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Seconda vittoria stagionale ad Imola e vetta tricolore blindata per Salvatore Tavano

Il pilota di Seat Motorsport Italia chiude il weekend sul Santerno firmando un successo preziosissimo in ottica Campionato con il suo principale rivale Luigi Ferrara, solo nono in rimonta sulla Giulietta di V-Action.

Salvatore Tavano

Foto di: acisportitalia.it

Massimiliano Mugelli, Honda Civic TCR
Francesco Savoia, Seat Leon TCR , GretaRacing MS
Massimiliano Mugelli, Honda Civic TCR
La partenza di Gara 1
Enrico Bettera, Audi RS3 LMS-TCR, Pit lane Competizioni
Massimiliano Gagliano, Cupra Leon TCR DSG
La partenza di Gara 1
Romy Dall'Antonia, Cupra Leon-TCR DSG
Enrico Bettera, Audi RS3 LMS-TCR, Pit lane Competizioni
Massimiliano Gagliano, Cupra Leon TCR DSG
Luigi Ferrara, Alfa Romeo Giulietta TCR, 42 Racing SA
Matteo Greco, Cupra Leon TCR
Enrico Bettera, Audi RS3 LMS-TCR, Pit Lane Competizioni

Salvatore Tavano e la Cupra di Seat Motorsport Italia completano ad Imola un weekend quasi perfetto per il quinto round stagionale di TCR Italy. Perché, dopo il terzo posto di gara 1, il pilota di Seat Motorsport Italia, scatta dalla sesta posizione della griglia invertita di gara 2, sale subito in cattedra dalle prime curve e pur dovendo lasciare il giro più veloce ad un ancora una volta maiuscolo Enrico Bettera sull’Audi RS3 Lms di Pit Lane Competizioni, conquista una vittoria che blinda la leadership di Campionato.

Con il terzo posto assoluto, sale ora alle sue spalle nella classifica tricolore Matteo Greco, al volante della seconda Cupra, ma in versione con cambio DSG, schierata dalla squadra di Tarcisio Bernasconi. Per il giovane pilota torinese, non ancora 20enne, il weekend di Imola vale anche il bis per il Trofeo Nazionale DSG dove ora punta a lanciarsi alla rincorsa al vertice tricolore.

Il secondo gradino del podio, nella tappa di Campionato che registra il ritorno in pista della Subaru WRX STi, è proprio per Luca Rangoni che, salito per l’occasione sulla berlina giapponese della Top Run si porta nella scia del battistrada fin dalle prime battute, non riesce però ad impensierirlo e festeggia così un piazzamento che senza dubbio motiva il marchio delle Pleiadi in vista dell’ultimo scorcio stagionale.

Grande protagonista della bagarre degli ultimi giri, Andrea Larini conquista il quarto posto sulla Cupra di Pit Lane e precedendo Max Gagliano che, oltre a firmare la quinta posizione assoluta con una zampata all’ultimo giro, guadagna il secondo del Trofeo Nazionale DSG sulla terza Cupra di Seat Motorsport Italia.

Dopo pole, vittoria e giro più veloce di gara 1 Bettera è così sesto di gara 2 precedendo l’austriaco Jürgen Schmarl sulla Honda Civic FK2 di Target Competition e Francesco Savoia sulla Cupra DSG di Gretaracing con la quale all’ultimo giro in ripartenza dalla Safety Car aveva pure provato un attacco spettacolare per la quarta posizione assoluta.

Luigi Ferrara, in rimonta dopo la penalizzazione di gara 1, può chiudere solo nono sull’Alfa Romeo Giulietta by Romeo Ferraris della V-Action con la quale vede ora la vetta di Campionato a 38,5 lunghezze scivolando anche in terza posizione. Completa la Top-10 Federico Paolino, anche lui in rimonta dalla 18esima posizione in griglia sulla Hyundai i30 N di BRC, mentre deve abbondonare la gara solo all’ultimo incandescente giro di gara Max Mugelli, fino a quel momento quarto sulla Civic di MM Motorsport con la quale aveva firmato il terzo giro più veloce.

La cronaca di Gara 2

Allo start di gara 2 Savoia, partito in pole sulla griglia invertita nelle prime otto posizioni finali di gara 1, Tavano e Greco, entrano nell’ordine alla Tamburello, ma alla successiva Villeneuve è Tavano a portarsi subito al comando davanti a Greco che deve cedere ad un arrembante Rangoni. Savoia è quarto davanti a Schmarl, Mugelli, Bettera, Gagliano, Ferrara subito nono, Verrocchio e poi Larini 11esimo dopo una esitazione al via.

La bagarre si accende anche nei fuoripista che finiscono per lasciare Tavano, Rangoni e Greco in testa con più staccati Schmarl, Savoia, Mugelli, Gagliano e Ferrara che è in un gruppo tutto a stretto contatto. Il pilota della V-Action è scatenato, ma al terzo giro rallenta improvvisamente e rientra ai box per sostituire una gomma, lasciando strada agli avversari. La Top-10 vede così Tavano, Rangoni e Greco, tutti vicinissimi, poi Schmarl quarto davanti a Mugelli, Bettera, Savoia che poco dopo cede a Larini e poi Gagliano e Guastamacchia.

L’olio in pista lasciato dalla Giulietta di Bernazzani impone l’ingresso della Safety Car al quinto giro con la lunga fila di vetture che vede Tavano sempre in testa su Rangoni, Greco, Schmarl, Mugelli, Bettera, Larini, Savoia e Gagliano secondo e terzo di DSG, Guastamacchia decimo, su Verrocchio, Cappello, Cappellari, Paolino, Benninger, Wimmer, Ferrara, 17esimo, Machado ed Argenti.

La gara riprende al settimo giro con Tavano che non si lascia sorprendere e guida tutto il gruppo dove Larini riesce a portarsi al quinto posto su Schmarl, poi costretto a cedere anche a Bettera, Savoia e Gagliano, mentre Ferrara tenta di farsi largo e risale 13esimo. L’uscita in ghiaia della Opel di Argenti, costringe ad una nuova Safety Car che lascia via libera solo per un ultimo giro tutto in apnea. Alla ripartenza Rangoni prova la traiettoria esterna, ma Tavano resiste. Per il quarto posto Savoia si lancia quasi sul prato e guida gli inseguitori dove Cappello esce di scena alla Tamburello.

La bagarre resta incandescente fino alla bandiera a scacchi dove Tavano passa vittorioso su Rangoni e Greco. Quarto è Larini davanti a Gagliano, Bettera, Schmarl, Savoia, Ferrara invece nono davanti a Paolino. Da incorniciare l’11esimo posto di Guastamacchia, nel weekend di debutto nella categoria, poi Verrocchio, Cappellari, Machado, autore del secondo giro più veloce, Benninger, Wimmer.

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