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Carrera Cup Italia, salgono le azioni di Raptor Engineering

Dopo una qualifica da top-10 il team fondato da Andrea Palma ha sfiorato la zona punti con Altoè nelle due gare che al Mugello hanno inaugurato il 2020 del monomarca di Porsche Italia: “Siamo contenti, era tutto nuovo e da scoprire per un debutto nelle condizioni più estreme"

Giovanni Altoè

Giovanni Altoè

Getty Images

Giovanni Altoè
Giovanni Altoè, Risto Vukov
Casco di Giovanni Altoè
Giovanni Altoè
Team Raptor Engineering
Team Raptor Engineering
Team Raptor Engineering

L'esordio nella Porsche Carrera Cup Italia di Raptor Engineering al Mugello, che per la squadra fondata da Andrea Palma è di fatto stato anche l'esordio nell'automobilismo, è stato definito dal team come un esame superato, oltre che uno dei più insidiosi, tra il fatto dell'inusuale “prima” stagionale con il caldo estivo e quello dell'immediato confronto in una delle serie più competitive e frequentate.

Gli uomini della neonata compagine che ha base nel modenese, tra i quali anche un tecnico come Enio Bolsieri, hanno iniziato a familiarizzare con tutti gli aspetti del monomarca di Porsche Italia e con il lavoro di messa a punto sulla 911 GT3 Cup affidata a Giovanni Altoè.

Esordio nell'esordio, anche per il 22enne pilota veneto, il quale si è detto entusiasta dell'opportunità di frequentare lo Scholarship Programme, è stata la prima esperienza nella Carrera Cup Italia e al volante di una vettura GT, fra l'altro capace di quasi 500 cavalli.

Il ritmo di Altoè è stato interessante nelle qualifiche, quando è riuscito a superare il taglio della PQ1 ed entrare in top.10. Il test più probante e atteso, però, erano le due gare, che il team ha affrontato cercando di acquisire più esperienza possibile e il passo di vettura e pilota sono andati in crescendo, tanto da arrivare a sfiorare la zona punti. In gara 1 Altoè ha concluso dodicesimo dopo aver a lungo battagliato per la top-10 infilando anche un paio di bei sorpassi, mentre in gara 2 è riuscito a migliorare fino a tagliare il traguardo in undicesima posizione.

Queste sono state le parole di Palma alla luce di questo debutto, parole che non nascondono che le "azioni" di Raptor Engineering sono salite proprio grazie al primo bagaglio di esperienza vissuto sul circuito toscano: “Siamo contenti - ha detto il driver romano per la prima volta nei panni di team manager -. Il nostro primo weekend è abbastanza positivo anche perché siamo un team nuovo, compreso il pilota, che è all'esordio in GT, deve prendere confidenza con la vettura in un campionato così competitivo, su una pista come il Mugello e con il caldo. Insomma, nelle condizioni più estreme. Sappiamo che ogni volta che scendiamo in pista dobbiamo imparare qualcosa e dobbiamo continuare a lavorare. Abbiamo preparato bene la qualifica, poi in gara ci aspettavamo potesse mancarci esperienza nei long run, che non abbiamo avuto occasione di provare. Per noi la gara era tutta da scoprire e infatti gara 2 è stata più costante vista l'esperienza acquisita nella prima. Era un esordio difficile per noi. Giovanni sta facendo il suo e sta facendo bene e noi speriamo di continuare a crescere”.

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