Il ricordo di Mercer: "Mathison ha contribuito a salvarmi la vita"

Le gare del Tourist Trophy 2019 sono iniziate nel peggiore dei modi: Daley Mathison ha perso la vita in un fatale incidente durante il terzo giro di gara della Superbike.
Una morte che non ha sconvolto solo la famiglia e gli amici del 27 enne di Stockton on Tees, ma l'intero panorama delle road races. Non solo per il talento perso dal mondo delle due ruote, ma anche, e soprattutto, per il grande vuoto lasciato dalla sua scomparsa.
Perché il ritratto di Daley che emerge dalle parole di chi lo ha conosciuto è quello di una persona davvero speciale. Un padre e un marito amorevole; un ragazzo divertente e genuino, con il sorriso stampato in faccia.
E tra coloro che Mathison non lo potranno dimenticare c'è Steve Mercer, il pilota rimasto coinvolto lo scorso anno in un assurdo scontro con un'auto della direzione gara, diretta verso il luogo dell'incidente mortale di Dan Keen.

Perché, come svelato da Martin Jessop con un tweet, se quel giorno Mathison non lo avesse aiutato, forse Mercer, oggi, non sarebbe qui.

"Grazie Martin per averlo postato - si legge nella risposta di Steve - Non sapevo davvero come scriverlo e non volevo neanche parlare di me quando adesso tutto dovrebbe riguardare Daley e la sua famiglia".
"Ha contribuito enormemente a salvarmi la vita - ha proseguito nel suo racconto il pilota del Kent - È stato il primo oltre la recinzione e ha slegato la cinghia del mio casco che mi stava strangolando e ha anche aiutato a evitare che morissi dissanguato visto che quando l'auto mi ha colpito mi ha quasi staccato la gamba. Sarò sempre grato per ciò che ha fatto. Grazie Daley. RIP".