Rovera vince Gara 3, ma Ledogar ipoteca il titolo della Carrera Cup Italia
Sogni infranti per Drudi, costretto al ritiro per un problema tecnico alla trasmissione.
La terza gara di Imola rimarrà impressa negli annali della Carrera Cup Italia, grazie allo spettacolo che i piloti di questa edizione hanno proposto in quello che è stato l’appuntamento decisivo dell’anno.
La mini-endurance di oggi ha visto arrivare la prima vittoria nella serie di Alessio Rovera (Ebimotors – Centro Porsche Verona), che da Vallelunga ha avuto il coraggio di cambiare stile di guida iniziando a frenare con il piede sinistro dovendo di conseguenza riadattare il set-up della sua vettura. Il varesino arrivato sul podio stremato, non ha avuto vita facile nei 45’ più un giro da completare, in cui si sono alternati vari piloti al comando tra cui Come Ledogar, partito dalla pole.
Il lionese dopo la sosta ai box ha trovato sul suo cammino proprio il pilota Ebimotors, che al Tamburello è stato passato a sua volta da un arrembante Enrico Fulgenzi (TAM Racing). Lo jesino ha tenuto il comando delle operazioni per una serie di tornate, in cui Ledogar con un ottimo passo di gara, è riuscito a scavalcare lo stesso Rovera fino a portarsi negli specchi del battistrada. Epilogo nelle battute finali con un contatto tra i due che lascia Fulgenzi fermo nella sabbia. Ad Approfittarne e Rovera, che sale al comando seguito dal lionese e da Edoardo Liberati (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Roma), subentrato alla guida a Hans Peter Koller. Arrivo al fotofinish, con Rovera primo per appena 82 millesimi nei confronti di Ledogar, che adesso vanta 39 punti di vantaggio proprio sul pilota di Varese, che al prossimo appuntamento del Mugello ha ancora una piccola chance di conquistare il titolo.
A rimanere fuori dai giochi invece è stato Mattia Drudi (Dinamic Motorsport). Attardato dopo la partenza lanciata, il riminese è riuscito a risalire secondo a seguito dell’incidente tra Simone Iaquinta (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Milano) e Mikael Grenier (Tsunami RT – Centro Porsche Padova) che erano in lotta a loro volta con Di Amato per la seconda posizione. Quest’ultimo rimasto involontariamente coinvolto è rimasto insabbiato alla Rivazza, costringendo l’ingresso in pista della safety car. Successivamente Drudi ha dovuto fermare la sua vettura sull’erba per problemi alla trasmissione, che di fatto gli precludono la possibilità di rimanere in lizza per il titolo.
Bene anche Gianmarco Quaresmini (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Milano), che ad Imola ha festeggiato il suo miglior piazzamento dell’anno chiudendo quarto a ridosso del podio davanti al canadese Grenier, quinto.
Nella Michelin Cup successo per Stefano Zanini (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Bologna), che a sua volta ha preceduto i due contendenti al titolo Alex De Giacomi (Dinamic Motorsport) e Marco Cassarà (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Roma).
La Classifica di Gara 3:
1. Alessio Rovera (Ebimotors - Centro Porsche Verona) 25 giri in 48’11”026, alla media di 152,821 Km/h; 2. Come Ledogar (Tsunami RT - Centro Porsche Padova) a 0”082; 3. Edoardo Liberati (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Roma) a 2”697; 4. Gianmarco Quaresmini (Ghinzani Arco Motorsport - Centri Porsche di Milano) a 10”368; 5. Mikael Grenier (Tsunami RT – Centro Porsche Padova) a 22”869; 6. Stefano Zanini (Dinamic Motorsport - Centro Porsche Bologna) a 29”215; 7. Alex De Giacomi (Dinamic Motorsport) a 32”174; 8. Marco Cassarà (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Roma) a 34”791; 9. Livio Selva (Ebimotors – Centro Porsche Firenze) a 35”099; 10. Marco Pellegrini (Dinamic) a 1’28”819; 11. Walter Ben (Dinamic – Centro Porsche Varese) a 1’37”505; 12. Enrico Fulgenzi (TAM Racing – Centro Porsche Latina) a 3 giri; 13. Mattia Drudi (Dinamic Motorsport - Centro Porsche Modena) a 8 giri.
Giro più veloce il 6. di Ledogar in 1’45”999 alla media di 166,722 Km/h.
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