Anzère: Frédéric Neff non sbaglia e mantiene il comando
Terzo successo consecutivo in Salita per il driver di Moutier, sempre più vicino alla corona nel Gruppo Turismo. Reto Meisel costretto all’ennesimo ritiro dopo il record, Roger Schnellmann ringrazia e ne approfitta.
Frédéric Neff, All-In Racing Team
Sui pendii di Anzère è andata in scena una spettacolare battaglia non solo per la classifica assoluta, bensì anche nella categoria riservata alle vetture Turismo. I due principali protagonisti del Campionato Svizzero della Montagna sono stati segnatamente Frédéric Neff e Gérald Nicolas (Ford Escort WRC).
Alla guida di una Porsche da 500 cavalli (una 996 Cup con componenti della 997 e motore 4 litri), Neff ha saputo mettere tutti in fila, registrando una seconda e una terza manche da battimani, oltre ad approfittare di un testacoda di Nicolas nell’ultima corsa.
Frédéric, avanti di 1”16’ su Gérald, ha centrato così il terzo successo consecutivo nel Challenge InterSwiss (IS), dando seguito ai trionfi ottenuti nell’appuntamento inaugurale di Hemberg e successivamente a Reitnau. Il vice campione in carica resta quindi al comando della classifica assoluta del torneo elvetico 2017.
Gara di assoluta supremazia per Roger Schnellmann, che con la Mitsubishi Evo 8 J-SPEC (capace di oltre 700 cavalli di potenza...) ha dominato in tutta tranquillità il Gruppo E1 con un crono cumulativo di 3’21’’154.
Il successo del driver di Wangen è stato ancor più facilitato dall’assenza del vincitore di Reinau, Romeo Nüssli (Ford Escort Cosworth). Il comitato organizzatore della Ayent-Anzère non ha autorizzato il parco piloti misto E1 e E2. Così, Romeo Nüssli e il figlio Sandro (quest’ultimo su una Tatuus Formula Renault) sono stati costretti a guardare la corsa da semplici spettatori.
Ma il fortunato fine settimana di Roger Schnellmann nel Vallese non è stato condizionato in positivo soltanto dal forfait obbligato di Nüssli padre, bensì pure dalla costante sfortuna con cui si stanno battendo Reto Meisel e la sua Mercedes SLK 340.
Il portacolori dell’omonima scuderia ha migliorato il record personale di otto decimi nelle prove generali del sabato, mentre nella prima delle tre corse domenicali ha fermato le lancette su 1’38’’286.
Nel corso della seconda corsa, che lasciava presagire un nuovo primato velocistico, la vettura dell’argoviese si è nuovamente arrestata, come già verificatosi a Hemberg e Reitnau. Questa volta tutti gli otto bulloni di fissaggio della frizione si sono svitati, costringendo Reto Meisel ad issare bandiera bianca.
“Non rinunciamo alla lotta. Apporteremo delle modifiche significative in vista della prossima corsa di Sainte Ursanne e torneremo sicuramente competitivi”, esclamano in casa Meisel Motorsport. Il campionato non è più abbordabile per il pilota di Leuggern, ma Reto “non smetterà di inseguire la prima vittoria nel 2017” sulle alture della Confederazione, “concentrandosi unicamente sull’evoluzione della macchina”.
Numerosi sono i concorrenti solitamente nascosti dall’ombra delle “mostruose” E1, che hanno attirato l’attenzione con performance di rilievo nei gironi dedicati alle cilindrate superiori.
Hermann Bollhalder ha superato se stesso, mettendo a referto un nuovo record personale in 1’43’’659 con la piccola Opel Speedster Turbo (380 CV per 870 kg). Lo scalatore di Hattwil si è piazzato al secondo posto nella Classe Over 3500 e nella graduatoria generale del Gruppo E1, dietro al più volte menzionato Roger Schnellmann.
Nella categoria E1 3500 si è potuto assistere al primo successo di Michel Zemp con la Seat Leon TCR. Questi è infatti riuscito a mettersi alle spalle il vincitore di Reitnau, Bruno Ianniello, il quale non ha trovato il giusto feeling sui saliscendi del Canton Vallese al volante della Lancia Delta S4. Dal 2001 (!) il pilota di origini italiane è recordman del Gruppo IS con 1’41’’082. Un tempo sfiorato da Frédéric Neff, che ha impiegato soltanto un secondo in più.
Vittoria a Martin Oliver Bürki (BMW M3 E33) e record per René Köchli (Honda Civic RK3). Questo il copione recitato nella Classe E1 3000. Il fantastico duello non ha smesso di regalare emozioni fino all’ultima delle tre corse. Bürki ha migliorato il tempo registrato nel 2014 nella seconda manche, Köchli ha risposto per le rime nell’ultima tornata (1’45’’372), pur con una prestazione che non ha permesso al pilota di Kaltbach di festeggiare la vittoria.
Ancor più serrata la guerra in E1 2500. Il ticinese Diego Bernhard ha trionfato nella categoria d’appartenenza con l’Opel Kadett C con un vantaggio di soli 121 millesimi di secondo nei confronti di Etienne Beyeler, che dalla sua ha comunque registrato la manche più veloce con l’Opel Ascona B.
Enzo Bottecchia si è classificato terzo alla guida della Renault 5 Turbo, decisamente dotata di più cavalli rispetto alle vetture di Diego Bernhard ed Etienne Beyeler.
Nel girone IS è stato ancora Roman Marty lo scalatore più rapido fra Ayent e Anzère. Abituato al successo nelle scorse stagioni, questi non ha in effetti concesso nessuna opportunità di affermarsi a Josef Koch (entrambi al volante di una Opel Kadett C).
Il nuovo proprietario del terzo rango nella classifica intermedia della Coppa della Montagna proviene dal Gruppo N/ISN. Grazie ai sette concorrenti nella Classe 2000, Joe Halter (Mitsubishi Evo VII) ha ottenuto il massimo score ai fini della vittoria nella categoria dopo il risultato a punteggio dimezzato di Hemberg e il quarto posto di Reitnau. Fare le cose a metà non aiuta a vincere i campionati, però: basta chiedere a Reto Meisel...
Cronoscalata Ayent-Anzère - Classifica per categoria
Swill Hillclimb Championship (Touring Cars) - Classifica dopo 3 turni
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