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Mattia Drudi racconta le sue ambizioni nel monomarca tricolore

Il pilota del team Dinamic Motorsport – Centro Porsche Modena, al secondo anno di attività nella Carrera Cup Italia, vuole il titolo 2016.

Mattia Drudi, Dinamic Motorsport - Modena

Mattia Drudi, Dinamic Motorsport - Modena

Mattia Drudi, Dinamic Motorsport - Modena
Mattia Drudi, Dinamic Motorsport - Modena
Mattia Drudi, Dinamic Motorsport - Modena

Mattia Drudi nasce a Rimini il 16 luglio 1998 come figlio d'arte: il padre Luca, infatti, vanta tra le vittorie più importanti della sua carriera quella conquistata alla 24 ore di Daytona, a Spa e al Nurburgring, oltre ai due successi ottenuti a Le Mans. Drudi junior ha ereditato nel suo DNA la passione per i motori, sfociata all’età di 7 anni dove debutta sui kart. Dopo tante vittorie è passato alle monoposto nel neonato Italian F4 Championship, concludendo l'annata terzo. Lo scorso anno il passaggio alle ruote coperte nella Carrera Cup Italia, tra le fila del team di Maurizio Lusuardi Il Dinamic Motorsport, con cui ha ottenuto il terzo posto.

A Mattia Drudi abbiamo chiesto di raccontarci quali sono le sue aspettative sulla stagione da poco iniziata:

Quando hai scoperto che anche tu volevi fare il pilota?

Da quando sono piccolo ho seguito mio padre in gara. Sono sempre stato affascinato dal mondo delle corse ed ho capito subito che anche io un giorno ne avrei fatto parte. Ho iniziato con i kart molto presto e ricordo ancora l’emozione della mia prima gara fatta nel novembre del 2005… Ho fatto tante gare dal monomarca Easykart dove ho vinto due volte, per poi gareggiare sia nell’europeo sia nel mondiale dove sono arrivato secondo. Successivamente sono passato alla F4 dove mi sono divertito molto e dallo scorso anno la Carrera Cup Italia è diventato il mio programma di riferimento.

Passando dalle ruote scoperte a quelle coperte che difficoltà hai trovato?

C’è molta differenza tra formula e GT. la prima è molto più leggera e veloce, mentre la 911 GT3 Cup è un po’ più lenta nei cambi di direzione, la frenata è più difficile, si ha molta trazione e bisogna dare subito gas per uscire veloci. In ogni caso mi piacciono molto entrambe e non ho trovato difficoltà nel passaggio dall’una all’altra.

Quali sono le tue ambizioni quest’anno?

Voglio vincere! Nel 2015 ho fatto una bella stagione, ma adesso voglio concretizzare quello che ho imparato. Non sarà semplice, perché il livello è davvero molto alto ed i miei concorrenti sono molto competitivi. Mi piace molto anche il nuovo format di gara che ti permette di stare tanto in macchina.

Cosa fa Mattia Drudi quando non corre?

Mi alleno molto praticando vari sport come il calcio, palestra (dove vengo seguito da un preparatore), e la corsa. Studio chimica in un istituto tecnico e ogni tanto mi siedo al simulatore quando non facciamo test in pista.

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