Losail, Libere 1: van der Mark rifila 1" a tutti
Alle spalle del campione in carica però c'è grande battaglia: dal secondo al 15esimo sono in 1"
Con il titolo iridato già in tasca da Jerez e la certezza di saltare in SBK con la Honda nel 2015, Michael van der Mark può sfruttare il weekend di Losail del Mondiale Supersport per pensare solo ad incrementare il suo bottino di successi nella 600, senza il minimo bisogno di fare calcoli.
E l'olandese della Honda sembra particolarmente desideroso di cogliere questa opportunità, visto che nella prima sessione di prove libere è stato letteralmente imprendibile per la concorrenza: con il suo 2'02"872 ha rifilato praticamente un secondo alla Kawasaki del diretto inseguitore Florian Marino, mostrando una certa padronanza anche sotto le luci artificiali del Qatar.
Il tracciato qatariota comunque sembra sorridere abbastanza alle CBR600RR, visto che in terza posizione troviamo la moto gemella di quella di van der Mark, ovvero quella di Lorenzo Zanetti: l'italiano è stato più lento davvero di un soffio rispetto a Marino, ma bisogna dire che tolto il primo gli altri sono tutti molto vicini: basta pensare che tra il secondo ed il quindicesimo sono tutti racchiusi nello spazio di circa un secondo.
In questo gruppetto ci sono anche la MV Agusta di Jules Cluzel e la Kawasaki di Kenan Sofuoglu, che occupano rispettivamente la quarta e la quinta posizione. Buona poi anche la prova di Roberto Rolfo, tornato in Supersport dopo la parentesi in Moto2 di Sepang e subito autore del settimo posto, alle spalle del thailandese Ratthapark Wilairot.
Top ten anche per il rientrante Raffaele De Rosa, salito sulla Honda del Team Lorini dopo aver fatto da spettatore in Francia ed accreditato del decimo tempo, giusto davanti al connazionale Roberto Tamburini. 13esimo tempo poi per la MV Agusta di Massimo Roccoli, che ha nella sua scia un rookie molto atteso, ovvero il campione della Stock 600 Marco Faccani.
Più attardati invece gli altri ragazzi di casa nostra, ma stupisce vedere in coda al gruppo PJ Jacobsen: lo statuintense ha potuto completare appena cinque tornate perché è stato quasi subito vittima di una caduta, fortunatamente senza particolari conseguenze.
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