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Carrera Cup Italia, Quaresmini rompe il ghiaccio: "Che inizio dopo il lungo stop!"

Il campione 2018 è rientrato nel migliore dei modi nel monomarca di Porsche Italia e riassume perfettamente lo stato d'animo di team e piloti, rientrati in azione dopo il lungo stop, senza tralasciare gli obiettivi del primo weekend 2020: "Per la pole bisogna abbattere il muro dell'1 e 50"

Gianmarco Quaresmini

Foto di: Getty Images

E' un Quaresmini quanto mai raggiante quello che scende dalla 911 GT3 Cup di Tsunami RT con in pugno il miglior crono delle libere del primo round della Carrera Cup Italia al Mugello. Ma, oltre che il tempo fatto segnare in pista, il campione 2018 sottolinea la particolarità del momento, anzi, inizia proprio da lì. Come se essere entrati in azione per la prima volta in una sessione ufficiale dopo il lungo stop fosse una liberazione.

L'attesa è stata lunghissima per tutti e ora nel paddock l'atmosfera sembra in effetti più di "normalità" in una normalità che comunque ancora non c'è del tutto. Il clima di gara, della competizione, è ora una realtà che i piloti possono come toccare con mano e Quaresmini riassume perfettamente questo stato d'animo, anche perché si annuncia un weekend davvero combattuto lì davanti: "Molto bene, sono contentissimo perché dopo tutto questo tempo fermi era quello che ci voleva! Un bell'inizio", scalpita il driver bresciano.

Che prosegue raccontando la sua free practice: "All'inizio abbiamo provato con gomma usata per vedere il passo gara e abbiamo visto che eravamo messi molto bene. Poi abbiamo montato gomma nuova ed è uscito un ottimo tempo di riferimento (1'50"532, ndr), visto anche il caldo. Dovremmo esserci".

Il nuovo portacolori del team Tsunami spiega anche le condizioni del tracciato, che i piloti hanno assaggiato dopo il temporale: "La pista si era appena asciugata, c'era poco grip e poca gomma, poi durante la sessione è migliorata ma non a un livello ottimale. Domani con il fresco è possibile scendere ancora. Il muro dell'1 e 50 è l'obiettivo per stare davanti".

Il target che tutti i migliori cercheranno di abbattere e che lo scorso anno regalò con record la partenza al palo ad Alberto Cerqui (1'49"790).

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