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Incidente Scalvini-Baldan: sospesa per due mesi la licenza sportiva ad Eric

Il botto dello scorso luglio ad Imola non ha avuto conseguenze pesanti solo per il veneto, infortunatosi seriamente alla clavicola. Ora anche il bresciano dovrà stare fermo, come gli ha imposto il Tribunale Federale, che lo ha incolpato di dolo per l'accaduto.

La Hyundai di Nicola Baldan dopo l'incidente

Foto di: Marcello Calzoni

Eric Scalvini si è visto sospendere per due mesi la licenza sportiva dal Tribunale Federale ACI in seguito all'incidente avuto con Nicola Baldan ad Imola il 28 luglio della passata stagione.

Nel sabato di qualifica del TCR Italy, il pilota del BRC Racing Team, intento a scaldare le gomme nel giro di lancio, era venuto a contatto con quello della Pit Lane Competizioni che procedeva alle sue spalle. Nella collisione la Hyundai del veneto era stata scaraventata in aria, terminando la sua carambola dopo ben otto capottamenti.

Baldan aveva riportato la frattura di una clavicola rimettendoci il resto della stagione, mentre sua i30 N ne era uscita completamente distrutta. Valutando l'episodio accaduto in buonafede, i giudici sportivi avevano però punito Scalvini con l'esclusione dall'evento, aggiungendo anche il deferimento alla Procura Federale.

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Al bresciano è ora giunta l'ulteriore sanzione, emessa dall'organo di giudizio della Federazione Italiana il 7 febbraio e pubblicata negli atti ufficiali. Al 23enne viene imputato il dolo dell'incidente, come si legge nel documento.

"Il Collegio, sulla base dei video acquisiti, ritiene che Scalvini abbia tenuto una condotta di gara altamente pericolosa, zigzagando da un estremo all'altro della pista per tutta la larghezza della carreggiata, senza tenere conto di eventuali sorpassi di vetture che lo seguivano, manovra consentita nelle qualifiche (...). Il Tribunale ritiene che Scalvini si sia determinato ad agire comunque nonostante la possibilità di verificazione dell'evento, anche a costo di cagionarlo come sviluppo collaterale o accidentale, ma comunque accettandolo. Deve rispondere non a titolo di colpa, ma di dolo eventuale. Non sussistono i presupposti per concessione del beneficio della sospensione condizionale della sanzione, per cui la licenza viene sospesa per 2 mesi a decorree da 1° marzo 2019, con ammenda di €1.000".

Scalvini a questo punto dovrà stare fermo fino al 1° maggio di quest'anno, riemttendoci di fatto l'avvio di stagione (per il TCR Italy la partenza è prevista il 7 aprile a Monza), a meno che la presentazione e l'accettazione di un ricorso non facciano sì che la pena venga modificata o annullata.

Dal canto suo Baldan, che per tutto l'inverno ha dovuto continuare le terapie per riprendersi dall'infortunio, nonostante avesse provato con dolori insopportabili a tornare in pista a settembre, ha presentato una richiesta danni per l'accaduto, come è riportato nella nota sopracitata.

Interpellati da Motorsport.com, sia Scalvini che Baldan hanno scelto di non rilasciare dichiarazioni ufficiali, preferendo che gli organi competenti si pronuncino sull'accaduto ed eventualmente parlando al termine della vicenda.

ACI Sport - Tribunale Federale: il documento della sentenza

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