio in Classe DSG con la sua Cupra.
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