TT 2018, Senior: Peter Hickman entra nella storia a 135.452 mph
Il rider di Burton-upon-Trent vince il Senior superando Harrison con un ultimo giro da record. Conor Cummins chiude al terzo posto, Michael Dunlop giù dal podio.
Foto di: Isle of Man TT
Il newcomer più veloce della storia del TT è cresciuto, fino a diventare il pilota in assoluto più veloce sui 60km dello stradale del Mountain. Peter Hickman ha conquistato il Senior grazie a un ultimo giro mozzafiato: 16:42.778' alla media di 135.452 mph, l'unico modo possibile per piegare in volata la Kawasaki di Dean Harrison.
Per il pilota del team Silicone Engineering è un secondo posto che ha il sapore della beffa. "Deano" è stato a lungo in testa alla corsa, l'ha avuta stretta nelle mani, ha accarezzato il successo fino a pochi metri dal traguardo. Ma contro un "Hicky" così, c'è stato veramente poco da fare.
Il Senior 2018 è iniziato nel segno dei "tre moschettieri" che hanno infiammato tutte le gare di questa edizione del TT. Harrison, Hickman e Dunlop hanno iniziato a darsi battaglia fin dal primo settore del primo giro. Poi, però, il gruppeto di testa si è sgranato spezzandosi in due. La Kawasaki #5 e la BMW #10 sono scappate via, lasciando Michael Dunlop, Conor Cummin e Daniel Johnson a lottare per il terzo posto.
I primi due iniziano così l'elastico che durerà per tutta la gara, con Harrison impegnato nel ruolo del battistrada, ma incapace di dare la mazzata definitiva a Hickman, tenace nel non andare mai altre i sei secondi di distacco.
Dopo quanto visto nelle altre gare delle 1000cc, la barriera dei 17' oramai non è più qualcosa di insormontabile e infatti, alla fine della prima tornata il rider di Bradford passa in 16:56.084" alla media di 133.678 mph, con Hickman secondo in 16:57.499" alla media di 133.492 mph. In questa fase della competizione, però, è il duello per la terza piazza del podio ad entusiasmare grazie a Dunlop e Cummins staccati di solo mezzo secondo. Dietro di loro il vuoto: Brooks, quinto a 16 secondi da Dunlop, non è stato mai in grado di ricucire il gap con il gurppo di testa.
All'inizio della seconda tornata, il mannese sulla Honda Padgett's balza al terzo posto e non lo mollerà più fino alla fine, resistendo colpo su colpo agli attacchi di Dunlop.
Ed è in questo momento che l'attenzione ritorna sulla testa della corsa, i due battistrada mettono in mostra un ritmo indemoniato. Secondo giro, ancora una volta sotto i 17' per entrambi: Dean Harrison 16:55.886" 133.704 mph, Hickman 16:55.890" alla media di 133.703 mph.
Il terzo passaggio sul Mountain è una guerra di nervi tra i due: Harrison sa che il secondo pit stop può essere decisivo e tenta con tutte le forze di allungare, ma Hicky non si dà mai per vinto. Il fresco vincitore di Gara 2 della SSP compie il terzo e quarto passaggio a velocità supersonica, ma non basta a scollarsi di dosso la BMW del rivale alle sue spalle. Hickman, infatti, termina il quarto giro bruciando la linea del traguardo in 16:54.617 alla media di 133.871, portandosi a 1.4" dalla testa della corsa.
Qui, però, i meccanici di Harrison fanno il miracolo, mettendo il loro pilota in pista più in fretta rispetto al rivale. Il resto lo fa Harrison, portando il vantaggio sopra i sei secondi al quinto passaggio su Glen Helen. Tutto da rifare, dunque, per Hickman.
Il due volte vicitore del GP di Macao, però, è tutt'altro che dato per vinto. Al penultimo passaggio, la tabella dei tempi dice: Harrison 17:44.565" alla media di 127.590 mph, Hickman 17:45.066" alla media di 127.530 mph... E ultimi 60 km da seguire in apnea.
Settore dopo settore, Hicky riduce il gap e alla fine della scalata al Mountain è in testa: a Bungalow, ha 0.8" di vantaggio. Un niente, un battito di ciglia. La vittoria finale, quindi, diventa una prova di coraggio tra i due piloti, su chi tra i due contendenti ha ancora voglia di aggrapparsi ai freni e credere in quel che resta delle gomme nella picchiata verso Grandstand.
Harrison il cuore lo mette: 16:46.742" alla media di 134.742 mph. Ma Hickman fa qualcosa di incredible: 16:42.778" alla media di 135.452 mph. Il TT dei record, l'edizione che ha visto in ogni gara abbattere i limiti di tutte le classi non poteva finire diversamente.
Conor Cummins conquista un bellissimo terzo posto dopo aver tenuto a bada e giù dal podio Michael Dunlop. Brooks, Johnson, Jessop, Coward, Todd e McCormack chiudono la top 10.
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