Valentino Rossi e Tony Cairoli: la maledizione della "nona"
I due grandi campioni non riescono a conquistare il loro decimo titolo iridato in MotoGP e nel Cross, ma non sono gli unici che si sono dovuti fermare a quota nove: è successo anche a Sèbastien Loeb nel WRC e a Tom Kristensen alla 24 Ore di Le Mans...
Valentino Rossi, Tony Cairoli e la maledizione del numero 9
La maledizione della nona è una superstizione relativa all'ambito artistico secondo la quale diversi compositori non sono riusciti ad andare oltre la propria nona sinfonia. La credenza cominciò a farsi spazio quando Mahler morì mentre stava scrivendo la propria decima creazione.
A fare compagnia a Mahler c'è il grande Ludwig van Beethoven che si fermò proprio alla nona sinfonia. Tanti compositori che succedettero al musicista tedesco si fermarono alla nona, ma non c'è dato sapere se tutto questo fu fatto proprio per omaggiare Beethoven. Sta di fatto che decisero di non andare oltre la decima sinfonia anche: Bruckner, Dvorak, Mahler, Schubert e Ralph Vaughan Williams.
Tutto questo diede vita alla superstizione della maledizione della nona. Spostando il nostro occhio dalla musica ai motori ci ritroviamo ad osservare due grandi campioni come Tony Cairoli e Valentino Rossi che, proprio come i grandi compositori da poco citati, non riescono a "scrivere" la loro decima sinfonia.
Per quanto concerne il Dottore, l'ultimo Mondiale vinto è datato 2009. L' anno successivo per lui arrivò il grave infortunio del Mugello, poi il biennio nero in Ducati Corse. Il resto è storia recente con il titolo perso all'ultima gara nel 2015 e gli ultimi anni vissuti a braccetto con una profonda crisi tecnica della Yamaha Factory Racing.
Più fresco, invece, il ricordo di Tony Cairoli, che dopo aver vinto il suo nono Mondiale appena due stagioni fa, nell'ultimo biennio, si è dovuto arrendere più volte alla sfortuna. Nel 2018 un Jeffrey Herlings stratosferico e diversi micro-infortuni hanno costretto il rider italiano ad accontentarsi del titolo di vice-campione del mondo.
Decisamente più cocente, invece, la sconfitta che potrebbe arrivare in questo 2019. Tony Cairoli, complice anche l'infortunio ad inizio stagione di Jeffrey Herlings, era partito quest'anno con i favori del pronostico e rispettando le attese aveva praticamente vinto tutte le manche a propria disposizione ad inizio campionato.
Purtroppo però l'infortunio rimediato in Lettonia lo ha costretto a saltare diverse gare ricacciandolo, per ora, in seconda piazza a 130 punti da Tim Gajser. Il Mondiale, ad oggi, appare un miracolo lontano da agguantare. Per Tony Cairoli non si tratterebbe però di una novità, già nel 2015 e nel 2016, infatti, il #222 dovette alzare bandiera bianca nella corsa al titolo a causa di alcuni problemi fisici.
Oltre ai due piloti italiani però altri due grandi campioni nel recente passato si sono fermati a quota nove sinfonie. Sébastien Loeb ad esempio dopo aver vinto 9 titoli WRC decise di alzare bandiera bianca ritirandosi dalla propria disciplina per divertirsi in altre categorie del motorsport.
Tom Kristensen, soprannominato anche Mr Le Mans, dopo aver vinto ben 9 edizioni della 24 Ore di Le Mans si presentò un'ultima volta nel 2014 alla grande gara di durata francese arrivando però solo secondo.
Insomma, anche il motorsport sembra avere la sua "maledizione della nona", Valentino Rossi e Tony Cairoli però hanno davanti ancora qualche anno per provare a spezzare l'incantesimo che ad oggi li tiene lontani dal sogno di raggiungere la doppia cifra.
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