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Carrera Cup Italia, Reggiani campione in anticipo della Silver Cup: "Ora avanti a Monza!"

Il pilota bergamasco di Ghinzani Arco Motorsport racconta la nuova e vincente esperienza nella categoria dopo averla preferita alla Michelin Cup per adattarsi a un percorso di crescita più mirato e a Misano perfettamente coronato: "Voglio godermi questo titolo fino all'ultimo!"

Federico Reggiani, Ghinzani Arco Motorsport

Federico Reggiani, Ghinzani Arco Motorsport

Alex Galli

Federico Reggiani	Ghinzani Arco Motorsport
Federico Reggiani	Ghinzani Arco Motorsport
Federico Reggiani, Ghinzani Arco Motorsport
Federico Reggiani	Ghinzani Arco Motorsport
Federico Reggiani, Ghinzani Arco Motorsport
Podio Gara 1 Silver Cup
Federico Reggiani	Ghinzani Arco Motorsport
La maglia dedicata al Mugello di Federico Reggiani, Ghinzani Arco Motorsport
Federico Reggiani, Ghinzani Arco Motorsport
Mickael Grosso e Federico Reggiani, Ghinzani Arco Motorsport
Federico Reggiani	Ghinzani Arco Motorsport
Riparazione della Porsche di Federico Reggiani, Ghinzani Arco Motorsport, dopo l'incidente

Ha iniziato in Carrera Cup Italia un paio di stagioni fa in Michelin Cup, poi Federico Reggiani, per ragioni di opportunità "logistica" e per intraprendere un percorso di crescita che più gli si adattasse, ha voluto reinventarsi nella Silver Cup. Come pilota, ma pure come uomo.

Il gentleman driver bergamasco è così tornato nel team Ghinzani Arco Motorsport, nel quale aveva iniziato nel 2017 prima di passare la stagione 2018 in Dinamic, e si è laureato campione al primo colpo, tornando pure al volante della 991 GT3 Cup di prima generazione, che conosceva dal 2017.

Per lui è stata una cavalcata bella tosta nella prima parte di stagione, condotta però con minor foga rispetto al passato e tanto oculata da risultare poi la base migliore per una seconda metà più "rilassata" (ma relativamente, perché con diversi colleghi della Michelin Cup se l'è sempre giocata), favorita dal fatto di aver trovato meno rivali, ma anche costante, con vittorie a raffica.

Reggiani si è così preso e meritato il titolo e il montepremi dedicato della SIlver Cup e ora, dopo tre stagioni di rincorse, ha tutte le intenzioni di correre senza pressioni particolari, godendosi quanto conquistato quest'anno già al termine di gara 1 del Porsche Festival sabato scorso e puntando già a uno step ulteriore: "Si va avanti a Monza - dice "Chicco" nel post-Misano -, vediamo se riusciamo a portare a casa ancora qualche punticino anche in Michelin Cup...".

Allora ci ha (ri)preso gusto: che cosa significa per te il titolo in SIlver Cup?

"E' un titolo che alla fine è stato 'facile', diciamo. Non è la categoria che avrei voluto fare, ma lo scorso inverno l'avevo scelta per un discorso di gare, cioè di poterne disputare una soltanto a weekend anziché due. Subito, però, sono ricaduto nella voglia di continuare ed è stata un'esperienza che mi ha formato, che, come mi ero proposto a inizio stagione, mi è servita per crescere."

Ecco: in che cosa sei cresciuto?

"Sicuramente nell'imparare a gestire l'emotività. Sono una persona emotiva e trovarmi in gioco nella Silver Cup mi ha dato modo di andare oltre questa mia caratteristica, che purtroppo a volte non riesco a gestire neppure nella vita. Molte volte l'impulsività non paga, di sicuro non paga in questo sport. Anche trovarsi in un campionato in mezzo a gente che ogni tanto ti dà un po' di botte, nella vita poi serve sempre!"

Riavvolgendo il nastro, dicevi che ora sarai all'ultima di Monza il 18-20 ottobre...

"A Monza disputerò entrambe le gare: voglio godermi questo titolo fino all'ultimo e voglio anche cercare di portare a casa più punti possibile. Pure a Misano ho notato che in alcuni caso ero lì contro le gen.II perciò me la potrei anche giocare nei prossimi anni in maniera importante."

Quindi che cosa farai e studierai il prossimo inverno?

"Vediamo, sicuramente è stata una bella esperienza e il motorsport è qualcosa che comunque un po' adesso mi appartiene. Andrò avanti programmando qualcosa, poi vedremo cosa, ma sempre con l'ottica di crescere: in questo l'automobilismo aiuta tanto. Trovarsi nella situazione di doversi confrontare in un ambiente del genere e così competitivo, prendere qualche batosta e riconoscere che non puoi essere sempre e ovunque il migliore ogni tanto è utile, soprattuto anche con gente molto più giovane di te."

A inizio stagone per il titolo hai vissuto un bellissimo duello con Niccolò Mercatali.

"Sì, mi è dispiaciuto che ha dovuto fermarsi. L'avevo chiamato anche prima di Vallelunga, ma mi ha detto che era molto impegnato con il lavoro. Sarebbe stato bello giocarsela nell'ultima a Monza, magari in un testa a testa. Lui ha più esperienza, probabilmente non sarebbe stata così semplice chiuderla."

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