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Motegi sfortunata per Andrea Caldarelli

Solo tredicesimo l'italiano a Motegi

Sfortunata trasferta per Andrea Caldarelli nel quarto appuntamento stagionale della Formula Nippon, la principale categoria giapponese per monoposto che può essere assimilata alla europea GP2. L’italiano, già nel primo turno di prove libere a Motegi era stato bloccato da un problema ai freni, ma era riuscito a recuperare sino all’undicesimo posto in qualifica superando per la prima volta la tagliola del Q3 nelle manche eliminatorie. Purtroppo è poi stato retrocesso tredicesimo per aver iniziato il giro un solo secondo dopo l’esposizione della bandiera a scacchi. Confermato l’undicesimo tempo nel warm-up della mattina, in gara allo spegnersi dei semafori è stato subito penalizzato con un drive-through per partenza anticipata, perdendo poi anche una ventina di secondi nel primo pit-stop quando i suoi meccanici hanno fatto cadere la macchina dal cavalletto. Una gara certamente difficile che però ha visto il pescarese ottenere nuovamente il tredicesimo posto sotto la bandiera a scacchi e tenere durante la corsa un ritmo che gli avrebbe consentito di stare facilmente tra i primi dieci. Per Caldarelli, la soddisfazione di aver registrato la più alta velocità di punta in 279,1 km/h. Prossimo appuntamento per la Formula Nippon, il 4 settembre a Suzuka. Andrea Caldarelli:Sono un po’ dispiaciuto per come sono andate le cose questo fine settimana. Motegi, essendo una pista meno insidiosa di Suzuka e Fuji, più vicina agli standard europei, sapevo mi avrebbe favorito nell’apprendimento rispetto al passato, ma sin dal primo turno di prove libere sono stato bloccato da un problema ai freni. Sono arrivato in qualifica con soli dieci giri sulle spalle, ma sono subito riuscito a passare per la prima volta il taglio del Q3, conquistando l’undicesimo tempo. Che però mi è stato cancellato perché ottenuto un secondo dopo l’esposizione della bandiera a scacchi. Nel warm-up ho riconfermato l’undicesima posizione, ed ero convinto di poter agguantare la Top-10 in gara, ma la direzione corsa ha deciso di infliggermi un drive-trough per jump start. Il mio team ha ritenuto questo provvedimento non appropriato, ma non c’è stata alcuna possibilità di appello, quindi ho subito perso il contatto coi primi piloti per questo inconveniente. Nel primo pit-stop, i meccanici hanno fatto cadere la macchina dal cavalletto, perdendo una ventina di secondi e costringendomi ad una gara di rimonta completata comunque al tredicesimo posto con un buon passo gara. Un vero peccato per come sia andata a finre perché senza questi due contrattempi avrei potuto ottenere il mio miglior risultato stagionale in questa nuova avventura giapponese".

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