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Carrera Cup Italia, Monza: a tu per tu con Leo Caglioni il rookie più giovane

Nel weekend della nomination dello Scholarship Programme ecco pensieri e aspettative del 17enne driver bergamasco di Ombra Racing: "Sto crescendo divertendomi, ma in inverno dovrò lavorare ancora il più possibile. Quante emozioni sulla 911 GT3 Cup!"

Leonardo Caglioni, Ombra Racing

Foto di: Getty Images

Leonardo Caglioni, Ombra Racing
Leonardo Caglioni, Ombra Racing
Leonardo Caglioni
Leonardo Caglioni, Ombra Racing
Leonardo Caglioni, Ombra Racing - Centro Porsche Padova

Classe 2003, Leonardo Caglioni è il più giovane partecipante alla Porsche Carrera Cup Italia 2020, che a Monza lo vede impegnato nell'ultimo scorcio di campionato. Il giovanissimo pilota bergamasco, proveniente dal mondo del karting, è un'altra delle scommesse stagionali di Ombra Racing e nei risultati.

Ma soprattutto nella consistenza delle proprie performance sta mostrando una costante crescita, anche se il 17enne rookie del team diretto da Davide Mazzoleni ha le idee chiare sul nodo focale che glielo sta permettendo: “E' stato un anno fantastico - attacca Caglioni -, iniziato dal Mugello e in ogni gara ho visto sempre una crescita, una confidenza maggiore con la macchina. Mi sono sempre trovato più a mio agio. Concluderlo qui a Monza è un bell'evento, ne sono molto contento”.

Il 2020 è un anno di rodaggio in ottica 2021?

“Al momento non ho obiettivi 'precisi', visto che sono molto 'fresco' in questo mondo. La mia unica aspettativa è crescere il più possibile e cercare di fare anche un passo avanti durante l'inverno per farmi trovare pronto al meglio per la stagione successiva.”

Qui a Monza sei forse il giovane più “sereno” tra quelli dello Scholarship Programme 2020 di Porsche Italia, come vedi in generale questo weekend?

“Come tutti gli altri. Sempre un momento di crescita e di poter fare il mio massimo. Di sicuro qualcuno avrà delle pressioni in più , ma nel momento in cui sali in macchina un po' di pressione c'è sempre anche per me. La cosa più importante è rimanere focalizzati al massimo.”

Ma che voto ti dai in questo 2020?

“Non è ancora facile dare un voto a questa stagione perché è stata di grande crescita dall'inizio a ora. Ho scoperto veramente tante cose riguardo alla vettura...”

La più importante?

“Riguarda il feeling e il suo comportamento. Sono fattori non semplici da spiegare. Questo mi sta portando a fare un bel percorso.”

Invece le partenze? Un aspetto che ti ha dato un bel da fare...

“All'inizio è stato difficile, soprattutto nella prima tappa al Mugello, che è stata la mia prima vera partenza, perché quelle che contano non sono quando le provi al di fuori del contesto di una gara. Però l'auto non l'ho mai spenta. Durante l'anno sono cresciuto anche in questo. Il passo giusto della partenza ho iniziato a vederlo dalla tappa di Vallelunga, ho iniziato a scattare piuttosto bene rubando magari anche qualche segreto dai miei colleghi. Scendendo dal kart, dove la frizione non esiste e non avendo mai provato su una macchina da corsa, ero un po' confuso all'inizio, poi ho capito e ora ne sono soddisfatto?”

Come vivrai il momento della nomination della Scholarship quando vi ritroverete tutti insieme?

“Come un momento di esperienza. Non sono al momento in lizza per la nomination assoluta, però avere avuto durante l'anno il supporto della Scholarship di Porsche Italiaè stato fondamentale, un grande momento di confronto.”

A lingua inglese come siamo messi?

“Bene!”

Ma nel 2021 “rischi” di essere il più esperto della Scholarship?

“Non lo so ancora. Se confermeremo tutto sarà una bella stagione però!”

A che punto sei con l'adattamento in una GT potente e competitiva come una 911 GT3 Cup di fatto al tuo debutto assoluto?

“Rispetto a inizio stagione la sento molto più come un mio 'vestito'. Di sicuro c'è ancora molto da lavorare e infatti questo inverno cercherò di rifinire quello che mi manca, lavorare il più possibile e imparare i 'trucchi' che ancora si nascondono dietro all'auto. Al momento sono comunque molto soddisfatto del percorso compiuto fino a oggi.”

Come valuti la scelta della Carrera Cup Italia, serie tra le più competitive, in questo tuo primo anno?

“Senza dubbio è un percorso che sa anche essere tortuoso, ma lavorando sempre con il massimo impegno alla fine riusciremo a raggiungere dei grandi traguardi. Al momento è difficile, bisognerà rimanere molto concentrati, però mi sto divertendo tanto e la macchina è stupenda, quindi, ripeto, sono molto soddisfatto di proseguire questo percorso.”

Qual è il fattore che più ti affascina della 911 GT3 Cup?

“L'adrenalina che si prova alle alte velocità, soprattutto quando si percorrono delle curve ad alta velocità, come anche a Monza, nelle quale si sente veramente tanto la forza G.”

Hai qualche consiglio per i tuoi coetanei che sempre più cercano una via tra le ruote coperte piuttosto che magari nelle formule?

“Quello dell'automobilismo è un mondo molto ampio, ma il Gran Turismo, in particolare proprio la Carrera Cup Italia, credo sia una bella opportunità anche per piloti molto giovani.”

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