TT 2018: l'Isola di Man piange il suo Dan Kneen
Il mannese, 30 anni, è morto in seguito alle ferite riportate nell'incidente di Churchtown, la prima collisione che ha sconvolto questo quarto turno di prove.
Foto di: Isle of Man TT
Sullo stradale dell'Isola di Man non corrono solo i centauri che, a gas sempre spalancato, affrontano muretti, tombini e marciapiedi. Accanto a loro corre sempre la morte, "compagna di squadra" temuta, ma tacitamente sfidata. I piloti lo sanno, la accettano ed è questa la cosa più difficile da capire per chi segue questa corsa.
La morte è tornata sul Mountain per prendersi uno dei figli dell'Isola, Dan Kneen, nato nella città di Onchan, a pochi chilometri da Douglas, lasciando la sua famiglia e la compagna Leanne nel dolore più totale. L'incidente fatale è subito dopo l'inizio delle qualifiche della Superbike, nel primo giro. Il mannese ha perso il controllo della sua BMW nei pressi di Churchtown, punto molto veloce, dopo lo speed trap di Sulby e prima di Ramsey, andandosi a schiantare contro un albero, che ha preso fuoco dopo l'impatto.
Le bandiere rosse sono state sventolate immediatamente, ma non sono servite ad evitare una seconda tragedia, la collisione a Ballacrye tra un concorrente in gara e una delle macchine dei commissari che si stava dirigendo verso il luogo dell'incidente. Questo pilota è stato subito portao all'ospedale di Nobels, ma sulle sue generalità e sulle sue condizioni di salute, vige l'assoluto riserbo.
L'esordio nelle corse su strada di Dan Kneen è avvenuto nel 2008, al Manx GP, quando stupì tutti vincendo 3 gare nelle classi Junior, Newcomers C e Ultra Lightweight.
Il suo risultato migliore al TT è il terzo posto conquistato nella gara della Superstock dell'anno scorso, sulla BMW del team Penz13.com. Le prestazioni della stagione 2017 gli sono valse la chiamata del Team Tyco, per sostituire Hutchinson e completare la line up assieme a Michael Dunlop per tutto il 2018.
Far parte di uno dei team più attrezzati e avere come compagno di squadra una leggenda vivente, ha spinto Dan a dare il massimo davanti al pubblico di casa. Aveva voglia di ripetersi, di migliorare il podio dell'anno scorso come dimostra il 17:06.994″ a 132,258 mph di media fatto registrare ieri, uno dei giri più veloci registrati nelle prove cronometrate svolte fino ad oggi.
Purtroppo, adesso, il suo nome allunga il macabro elenco dei piloti morti 256 dal 1911... E domani l'Isola onorerà la memoria del figlio perduto nell'unico modo che conosce: lasciando correre gli altri riders.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Subscribe and access Motorsport.com with your ad-blocker.
From Formula 1 to MotoGP we report straight from the paddock because we love our sport, just like you. In order to keep delivering our expert journalism, our website uses advertising. Still, we want to give you the opportunity to enjoy an ad-free and tracker-free website and to continue using your adblocker.
Top Comments