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Lukas Trautmann sostituirà Kevin Coghlan a Jerez

Trautmann sarà in sella a una Yamaha simile a quella che attualmente utilizza nella Superstock 1000 tedesca

Lukas Trautmann, Freudenberg Racing Team

Lukas Trautmann

Lukas Trautmann è stato scelto dal team MRS per sostituire l'infortunato Kevin Coghlan la gara di Jerez de la Frontera, settimo appuntamento del campionato delle derivate di serie. 

Trautmann monterà in sella a una Yamaha YZF-R1M del tutto simile a quella che attualmente utilizza nella Superstock 1000 tedesca, disputata con il Freudenberg Racing Team.

Nella competizione nazionale, Trautmann si trova al terzo posto della classifica, con un round ancora in calendario. Il diciannovenne ha dalla sua quattro vittorie ed altrettanti podi, prendendo parte a tutte le gare nonostante l’infortunio a mano e tibia destre in una caduta alla seconda gara dell’anno.

Lukas, conosci già il tracciato di Jerez? Che cosa ti aspetti dal tuo debutto nella Coppa FIM Superstock 1000?
"Sì, in più di un’occasione. La prima volta ci ho corso nella Red Bull MotoGP Rookies Cup, alla quale ho preso parte per tre anni. Nel 2013 abbiamo svolto una tre giorni di test ufficiali lì e nel medesimo anno ci sono tornato con la Moto2, quindi direi che la conoscenza del circuito non è un problema. Riguardo alle aspettative, preferirei rimanere tranquillo. Chiudere nei primi dieci sarebbe già un ottimo traguardo, un qualcosa in più mi renderebbe davvero felice".

Quali sono le differenza tra la Yamaha del team MRS e quella che usi in IDM?
"Non saprei! Non faremo nessun test prima del round, quindi sarà un po’ una sorpresa. Credo che quanto a specifiche e materiale sia identica: magari qualche dettaglio sarà diverso, ma credo che complessivamente le due moto siano molto simili. Mercoledì e giovedì (9-10 settembre) proverò nuovamente con il Freudenberg Racing Team a Hockenheim, per essere pronto all’ultimo round dell’IDM. Sono convinto che questo sarà di grande aiuto".

Come ti preparerai al fine settimana spagnolo?
"Come faccio con ogni fine settimana, niente di diverso. Bisogna semplicemente prepararsi fisicamente e mentalmente al meglio. Io cerco di concentrarmi, pormi obiettivi e prepararmi al lavoro con la squadra. Forse dovrò adattare tutti i dati della mia moto, per questo devo sapere esattamente tutto a livello tecnico. In questo modo riuscirò ad adattare tutto il mio materiale. Credo che quindi sarà come ogni fine settimana di gara, anche se credo che gli avversari saranno su un altro livello; dobbiamo solo attendere e vedere".

Cosa ci puoi dire riguardo alla tua stagione in Germania?
"Alti e bassi! La prima gara è andata molto bene, ma sfortunatamente sono finito contro ad un muretto nella seconda corsa, infortunandomi. Ora sono a posto e per fortuna non ho dovuto saltare nessuna gara. Nel round di Schleiz dello scorso mese di agosto siamo ritornati sui livelli che ci competono a livello mentale, fisico e tecnico: tutto è andato nel migliore dei modi. Di lì in avanti abbiamo fatto davvero bene (doppietta a Schleiz, terzo posto ed altra vittoria ad Assen)".

Sai già qualcosa per il prossimo anno? C’è qualche possibilità di vederti in STK1000 a tempo pieno?
"Mi piacerebbe correre, non importa in quale campionato. Questo è il mio obiettivo. Sicuramente sarebbe molto bello correre a tempo pieno nella Coppa FIM Superstock 1000, ma purtroppo non dipende solo da me. Credo che questa soluzione avrebbe più senso perché il livello è più alto rispetto all’IDM sotto ogni punto di vista e c’è molto più da imparare. Inoltre, correndo lì ci si può creare l’opportunità di debuttare a livello mondiale".

Questa non sarà però la tua prima esperienza nel paddock WorldSBK, vero?
"Corretto. Nel 2013 ho corso una gara in Superstock 600 con il team di Gunther Knobloch (in sella ad una Yamaha YZF-R6), chiudendo settimo. Non è andata male, ma i primi cinque (Kyle Smith, Franco Morbidelli, Alessandro Nocco, Bastien Chesaux e Stefano Casalotti) erano semplicemente su un altro livello. L’arrivare in un campionato senza conoscere niente, gomme, moto, squadra e senza test, è davvero difficile".

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