Podcast | Nuvolari, quella volta che "di morire non gli importava niente"
In questa nuova puntata podcast di Motorsport.com, riviviamo la leggenda di Tazio Nuvolari a 130 anni dalla sua nascita. Riviviamo la storia dell'icona primordiale del mondo delle corse che nel 1948, a 56 anni, stremato, con problemi di salute e attraversato da quel terribile dolore provato da un genitore che perde un figlio, è autore di un’impresa...indimenticabile.
Foto di: Motorsport.com
"Basso di statura, cinquanta chili d’ossa, mani come artigli, sguardo come quello di un falco per i figli, muscoli eccezionali". Era così Tazio, così come lo canta Lucio Dalla nell’interpretare le parole scritte da Roberto Roversi. Parole che riescono a far respirare l’essenza di un’epoca pulsante di leggenda ed eroi.
E Nuvolari, Nivola, era uno di quelli. E lo è stato fino alla fine, fino all'ultima corsa. Siamo a Brescia, anno 1948. Mentre fervono i preparativi per la partenza della Mille Miglia, Tazio, piuttosto malandato di salute, è da mesi che soggiorna in un convento a Gardone, sul Lago di Garda. Solitario, chiuso nel dolore per l’immatura scomparsa dei suoi due figli. Ancora non sa che, presto, verrà chiamato da Enzo Ferrari per diventare portabandiera di un'impresa indimenticabile. Riviviamola insieme, in questa nuova puntata podcast firmata Motorsport.com.
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