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Olivier Burri: "Il modo migliore per chiudere il cerchio"

Vincitore del Rallye International du Valais 2019, Olivier Burri si sta godendo questo successo duro ma anche emozionante, avendo deciso di non pensare al futuro. Il campione svizzero ha spiegato la sua scelta a Motorsport.com.

Olivier Burri, Fabrice Gordon, Skoda Fabia R5, D-Max Swiss, sur le podium

Olivier Burri, Fabrice Gordon, Skoda Fabia R5, D-Max Swiss, sur le podium

Jurg Kaufman

Così, quando Olivier Burri, già quattro volte campione svizzero di rally si è iscritto all'edizione 2019 del Rallye International du Valais, un evento che aveva già vinto otto volte prima, l'esito era previsto.

"Il Vallese è un evento da non perdere", ha detto Olivier Burri a Motorsport.com. "Amo le sue particolarità, è un rally forte, con una diversità di difficoltà e  con un terreno molto abrasivo. Per me, è una piccola Montecarlo'".

"E poi, nel corso degli anni, ho necessariamente stabilito un rapporto speciale con gli organizzatori e con tutte le persone coinvolte in questo evento. Ci sono molte amicizie, ci sono anche molti ricordi, è qualcosa di molto forte".

A 53 anni, Olivier Burri non ha lasciato nulla al caso prima di partecipare all'ultima prova del Campionato Svizzero Rally. "Mi sono avvicinato come se fosse un round del Campionato del Mondo", continua Burri. "Mi sono preparato mentalmente, ma soprattutto fisicamente, facendo molto ciclismo, soprattutto su alcune prove speciali, per avere una buona sensazione. »

Alla fine, il Rally del Vallese del 2019 è stato un duello molto intenso con Mike Coppens e la sua Skoda Fabia. Un avversario che Olivier Burri non si aspettava prima della gara.

Olivier Burri, Fabrice Gordon, Skoda Fabia R5, D-Max Swiss

Olivier Burri, Fabrice Gordon, Skoda Fabia R5, D-Max Swiss

Photo de: Etienne Bornet

"Sapevo che Mike era veloce, ha finito bene il Vallese nel 2018, sapevo che si era preparato bene per questa edizione del 2019, ma non mi aspettavo un ritmo così alto quest'anno", ammette Burri. "Infatti, mi aspettavo di più da Jeremie Toedtli con la sua Volkswagen Polo, una vettura che in queste condizioni è davvero imbattibile".

Mentre Toedtli era fuori gara per la vittoria già da giovedì sera dopo i problemi elettrici sulla sua Polo, che gli hanno fatto perdere diversi minuti, è stato Mike Coppens a dimostrare di essere il più serio rivale di Olivier Burri. Mentre quest'ultimo ha concluso la prima giornata in testa, Coppens ha chiuso la sua giornata a solo 6,4 secondi da Burri, grazie alla scelta oculata degli pneumatici per il bagnato. Sabato, però, Burri ha sfoderato la sua esperienza, creando un divario sufficente e sicuro per conquistare la sua nona vittoria nel Vallese con un vantaggio finale di 30 secondi.

Il sabato mattina, quando mi sono svegliato, ho percepito che tutti questi sforzi cominciavano ad essere complicati da affrontare.

Olivier Burri.

"Mike ha una notevole velocita' ", dice Olivier Burri. "Tuttavia, non riece ancora a micelare bene  velocità e regolarità. E 'stata una lotta molto bella, Mike ha anche provato a giocare al "gatto con il  topo" con le sue scelte di pneumatici. E' stato un bel confronto sul filo dei secondi, ma proprio per questo è stato un buon combattimento, sono davvero molto felice.  Cosa potresti chiedere di più? Io vinco, Michael finisce terzo, riportiamo entrambe le vetture intatte, e sul podio, festeggiamo tutto questo come in una famiglia. "E' perfetto, ed era il modo migliore per chiudere il cerchio."

Infatti, al culmine della sua battaglia con Mike Coppens, mentre stava per iniziare la terza ed ultima giornata del Rallye du Valais, Olivier Burri ha preso una decisione importante.

"Il sabato mattina, quando mi sono svegliato, ho percepito che tutti questi sforzi cominciavano ad essere complicati da affrontare", dice il pilota del Conton Jura. "Combattere a questo livello, in un rally così duro, è un investimento personale piuttosto grande, equindi  ho deciso che sarà il mio ultimo Rally del Vallese. Potrei allinearmi in qualche evento qua e là, ma non c'è ancora nulla di definito".

"Ci sono molte ragioni per rallegrarsi!"

Mentre si prepara a voltare pagina, Olivier Burri guarda piuttosto positivamente al Campionato Svizzero Rally, nonostante le difficoltà incontrate in questa stagione nella serie nazionale, con particolare riguardo all'irregolarità degli impegni dei principali concorrenti - ad eccezione del campione Ivan Ballinari - presente sin dall'inizio del calendario.

"Il livello del campionato svizzero è notevolmente aumentato nelle ultime stagioni", conclude. "Sta diventando  sempre più veloce, le auto e i conducenti sono sempre più comperitivi. Basta guardare le reazioni di alcuni piloti stranieri che sono venuti in Svizzera per correre, come Fernandez, Chrétien o Tsjoen, tutti sono venuti a trovarmi e mi hanno detto che avevano problemi a tenere il passo".

"Sono molto orgogliosodi questo. E' ovvio che mancano alcune cose, specialmente la copertura mediatica di questo campionato, specialmente nelle regioni non francofone. Ma ci sono molte ragioni per rallegrarsi, dobbiamo rimanere positivi".

 

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