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Un giro di pista a Imola con Gianluca Giraudi

L’alfiere della Ebimotors ci ha spiegato come si guida la 911 GT3 Cup sul tracciato del Santerno

Gianluca Giraudi, Ebimotors

Gianluca Giraudi, Ebimotors

Ginaluca Giraudi è tornato nella Porsche Carrera Cup Italia questo fine settimana, in occasione del secondo appuntamento stagionale di scena sul tracciato Enzo e Dino Ferrari di Imola.

Il 47enne sta dando prova di essere nuovamente uno dei piloti di riferimento della serie, in cui ha centrato due terzi posti assoluti nel 2013 e 2014. Questo weekend il torinese ha già collezionato una pole nel secondo turno di prove ufficiali, che gli permetterà di partire dal palo nella seconda gara in programma questo pomeriggio alle 18.10.

Al portacolori della Ebimotors abbiamo chiesto di spiegarci un giro di pista con la Porsche 911 GT3 Cup:

“Passiamo sul traguardo in sesta e si arriva alla frenata del Tamburello a circa 270 km/h, si frena a 200 metri per mettere la terza nella prima esse, quindi sinistra, poi destra e si rimette subito la quarta per arrivare verso la Villeneuve fino alla quinta. Scaliamo nuovamente una marcia all’ingresso della curva, leggermente si frena e si imposta la traiettoria verso la destra che porta verso la Tosa, dove c’è un breve allungo in cui è importante accelerare presto. Lo si percorre in terza, un attimo di quarta per poi scalare in seconda alla Tosa. Successivamente si apre tutto fino alla quinta per arrivare alla frenata della Piratella, punto in cui si innesta la terza frenando molto vicino l’ingresso di curva. Si lascia scorrere la macchina fino all’esterno mettendo subito la quarta, mentre la terza viene appoggiata per frenare bene la macchina e per poi accelerare nella prima fase, quarta, quinta e si arriva alle Acque Minerali. Per la prima a destra si frena leggermente, si scala una marcia e poi due per la seconda, che si percorre in seconda marcia. Successivamente si apre tutto il gas fino a mettere la quinta per arrivare alla Variante Alta, dove un po’ dopo i 100 metri si frena per inserire la seconda. Si prende in maniera abbastanza sostenuta il cordolo di destra e quello di sinistra e appena la macchina smette di saltellare si accelera nuovamente tutto per arrivare di quinta alla Rivazza. Rivazza 1 ha una frenata abbastanza impegnativa, si frena subito dopo il ponte con la pista un po’ in contropendenza, si mette la seconda per fare la curva, ed la terza per la Rivazza 2. Infine si schiaccia fino in fondo il pedale del gas per passare sul traguardo”.

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