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Carrera Cup Italia a Monza, Fumanelli: "Il nostro l'abbiamo fatto!"

Uno sguardo alla lotta al tiolo del monomarca tricolore alla luce della pole position conquistata dal portacolori Q8 Hi Perform con Iaquinta e Quaresmini che in gara 1 invece scatteranno terzo e settimo rispettivamente.

David Fumanelli, Team Q8 Hi Perform

Foto di: Getty Images

David Fumanelli, Team Q8 Hi Perform
David Fumanelli, Team Q8 Hi Perform
David Fumanelli, Team Q8 Hi Perform
David Fumanelli, Team Q8 Hi Perform
Gianmarco Quaresmini, Tsunami RT, David Fumanelli, Team Q8 Hi Perform e Simone Iaquinta, Ghinzani Arco Motorsport
Simone Iaquinta, Ghinzani Arco Motorsport
Simone Iaquinta, Ghinzani Arco Motorsport
Simone Iaquinta, Ghinzani Arco Motorsport
Bashar Mardini, Tsunami RT, e Gianmarco Quaresmini, Tsunami RT
Gianmarco Quaresmini, Tsunami RT
Gianmarco Quaresmini

Una qualifica con i primi tre in 50 millesimi, i primi 4 in un decimo e i primi 10 in mezzo secondo è stata davvero l'anteprima ideale per la gara 1 di oggi pomeriggio, primo atto del round decisivo della Porsche Carrera Cup Italia 2020. La lotta per il titolo è ancora lì, sebbene il vantaggio di Simone Iaquinta in vetta alla classifica sia praticamente intatto. Su Gianmarco Quaresmini il leader attuale conserva 17 punti e ora per il rivale bresciano di Tsunami RT, che scatta solo dalla settima piazza, mentre Iaquinta si è qualificato terzo, si aggrava il compito di mantenere aperte le proprie speranze.

Da poleman di giornata, con record, David Fumanelli è riuscito invece ad accorciare leggermente sul rivale di Ghinzani Arco Motorsport (ma 20 punti sono ancora tanti). Il portacolori del team Q8 Hi Perform non ha mai nascosto il fatto che per il titolo fosse davvero dura, ma sta affrontando il weekend brianzolo con il giusto piglio.

Non è solo questione di essere un po' facilitato dal fatto di trovarsi nel ruolo dell'outsider "senza niente da perdere". Fattore che però può anche risultare destabilizzante in una contesa tanto tirata. Fumanelli ha tirato e rigato dritto come un eurostar, senza farsi intimorire o magari anche solo demoralizzare dalle difficoltà dell'impresa.

Il miglior tempo nelle libere e il top in qualifica sono stati solo la conseguenza del lavoro svolto con la squadra, tecnicamente assistita in pista da Dinamic Motorsport, e dell'ottima vena mostrata al volante dallo stesso Fumanelli, che ben conosce Monza e si è così espresso in vista di una gara 1 cruciale: "Weekend iniziato bene, questa è la mia pista di casa e mi piace molto. Ho visto i tempi, è stata tiratissima, molto più di quanto mi aspettassi. Ero veramente al limite, specie nel prendere i cordoli nella giusta maniera. Vista la cancellazione di uno dei miei tempi per un taglio all'Ascari è come se avessi fatto due pole position... In realtà in quel frangente forse ho pure perso qualcosina passando in ghiaia, ma le regole sono regole. In qualifica comunque siamo sempre stati i più competitivi, forse sempre nei primi 3, e anche al Mugello l'ultima volta la pole ci era sfuggita per un soffio. Ora vediamo di finalizzare in gara sperando che ci aiuti un po' la fortuna, però noi il nostro finora l'abbiamo fatto".

Dall'altra parte, proprio all'ultimo giro della PQ2 Iaquinta è stato superato per un solo millesimo da Giacomo Barri e si accomoderà in terza piazza sulla griglia. Sembra una posizione dalla quale poter "osservare" la bagarre forte proprio del consistente vantaggio in classifica. Ma il driver calabrese difficilmente pensa in termini conservativi.

E il tempo gli ha dato ragione, perché negli ultimi due anni è stato quasi sempre perfetto proprio quando ha attaccato senza fidarsi troppo del fare calcoli: “Sono molto contento perché oggi la macchina andava davvero forte - ha detto Iaquinta al termine delle prove ufficiali -. Già in PQ1, con un giro 'tranquillo', avevo fatto un tempone. Poi in PQ2 non ho cercato scie perché ero convinto di poter fare bene da solo. Ho fatto 48 e 9 ma ho lasciato tre decimi alla Roggia. Sono andato in ghiaia in uscita, quando ho letto il tempo finale nel giro con quell'errore mi sono detto 'sono andato forte!'. Peccato quindi per aver perso la pole. Comunque questi distacchi minimi dimostrano quanto la Carrera Cup Italia sia sempre incerta. Ora la strategia in gara resta quella di attaccare. Dovrò darmi da fare. Voglio vincere o fare il podio, comunque il massimo che si può”.

Solo settimo, come detto, Quaresmini, che in realtà nei primi settori aveva dimostrato di avere potenziale per giocarsela con i rivali ma poi è incappato in una sbavatura che gli è costata caro. Così l'ha raccontata il driver bresciano: "Stavo facendo un ottimo giro, al livello della pole, con primo settore pari a Fumanelli e secondo settore in vantaggio di due decimi. Purtroppo ho esagerato un po' all'ingresso dell'Ascari, dove sono entrato un po' troppo forte. Sono andato in sottosterzo e ho perso mezzo secondo su tutto il rettilineo successivo. Peccato, sarebbe stato fondamentale partire dalla pole per restare in lotta per il campionato. Ora sarà molto difficile, ma farò del mio meglio e come andrà andrà".

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