Rally Italia Talent, ACI Sport e Suzuki protagoniste al 2 Valli
Nella cornice del penultimo round del CIR, Motorsport.com ha potuto vedere e provare da vicino le Swift Sport con cui i vincitori del contest per i piloti del futuro hanno corso la gara veronese.
Foto di: Francesco Corghi
Il Rally 2 Valli che lo scorso weekend ha visto i piloti del Campionato Italiano Rally confrontarsi sulle strade di Verona, è stato anche teatro del culmine della stagione 2019 di Rally Italia Talent, l'iniziativa che ACI Sport ha portato avanti in collaborazione con Suzuki in questa annata.
Il concorso è stato preso d'assalto dagli aspiranti rallisti (e co-piloti), con oltre 9000 iscritti nell'arco dei mesi che hanno poi portato i vincitori a prendere parte al penultimo round del CIR a bordo di una Suzuki Swift Sport, macchina piccola (peso a vuoto 975kg) con motore 1000cc a 3 cilindri, ma molto agile, divertente e scattante grazie ai suoi 140CV (230Nm di coppia), preparate con allestimenti di sicurezza, cambio a 5 marce, impianto frenante e sospensioni sportive e una centralina elettronica che le garantisce circa 30CV in più.
Tutti i candidati si sono messi alla prova al volante della medesima vettura della Casa giapponese in una serie di tappe organizzate in tutta Italia, giunte poi alla conclusione tramite semifinali e finali delle cinque categorie. Al 2 Valli hanno potuto godersi il premio della prima gara ufficiale gli equipaggi formati da Luca Insalata-Lorenzo Lamanda (con licenza ACI Sport) e Marco Betti-Nicolò Lazzarini.
Suzuki ha anche fatto da sponsor principale nella Super Speciale di gara andata in scena venerdì sera, in un tracciato disegnato nell'area antistante lo Stadio Bentegodi. Qui abbiamo potuto ammirare e provare le Swift, sotto gli occhi vigili di Renato Travaglia, pluricampione italiano ed europeo nei rally, e dell'esperto navigatore Gigi Pirollo, iridato WRC.
"La cosa bella del Trofeo Suzuki, inserito nelle gare del CIR e del Campionato Italiano WRC, è che dà la possibilità ai concorrenti di cimentarsi in una competizione a costi contenuti, cosa molto importante per i giovani e tutti coloro che non hanno grossissime risorse economiche - ha detto Travaglia - Ecco perché sono moltissimi quelli che hanno voluto provare l'esperienza, dato che ai vincitori vengono poi assegnati premi in denaro. Queste macchine, oltre ad essere economiche per acquisto e preparazione, sono affidabili, molto facili ed intuitive da guidare, dunque per chi vuole crescere perfette. In questi anni è uno dei trofei che sta avendo più successi, quando inizi ti rendi conto che è bello e divertente. Con la stessa macchina i piloti in competizione possono confrontarsi alla pari coi loro rivali, quindi la differenza la fanno le capacità".
"Sono molto contento per i ragazzi che hanno vinto, rappresentano il nostro obiettivo perché non avevano mai corso, sono venuti a provare l'esperienza e hanno raggiunto il traguardo finale passando da tutte le tappe - ha aggiunto l'ideatore del Rally Italia Talent, Renzo Magnani - Credo che siano la soddisfazione di ACI Sport, Suzuki e dei nostri partner, ci serve un vivaio rallistico in Italia e con esso lo stiamo creando. Si vuole mettere insieme le forze cercando di trovare i talenti che possano riportare l'Italia ai vertici mondiali del rally, come era tempo fa. La cosa bella è che qualsiasi ragazzo di ogni età ci può provare e riuscirci, grazie ad una macchina perfetta. In sei edizioni del concorso, Suzuki quest'anno ci ha fatto fare il vero salto di qualità, sia come mezzi che come supporto, e voglio ringraziarla pubblicamente. Hanno creduto nel progetto e assieme ad ACI Sport mi hanno emozionato per il lavoro che ci hanno consentito di svolgere. E poi gli esaminatori, che hanno dato non solo consigli da pilota, ma anche di educazione alla sicurezza stradale e lezioni di vita. Sono sempre stato appassionato prima di tutto e tutto questo è fantastico".
Insalata, vincitore della categoria Over 35, ha chiuso decimo il 2 Valli in Classe Suzuki Rally Cup, in coppia con Lamanda.
"Era il sogno di una vita che si realizza, seppur non sia più giovanissimo e grazie a Rally Italia Talent e Suzuki sono qui - ammette Insalata - Mi sono trovato benissimo e sono andato anche forte, cercherò di godermi tutto nel miglior modo possibile. Avevo già partecipato a dei concorsi, ma non ero riuscito a vincere, ora ci sono riuscito grazie alla Suzuki, che ringrazio, vettura intuitiva con cui mi sono trovato a mio agio".
Lamanda ha aggiunto: "E' stata una grande emozione partecipare, stando a contatto con gli esaminatori e i grandi Campioni che ci hanno seguito, imparando tantissimo da loro, cosa non da poco. Sono arrivato in finale con Luca, la macchina era perfetta e dando il massimo siamo arrivati qui".
Marco Betti ha invece voluto ringraziare pubblicamente gli ideatori del format: "Ho scoperto il Rally Italia Talent una settimana prima delle selezioni di Cremona e ho voluto provarci. Arrivato alle semifinali ho cominciato a crederci, in finale poi ho vinto il premio. Sono rimasto sorpreso perché pensavo fosse un contest che, ad un certo momento, avrebbe garantito il posto solo ai cosiddetti "raccomandati", invece non è così. Questa è la più grande soddisfazione per me, tutti hanno la stessa occasione e ora me la giocherò".
Il più giovane del quartetto era Nicolò Lazzarini, co-pilota di appena 18 anni, visibilmente emozionato: "Diciamo che la parola sogno è quella più appropriata per me che fin da bambino seguivo le gare tramite TV e videocassette. L'idea di essere davanti ad un pubblico di media e fan a rappresentare un marchio importante come Suzuki è incredibile. In tutte le selezioni mi sono sentito di toccare il cielo con un dito, rincorrendo quel sogno che avevo da tempo. Per me che sono il più giovane è motivo di gioia e voglio ringraziare tutti quelli che hanno reso reali i sogni di uno come me e di tanti altri ragazzi".
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